Louis si sveglia tardi quella mattina. Infatti ha poco tempo per prepararsi. Si veste abbastanza elegante: una camicia a mezza maniche bianca, una cravatta blu in tinta con i suoi pantaloni e delle Converse bianche. Prende il suo cellulare e non trovando nessuna notifica, ricorda che è da molto tempo che Harry e lui non parlano. Fa una smorfia triste e raggiunge sua sorella in cucina per fare colazione.
"Buongiorno" dice sedendosi e sorseggiando un po' di caffè. "Ciao Lou, dormito bene?" Annuisce abbassando lo sguardo verso il liquido scuro dentro la tazza. Impiega una buona mezz'ora per finire di bere e mangiare la pasta al cioccolato, comprata qualche minuto dalla sorella. Sono le 11:32 e tra un'ora dovrà mangiare insieme ai suoi genitori. Non vedeva l'ora di mangiare in fretta, fargli gli auguri per poi congedarsi e uscire. Non importa dove, ma lontano da casa sua. I suoi genitori litigano troppo spesso, perciò anche se non resta a casa non si perderà nulla di importante. Inoltre voleva rivedere Zayn, Niall, Liam che gli erano mancati moltissimo durante la sua assenza. Prende il suo diario segreto e lo ripone sopra la mensola, dove tiene tutti i suoi quaderni. Dopodiché accende il cellulare e lo sblocca, e infine si stende sul letto, guardando costantemente la chat tra lui e Occhiverdi, con un peso sul cuore che lo minacciava di non andarsene finché non avesse scritto qualcosa. Irremovibile, Louis non si azzardò a cliccare nessuna lettera sulla piccola tastiera del suo spartphone. Così, annoiato, attacca le cuffie al dispositivo e accende la musica."*I look and stare so deep in your eyes"
Louis ama i suoi occhi; resterebbe a guardarli per ore, senza mai stancarsi.
"I touch on you more and more every time,
When you leave I'm beggin' you not to go"Vorrebbe moltissimo che non se ne fosse andato*. Non lo vede e non lo sente da molti giorni, e questa cosa inizia a pesargli.
"Call your name two or three times in a row"
Harry. Il suo nome si ripete come una filastrocca nei suoi pensieri. Non riesce a fermarsi. Gli piace come suona il suo nome.
"How I'm feelin' and my pride is the one to blame
'Cause I know I don't understand"Harry ha detto di fidarsi, ma Louis inizia ad insospettirsi. Non ha più fiducia nel ragazzo il quale ha baciato un paio di volte. Si sente usato. È sicuro di aver capito bene le sue intenzioni?
"Just how your love you can do what no one else can"
Ora la domanda più spontanea che gli viene è: 'Lui mi ama?'
Sceglie di spegnere la musica e controllare le notifiche su Instagram e Facebook.
@harrystyles ha iniziato a seguirti 7 giorni fa.
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@harrystyles ha commentato una tua foto:"<3" 8 giorni fa.Era da molto tempo che Louis non guardava i social network, il che è strano, visto che solitamente passa tutta la giornata postando e commentando post. È stufo di stare in camera quindi va in balcone, dove sua madre sta fumando una sigaretta. Non la guarda nemmeno. Gli stanno sul cazzo i suoi genitori. Le uniche persone le quali vuole veramente bene sono le sue numerose sorelle. Loro sono sempre state al suo fianco quando i suoi genitori litigavano e lui piangeva, Lottie è l'unica ad essere a conoscenza degli abusi sessuali da parte del nonno su Louis. Lo ha sempre difeso e consolato, come una mamma. La mamma che non ha mai avuto. Johanna se la fa con un uomo diverso ogni sera e suo marito lo sa. Litigano spesso perché Troy si droga e non ragiona come dovrebbe. Per finire in bellezza, la figlia del vicino di casa, Briana, ci prova spudoratamente con Louis affinché cada tra le sue braccia. Ma lei non sa che Louis è gay, e lui non vuole dirglielo perché sa che lo direbbe a troppa gente. La madre di Louis prova un paio di volte ad aprir bocca, ma ci rinuncia vedendo che il figlio non la calcola minimamente. [...]
"Mi passi la maionese Lou?" Chiede la sorella minore Phoebe. Annuisce e fa quello che gli viene chiesto.
"Hai fumato ancora?" Spezza il silenzio la madre, rivolgendosi al marito di fronte a lei, notando le occhiaie rosse intorno agli occhi. "Fatti i cazzi tuoi, troia" risponde duramente.
"Modera i termini davanti ai bambini! E non chiamarmi così!" Ecco. Litigano di nuovo, come ogni volta che Jhoanna nomina la droga. Sembra un incubo. Continuano ad urlarsi contro, ma Louis si è esonerato dal discorso, così da non poter sentire nemmeno una parola. Si alza di scatto da tavola, ricevendo occhiatine dalle sorelle e dalla madre, ma nessuno lo ferma. Prende la giacca ed esce di casa, sbattendo la porta. Non sa dove andare. Ha avuto la geniale idea di lasciare in camera il cellulare e non gli va di tornare dentro per riprenderlo. Decide di andare al parco, dove Harry lo aveva portato al loro secondo appuntamento. Adora quel posto. Ha un qualcosa di magico e speciale, forse perché lo frequenta anche Harry. Attraversa il parco, notando come le foglie volteggiavano grazie alla leggera sollecitazione del vento, che scuote anche i rami degli alberi spogli. Mette le mani in tasca per proteggerle dal freddo pungente e continua a camminare per il piccolo sentiero, sperando di ricordarsi la strada per arrivare alla spiaggia. Chiamarla spiaggia è un parolone visto che è un po' di sabbia davanti a un lago abbastanza piccolo. Avvistata la 'spiaggia' velocizza il passo per poi arrivare davanti all'acqua. Si siede sulla panchina dell'ultima volta, guardando il lago e pensando. Pensa alla sua famiglia, che si è rovinata tutto grazie ai suoi genitori. Prima erano innamorati e si volevano bene. Uscivano ogni sera e facevano cene romantiche, finché la madre iniziò ad uscire con altri uomini e suo padre incontrò un signore, che gli offrì della droga a pochissime sterline. Ovviamente ora ha debiti con lui. Jhoanna iniziò a fare la prostituta anche per recuperare i soldi spesi dal marito. I suoi pensieri vengono interrotti da passi veloci e singhiozzi. Si gira verso la fonte di disturbo: Harry. Sta malissimo, si vede dagli occhi rossi e gonfi, le guance scavate e i pantaloni un po' strappati. Alzando lo sguardo vede Louis sulla piccola panchina; si blocca. Non gli va di dargli spiegazioni. Decide di fare marcia indietro e andare via, ma Louis lo segue. Lo blocca per un braccio e fa in modo che il riccio lo guardi negli occhi.
"Harry, perché scappi?" non risponde. "Harry" lo richiama, ma egli non vuole rispondere. Louis, visto che Harry non risponde decide che per ora è meglio non chiedergli nulla, quindi lo abbraccia
"Qualunque cosa succeda, ricorda che io ci sarò sempre" dice cercando di confortarlo. Questo si calma, è grato che non abbia insistito, si aggrappa ancora di più al liscio e lo stringe forte. È la sua ancora di salvezza e spera solo che non lo porti in basso. [...]"Vuoi qualcosa?" chiede Harry al più basso, dopo essere entrati in casa sua. "Un bicchiere d'acqua, per favore" "naturale o gasata?"
"Gasata, grazie" sorride e si siede aspettando che il suo ragazzo arrivi. Può ancora chiamarlo il suo ragazzo? Oppure si è stancato di lui e non ne vuole più avere a che fare? Ma soprattutto, sono fidanzati? Sorride quando vede arrivare il riccio. Porta alla bocca il bicchiere e beve lentamente. Harry si morde il labbro inferiore alla vista del ragazzo basso, che appoggia le sue labbra sul bicchiere. Lo fa impazzire anche quando si lecca le labbra prima di mormorare un 'grazie' seguito da un ampio sorriso.
"Harry, perché non mi ha più scritto da quando sono partito?" chiede sperando di avere una risposta decente
"Ero impegnato, te l'ho detto"
"cosa dovevi fare di così importante?" Cerca di sfoderare il miglior sorriso falso che riesce a fare, ma viene fuori più come una smorfia. Rimane perplesso quando il ragazzo alto esce dalla stanza. Non può rispondere e basta? Rientra pochi istanti dopo con un pacchetto nelle mani. Lo appoggia sul tavolo e incita Louis ad aprirlo. Slega lentamente il nastro di raso intorno al pacchetto. Scarta la carta regalo verde per poi intravedere una scatolina blu scuro. È emozionato, chissà cosa gli ha regalato. Harry guarda ogni sua espressione, dalla più curiosa a quella più felice nel vedere il contenuto della scatolina; una collana. La collana che Louis aveva desiderato dalla prima volta che aveva visto in quella vetrina. Gli scappa una lacrima di gioia, prima guardare il più alto e baciarlo di scatto. Non pensa neanche alle possibili conseguenze del suo gesto, ma non gli importa. Harry lo attira più a se ed approfondisce il bacio portando la sua mano sui glutei dell'altro ragazzo. Quest'ultimo sorride nel bacio, e sposta la mano dal suo sedere, mettendola sul fianco. "Devo andare Harry, i miei genitori si staranno preoccupando" in realtà è una scusa. Non gliene frega nulla del loro figlio, ma si sente troppo poco per Harry. Crede che si meriti una persona migliore di lui, che non abbia problemi famigliari e cose simili.
"Oh, ok. Ti accompagno se vuoi?" Il liscio scuote la testa e prima di uscire dalla casa, sorride un 'grazie'. Le strade iniziano a farsi sempre più congelate e solitarie. L'inverno inizia a farsi sentire, come l'amore che Louis prova verso Harry.
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Secrets-Larry Stylinson
FanfictionLe strade diventano sempre più fredde e solitarie. L'inverno inizia a farsi sentire, come l'amore che Louis prova verso Harry. ¡Louis! ¡Harry!