Capitolo 2

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-Sono a casa, mamma- urlo, chiudendo la porta dietro di me. -Finalmente si mangia!- risponde la mamma entusiasta, comincia a cucinare e dopo circa venti minuti chiama me e mia sorella per raggiungerla a tavola e cenare. L'hamburger non è granchè, ma lo mangio lo stesso perchè sono molto affamata. Non ascolto quello che stanno dicendo Brit e mia madre, non riesco a pensare ad altro oltre che a lui. Il ragazzo del supermercato. Beh, suona davvero male, ma non conosco il suo nome, o almeno non ricordo che lui me lo abbia detto. -Kaaaty! Ma a che stai pensando? Stai facendo un rumore assordante con la forchetta! Smettila, ti prego!- mia sorella mi riporta alla realtà. -C..cosa? Ehm...cioè...si! Volevo dire...si, la smetto, la smetto!- mi guarda come se sapesse che è successo qualcosa al supermercato. Appena finiamo tutte di mangiare, ci dirigiamo verso il divano. Mia madre e Brit rimangono a guardare la tv sotto le coperte, io salgo in camera mia. Non è proprio ordinata, poichè siamo arrivate da poche ore, ma è una stanza davvero carina e accogliente, e mi piace la vista dalla ampia finestra. Mi butto sul letto a peso morto, affondando nel morbido materasso avvolto dalle calde coperte. Fisso il soffitto e penso alla mia nuova vita qui a Los Angeles, alla nuova scuola, ai nuovi amici, a lui. E' sempre nei miei pensieri, non riesco a togliermelo dalla testa, eppure non lo conosco. Mi addormento di colpo, con i suoi occhi fissi nella mia mente.

6:30 a.m. Suona la sveglia, mi alzo di scatto dal letto, quasi mi ci avessero catapultata giù. Mi stropiccio gli occhi e mi dirigo al bagno per sciacquarmi il viso. Vado in cucina dove c'è mia madre ad aspettarmi per fare colazione. -Buongiorno zuccherino! Tua sorella è sveglia da un pò, è di sopra a prepararsi. Fai presto che ti aspetta per andare a scuola- -Buongiorno mamma-. Aveva le occhiaie, si vedeva che non aveva dormito e probabilmente aveva passato la notte a piangere. Mia madre era una donna forte, ma non aveva ancora superato il fatto che papà ci avesse abbandonate. Finisco la colazione e vado di sopra a prepararmi. Io e Brit ci incamminiamo verso la scuola. Stranamente non parliamo molto durante il tragitto. All'ingresso dell'istituto si gira verso di me e mi abbraccia. -Andrà tutto bene. Stavolta rimarremo qui per più tempo rispetto alle altre volte, perciò fatti degli amici e trovati un fidanzato. Voglio essere la prima a conoscerlo, eh!-. -Ti voglio bene Brit- risposi dopo qualche secondo. -Ti voglio bene anch'io, Katy-. Vago per i corridoi, quasi corro, poi scontro la mia spalla contro quella di un ragazzo. Alzo lo sguardo ed era lui. Proprio lui. Il ragazzo del supermercato.



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