Il giorno seguente....
Suona la sveglia...che palle devo andare a scuola non ho voglia! Dopo 10 di riflessione per capire se mi dovevo alzare e andare a scuola o no, mi alzai, andai al piano di sotto, feci colazione poi mi cambiai con dei leggins neri strappati una maglietta nera strappata sulle braccia, matita nera, mascara e rossetto rosso scuro, si strano oggi ho messo quello rosso scuro invece di quello nero ma solo per assaporarmi meglio la vendetta che farò a Simone e hai suoi amici. Esco di casa, oggi stranamente sono in orario quindi presi il pullman , appena salii mi sedetti in un posto libero e presi il cellulare per chiamare Davide, dopo cinque squilli nessuno mi rispose allora misi giù, pensai che stesse ancora dormendo visto le botte che aveva preso ieri. Dopo dieci minuti di pullman arrivai a scuola e aspettai Francesca, appena la vidi gli andai incontro per abbracciarla.
"come mai così tanto entusiasmo per andare a scuola?" Chiese Fra tanto stupita
"lo vedrai alla fine delle sei ore" risposi piena di entusiasmo
"Clarissa non metterti di nuovo nei guai, se ti ricordo l'anno scorso sei finita in presidenza cinque volte" mi disse con tono severo
"è vero ma oggi avverrà fuori da scuola quindi non rischio niente" risposi difendendomi
"bah se lo dici tu! Ora andiamo che sta suonando la campanella" disse infine Fra
Tutte e due entrammo nella scuola per poi separaci per andare nelle rispettive classi.
Appena entrai vidi Simone scambiarsi saliva con un ragazza, perché quello secondo me non poteva definirsi bacio visto che stavano per farlo sul mio banco. Mi avvicinai e presi il banco e sollevai, così la ragazza si staccò e si mise ad urlare, io mi misi a ridere come una scema, intanto Simone disse qualcosa a quella ragazza che se ne andò.
Io continuai a ridere e appoggiai lo zaino per terra.
"perché ridi? Ti piaceva quello che hai visto?
" mi chiese con un sorrisino malizioso
"assai! Vedere una persona urlare e spaventarsi dopo una limonata è una cosa bellissima al mattino ahahahahahahahahah" risposi continuando a ridere
"non vuoi provare il limone?" Chiese avvicinandosi a me
"si molto volentieri" risposi sorridendo
Simone si avvicinò ma io mi scansai
"adesso vado alle macchinette" dissi con un sorriso malefico sulle labbra
"perché?" Chiese confuso
" a prendere la limonata cretino!" Risposi ridendo
Me ne andai ridendo visto che Simone era pietrificato dietro di me.
Ritornai in classe e così incominciarono le sei terrificanti ore di scuola.
Ma all'intervallo riuscì ad andare nel parcheggio della scuola dove vidi subito il motorino di Simone, mi avvicinai ad esso, presi un cacciavite e con un colpo deciso gli forai tutte e due le ruote in fine presi un bomboletta spray e gli disegna un cuore per fargli capire che tutto ciò l'avevo fatto con affetto. Appena sentii la campanella scappai in classe. Dopo che l'ultima campanella suonò corsi fuori per non perdermi la scena . Mi appoggiai ad un albero dove la visuale era ottima e aspettai Simone. Appena lo vidi lo salutai poi lui si avvicinò al suo amato motorino, poi si giro di scatto e corse da me.
"che cavolo hai fatto?" Disse con voce piena di rabbia
"un regalo non ti piace?!" Risposi retorica
"perché lo hai fatto?" Chiese ancora più arrabbiato di prima
"ah adesso ti importa del tuo motorino non più delle mie labbra? E io che mi ero messa il rossetto rosso!" Dissi ironicamente
"c'è no! In teoria si! C'è non volevo dire.... Fa niente ! Adesso dimmi perchè l'hai fatto?!" Rispose confuso
"perché?! Mi vieni a chiedere il perchè? La prossima volta che tu e i tuoi amici picchiate il mio ragazzo non sarà più il tuo motorino soffrire ma qualcos'altro!" Dissi con tutta la rabbia che mi aveva procurato.
Detto questo mi allontanai e mi avviai verso casa.
Arrivata a casa vidi un bigliettino sulla porta con scritto " per clarissa ", lo presi e lo aprì, " ciao mia tenebra, (lui mi chiamava così io per lui ero la sua tenebra) grazie per ieri, per avermi curato, ma adesso ho bisogno di starmene un po solo lontano da qui. A presto mia Tenebra " appena finito di leggerlo lo accartocciai, presi il mio accendino e gli diedi fuoco. Era scappato di nuovo, l'ultima volta era stato via tre settimane diceva sempre Che deve rimanere da solo perché così si schiariva le idee, non pensava a quelli che lo picchiavano sempre , rimanevo sempre male perché lui alla fine era il mio ragazzo. Ma adesso no adesso ero davvero arrabbiata così presi il cellulare e lo chiamai più volte finché non rispose.
'pronto?'
'dove sei?' Chiesi
'che ti importa?' Rispose acidamente
'che mi importa ?! Davide sei il mio ragazzo mi importa!' Dissi preoccupata e arrabbiata
'beh adesso lasciami stare!' Rispose vago
'sai cosa ti dico ?! Che tra noi due è finita perché io non ti sopporto più Davide! Sono stufa che ogni volta scappi ! Non voglio più a che fare con te!' Dissi urlando
'sai quanto me ne frega ! Dove sono sai quante gnocche da scoparsi ho trovato......' Disse ridendo.
Non fini più la frase perchè gli avevo messo giu non volevo più sentirlo. Dopo aver pianto per un'ora, presi il telefono e visto che Fra oggi non poteva chiamai Riccardo .
'ehi clary!'
'ci-ia-o.' Dissi fra un singhiozzo e l'altro
'clary cos hai?'
'ho lasciato Davide'
'è scappato un altro volta?'
'si'
'vuoi che venga li? '
'si, no anzi , mi puoi portare dal tatuatore? Voglio farmi un tatuaggio'
'va bene. '
Finita la chiamata dopo dieci minuti arrivò Riccardo che mi accompagnò. La mia passione per i tatuaggi era nata un anno prima, il primo tatuaggio, ovvero il mio primo disegno su pelle l'avevo fatto io con una matita per poi farmelo ripassare da tatuatore, ormai avevo tutto un braccio tatuato.
Arrivammo e dopo due ore di incisione uscii con un bellissimo lupo ( come nella foto sopra) poi Riccardo mi riaccompagno a casa dove misi il mio pigiama morbidoso per poi andare subito a letto.
STAI LEGGENDO
Il Destino di un Angelo con la faccia da Diavolo
RomanceEssere diversi, strani ed pazzi non sono dei difetti, sono pregi che ognuno di noi ha solo che molte persone lo nascondono. A me piace definirmi Diversa, Unica e Libera perché è questo che sono!