Alle 7 in punto la sveglia suonò io scocciata la spensi e mi riaddormentai, mi zia era uscita per andare a lavoro alle 6:30, quando ad un certo punto suonò il campanello io preoccupata per l'orario dato che 5 minuti dopo sarebbe passato il pullman mi precipitai alla porta pensando che erano i vicini, spesso mi venivano a chiedere il latte, aprii la porta e mi trovai davanti un ragazzo alto dai capelli scuri aveva un paio di pantaloni color caffèlatte, un paio di nike blu ai piedi, una maglia bianca e un giacchetto nero di pelle, aveva un sorrisino sfacciato appiccato a quella faccia da schiaffi che tanto odiavo, era Zayn. "Non ti avevo vista alla fermata e così mi sono preoccupato" disse sorridendo "Ma vedo che avevi di meglio da fare Ahah" aggiunse con un sorriso sfacciato, "Vatti a preparare!" mi disse, "Ormai il pullman sarà già passato" risposi tanto per dire qualcosa, "Ti accompagno io in macchina" disse con tono brusco, "Non ce n'è bisogno salterò le lezioni, non ci tengo a salire in macchina con te" risposi alzando il tono della voce, "Non fare la bambina" disse afferrandomi il polso e mi portò fino in camera mia con forza "Cambiati" mi ordinò appoggiandosi allo stipite della porta assicurandosi che mi vestissi; presi dall'armadio un paio di jeans blu scuri stretti, una canottiera color dentifricio e una camicia di jeans, afferrai le mie converse bianche portando il tutto al bagno dove mi chiusi a chiave e mi cambiai, diedi poi una pettinata ai miei capelli castani color cioccolato che mi arrivavano alle spalle, li raccolsi in una coda, uscii dal bagno presi lo zaino e scesi le scale dove alla porta d'ingresso vidi il ragazzo che mi aspettava. Aprii la portiera della macchina nera metallizzata di Zayn, mi sedetti sul sedile lui fece lo stesso poi accese il motore e partimmo, non mi chiese in che scuola andavo perchè andavamo nella stessa, ad un tratto mi chiese "Tua madre che lavoro fa?" a quelle parole rimasi bloccata e risposi "Mia madre e mio padre sono morti anni fa in un incidente stradale, forse ti riferisci a mia zia" e stranamente dopo aver pronunciato quelle parole non sentii alcuna traccia delle lacrime agli occhi, era segno che forse ormai le avevo finite tutte a furia di piangere per i miei genitori, "Scusa non volevo entrare nell'argomento" mi disse, "Nessun problema" risposi leggermente imbarazzata. Arrivammo a scuola, scesi dalla macchina e sentivo tutti gli occhi degli studenti poggiati su di me, dopo tutto ero scesa dalla macchina di uno dei ragazzi più belli e con una cattiva reputazione di tutta la scuola come potevo dargli torto. Non salutai Zayn e andai subito nella mia classe, sentivo gli sguardi pesanti dei miei compagni che mi fissavano ancora ma nonostante ciò stetti comunque attenta alla lezione. Suonò la campanella che indicava la fine della lezione di quella giornata, mi affrettai ad andare verso la porta dell'aula, mentre camminavo lungo il corridoio sentii due grandi mani cingermi i fianchi tirai un calcio all'indietro girandomi di scatto quando sentii quelle mani allontanarsi da me, era Zayn accovacciato dal dolore per via calcio in mezzo alle gambe che gli avevo dato, mi misi a ridere e mi scusai terribilmente. Mi riaccompagnò a casa in macchina, quando scendemmo le mie labbra emisero un leggero "Ciao" mentre lui mi fece cenno di saluto con la mano. Subito dopo pranzo si fece nuvoloso, mi affacciai alla finestra per vedere il tempo, trovai Zayn affacciato verso la mia direzione e tirò un pezzo di carta accartocciato verso la mia finestra ma non arrivò a destinazione e cadde nel giardino che circondava la mia casa, così scesi e andai a raccogliere il biglietto mentre salivo le scale lo aprii e dentro c'era scritto il suo numero di cellulare con sotto una breve frase "Se dovessi perdere di nuovo l'autobus sai quale taxi chiamare. Ahah xoxo Zayn", lo detestavo ma comunque mi veci coraggio e scrissi un messaggio a quel numero dicendo "Che simpatico. xx Lisa", il giovane non rispose, più tardi verso le 23 mi vibrò il telefono, aprii il messaggio che diceva "Notte principessa. xo Zayn" io risposi solo per educazione con un "Buona notte".