Sogno o Incubo?

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Mi sveglio, un'altra giornata di scuola sta per finire iniziare, così mi alzai controvoglia, andai in cucina a far colazione, lasciando  il mio telefono sul comodino.
Finita la colazione, presi i vestiti e andai in bagno a vestirmi e a truccarmi con la mia matite nera e il mio rossetto rosso scuro. Sono passati due giorni da quando io e Marco ci siamo fidanzati, e oggi è il primo giorni di scuola che ci andiamo fidanzati fingendo di non esserlo.
Ritornai in camera e vidi due messaggio uno di Marco e l'altro di Riccardo, lessi prima quello di Marco
Amore
Riesci a venire 10 minuti prima così passiamo del tempo da soli?
Poi quello di Riccardo
Riccardo
Vuoi che ti accompagno a scuola?
Pensando un modo per arrivare prima a scuola risposi di si a Riccardo e accentando la proposta di Marco.
Finito di prepararmi passò Riccardo a prendermi e ci dirigemmo verso la scuola.
Arrivati a scuola, scesi dal motorino salutai Riccardo con un bacio sulla guancia per ringraziarlo, appena mi girai vidi Marco venirmi in contro, mi prese per mano a andammo sul retro della scuola.
"Ehi"
"ma come siamo belle oggi!" Disse sorridendomi
Si avvicinò e mi bacio, un bacio lento ma pieno d'intensità, non come quelli di Davide che erano freddi e senza amore.
Dopo un po' ci staccammo,
"è bello iniziare il giorno di scuola così"
"confermo." Disse sorridendomi
"mi dovevi dire qualcosa?" Chiesi
"si, volevo chiederti, chi era quel ragazzo che ti ha accompagnato qua e cui hai dato un bacio?" Disse geloso
"Marco non fare il geloso, comunque è il mio migliore amico, lo conosco da quando ho 5 anni, e comunque lo hai già visto era al parco con me e mio cugino l'altra volta" risposi
"quello che ti ha preso in braccio?" Chiese
Io annuii
"ah e anche se oggi vedi che ci sono ragazze che mi girano in torno o Simone che fa battutine su di te e io rido, lo faccio solo per mantenere la copertura, e perchè ci tengo a te" disse
"va bene, però sappi che se ti guarderò male, lo faccio per mantenere la copertura e anche che ti do cinque secondi per scappare prima che ti spacco quella bellissima faccia che ti ritrovi." Dissi seria
"ecco perché mi piaci, dici tutto ciò che pensi". Sorrise
Si avvicinò e mi baciò ma fummo interrotti da il suo cellulare
"è Simone mi sta cercando, vado ciao mia Luna"
"ciao mio Cavaliere"
Lui se ne andò, io mi misi le cuffie e accesi la musica, ritornai all'entrata delle scuola e trovai Francesca, da lontano vidi Davide camminare verso di noi, solo che suonò la campanella e noi entrammo subito.
Entrai in classe e andai al mio posto, sempre con le cuffie nelle orecchie mi sedetti.
Subito dopo entrò Simone con il braccio attorno alla vita di una bionda ossigenata.
"ciao nervosetta." Disse togliendomi una cuffia
"buongiorno stronzo" risposi
"nervosa già di mattina?!" Disse sorridendo
"no, in realtà sono molto felice, ho avuto una bella mattina, finora" risposi sorridendo
Simone si mise al banco di fianco al mio, mentre appoggiava la cartella,  Marco  mi fece l'occhiolino e sorrise, contraccambiando il sorriso.
Dopo sei ore di noiosità, uscii da scuola ma qualcuno mi prese per il braccio e mi trascinò fino al retro della scuola.
"che cazzo fai cretino! Se non hai una buona scusa ti spacco il culo!" Dissi con rabbia
"ehi, tranquilla sono io, e che volevo un bacio prima di andare a casa." Disse Marco tranquillizandomi
Io mi tranquillizzai e lo baciai alzandomi sulle punte dei piedi. Finito il bacio ci salutammo dandoci appuntamento al solito posto al parco per le 16.
Arrivai a casa mangiai, mi cambiai e mi diressi verso il parco.
Arrivai puntale, strano ma vero, e aspettai un ora ma di Marco nessuno traccia decisi di aspettare ancora.
Passata un altra mezz'ora mi alzai e per la rabbia cominciai a correre, fino ad arrivare al mio posto preferito.
Era un pezzo di bosco che nessuno conosceva, c'erano delle rotaie, ovviamente non venivano più usate da molto tempo, mi sedetti su una di queste, e pensai.
Questo è lo scenario sempre di un mio incubo, che non riesco a capirne il significato:
Ci siamo io e un ragazzo incappucciato con una felpa bordò, all'inizio lo fisso poi inizia a parlare in poesia, dicendomi che lui è vicino e che non mi lascia mai da sola e che arriverà il prima possibile per non farmi soffrire per colpa degli altri ragazzi, non mi dice il suo nome,poi compare una chitarra comincia a suonare una melodia e poi io inizio a cantare un testo che avevo scritto per una canzone ma non riuscivo a trovare la melodia,passiamo tanto tempo a prenderci in giro e a divertirci, poi mi dice che ci vedremo presto, prende una sigaretta la fuma e alla fine di questa scompare nel nulla lasciando mi li da sola a piangere. Poi mi sveglio, non riuscendo più a dormire, scendo dall'albero e vado in giro a farmi una passeggiata. Ad un certo punto mi suona il cellulare distogliendomi dai miei pensieri.
Mamma
Clarissa hai visto che ore sono?! Dove cavolo sei?!
Clarissa
Scusa arrivo subito!
Mi alzai e corsi subito a casa, entrai , ero pronta per sentire un urlo ma non sentii niente.
Mia mamma mi si avvicinò
"se non urlo è perchè c'è un ospite che ti aspetta su, quindi vai in camera tua e dopo facciamo i conti!" Disse furiosa
"va bene Ma!" Risposi
Salii le scale, andai verso la porta della mia stanza la aprii e...

Il Destino di un Angelo con la faccia da DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora