31 Ott.

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Questa mattina Harry si alza presto. Deve preparare la casa per il suo Lou. Ha già organizzato un po' di cose per la serata. I suoi genitori sono fuori insieme a sua sorella, perciò ha casa libera. Qualche giorno prima aveva comprato del vino rosso, dei dolcetti adatti all'occasione e dei coriandoli a forma di ragnetti o pipistrelli da spargere in casa. Ha passato la mattina a riordinare e solo a mezzogiorno si ferma per mettere qualcosa sotto i denti.
Intanto Louis sta pranzando da solo, di nuovo, visto che i suoi genitori hanno ancora litigato. Non gli va di passare la giornata con loro quindi appena finisce di mangiare manda un messaggio veloce a Harry per chiedergli se può anticipare l'appuntamento.

"Certo piccolo;)"

Risponde Harry. Louis sorride senza sapere che però il riccio sta andando nel panico visto che deve ancora portare fuori la spazzatura e pulire il pavimento. Corre in camera sua per vestirsi con una camicia nera e bianca, seguita dai suoi skinny jeans neri e gli stivaletti oro lucido. Mentre Louis indossa una maglia della adidas, pantaloni della tuta che risaltano il suo bellissimo sedere e come al solito le sue vans. Prima di partire spende un po' di tempo per sistemare i capelli e spruzzarsi la colonia di suo padre. Lo stesso lo fa Harry, che è sempre più in ansia. Tanto da inciampare sui suoi stessi piedi quando suonano al campanello.
"Hey ciao" inizia Louis sfoggiando il suo miglior sorriso.
"Ciao Lou" Si abbracciano affettuosamente poi il riccio lo invita ad entrare.
"Wow Harry, che casa accogliente" sorrise. Si siedono al tavolo della sala e Harry inizia a parlare, intavolando un discorso sulla palestra.
"Chi è il ragazzo che è sempre con te in palestra?" Chiede al più basso
"Si chiama Liam. È il mio migliore amico" risponde Louis senza staccare gli occhi da quelli di Harry. Il suo ragazzo in realtà sa benissimo chi è, solo che vuole sentirlo dire da lui, solo per vedere quelle stupende labbra muoversi. Gli piace un sacco come i suoi occhi si fanno spazio tra il suo corpo, mettendolo anche un poco a disagio, facendolo arrosire. Harry invece non si fa scrupoli a dire quello che pensa
"Sei molto sexy oggi" dice con tono malizioso, facendo ancora più arrossire Louis. Gli piace un sacco metterlo in imbarazzo. Come le sue guancie si tingono di un rosso acceso al tono poco casto della sua voce. Come si muove nervoso sulla sedia di fronte a lui. Come si mette le mani nei capelli ogni volta che il ciuffo gli ricade sulla fronte, coprendo gli occhi. Come si lecca le labbra ogni volta che sta per dire qualsiasi cosa. E si, quel ragazzo, così innocente, fa fare pensieri molto poco adeguati al riccio. Nel frattempo Louis pensa a qualsiasi cosa da dire pur di non annoiare il ragazzo di fronte.
"Cosa ti va di fare?" Chiede ignorando il commento del più piccolo.
"Non vuoi veramente saperlo" dice assumendo un sorriso che lasciava intendere tutto.
"Cosa vuoi fare Harold?" Ripete il liscio adottando anche lui una voce maliziosa. Il più alto si avvicina al suo orecchio
"Ti farei molte cose, non qui, in camera, magari sul letto" sussurra facendo rabbrividire Louis, il quale sente che i pantaloni diventano sempre più stretti. Non vuole darlo a vedere però, quindi si raddrizza sulla sedia si mette con le gambe sotto al tavolo cercando di non fargli notare l'erezione. Harry sposta la sedia dalla parte opposta e abbasa gli occhi vedendo la ovvia erezione. Si siede a cavalcioni verso Louis e gli prende il viso tra le mani.
"H-harry" dice il più grande cercando le sue labbra. Il riccio, crudelmente, fa scontrare i loro sessi facendoli gemere insieme.
"Vedi cosa mi fai Loueh?" bisbiglia nel suo orecchio mentre lo bacia e continua a muoversi su di lui. Louis stringe in denti tenendo le mani attaccate sotto la sedia e restando dritto sullo schienale. Il più piccolo intanto lo sta baciando sul collo facendosi spazio sotto la sua maglietta con le mani fredde, provocando brividi in tutto il corpo all'altro ragazzo. Harry con una mano prende quella del liscio e la porta sulla sua guancia, baciandola. Louis cerca disperatamente le labbra dell'altro ragazzo, ma lui non vuole dargli questa soddisfazione quindi cerca di evitarlo, finché non resiste più a quella tentazione. Dopotutto ha desiderato da così tanto tempo di assaporarle. Si uniscono per la seconda volta in assoluto, l'uno all'altro. Mentre il riccio infiltra le mani ovunque è possibile, il più grande mette le mani nei suoi ricci tirandoli appena. Louis lecca il suo labbro inferiore per chiedere l'accesso che subito ottiene, iniziando ad esplorare la bocca di Harry con la lingua. Come sono arrivati dal conoscersi appena al baciarsi così appassionatamente? Nel cuore di Louis si fa spazio un po' di paura mischiata con il disagio. Non se la sente di fare qualcosa di troppo spinto viste le poche conoscenze. Harry invece pensa di sapere tutto sul suo Lou.
"Har, non vorrei che-" Louis interrompe il bacio sentendo una fitta al cuore.
"Lou, cosa non c'è che va? non ti piaccio?" Chiede impaurito dalla possibile risposta, mentre si stacca sempre di più dal corpo dell'altro ragazzo.
"No, no! Certo tu mi piaci Harry, dalla prima volta che ti ho visto in palestra. Ma non vorrei che fosse una cosa di cui potremmo poi pentirci..." abbassa lo sguardo verso terra, per poi riportarlo verso gli occhi verdi del riccio, con l'aiuto delle sue dita. "Ricordati che qualunque cosa faremo, che sia rapinare una banca o rompere una finestra, non me ne pentirò mai. Non finché sono con te." lo sguardo del riccio si addolcisce e gli posa un bacio sull' angolo della bocca prima di alzarsi e accomodarsi sul divanetto, poco lontano da li. Louis, spiazzato, crede di essere stato troppo esagerato. Un bacio scappa a tutti, inoltre gli è anche piaciuto quindi non vede il motivo di smettere solo per paura che qualcosa non possa funzionare in futuro. Ora c'è un'altra cosa da sistemare: l'erezione in mezzo alle gambe. Harry non vedeva l'ora di farla passare con un bel pompino da parte di Louis, ma i suoi desideri si distrussero quando annunciò quelle fatidiche parole. Harry non è mai stato rifiutato in vita sua e questa è la sua prima volta. Forse è proprio questo il problema, è troppo viziato. Per farsi perdonare del suo gesto affrettato, invita il liscio a sedersi accanto a lui, così da poter guardare la TV insieme e magari farsi le coccole.
"Cosa vuoi giardare LouLou?" [...]

Louis si è addormentato sdraiato sulla pancia di Harry. Sorride, come se stesse sognando qualcosa di bello; forse il suo riccio dagli occhi verdi. "Lou, svegliati che andiamo" sussurra il più piccolo cercando di svegliarlo. Dopo qualche richiamo, finalmente si sveglia, ma lui lo era già, solo che gli piaceva stare sopra la pancia del più alto.
"Dove andiamo Har?" Chiede stopicciandosi gli occhi e sistemandosi i capelli.
"A cena" sorrise. Ogni volta che lo faceva, nella pancia del liscio si scatenavano una marea di farfalle. Gli piaceva quella sensazione. Era bellissimo quando si sposta i capelli di lato perché gli ricadono davanti agli occhi.
Mentre camminano parlano di come era bello e allo stesso tenpo buffo Louis mentre dormiva.
"Credo che tu non mi debba prendere in giro" dice Lou assumendo un falso broncio.
"Io non ti prendo in giro, tesoro" Harry aprì la porta per Louis, aspettando che entri prima di chiuderla alle sue spalle.

Secrets-Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora