Harry spinse con esitazione la porta della stanza dove giaceva il corpo di Louis. La voce nella sua testa faceva da sottofondo al leggero torpore che avvolgeva il ragazzo.
Louis si lamentava sommessamente, nella tua testa, non apparendo realmente seccato.
Il silenzio nella stanza era riempito dai suoni dell'apparecchio al lato del lettino, su cui giaceva un corpicino immobile.
Harry si avvicinò ad esso, meravigliato. Il ragazzo steso sul letto era bellissimo, ed Harry si stupì di aver parlato per così tanto tempo con la voce di tale creatura.
Grazie, Harry.
La voce di Louis era alquanto divertita, ed il riccio maledisse ancora una volta i suoi stessi pensieri. Ma la sua attenzione venne velocemente catturata dal viso del ragazzo.
Aveva tratti delicati e spigolosi, l'espressione calma e serena. Le labbra fine ed il naso alla francese, i capelli castano chiaro sparsi sul lettino.
Harry rimase in quella stanza, con la mano immobile di Louis tra le sue, per tutto il resto della giornata, e non lo trovò affatto strano.
