Carlo, mio amato
Mi manchi tanto, troppo.
In questa stanza sento ancora il tuo profumo,
Il tuo profumo di pulito,
Ed il salato del tuo sudore.
Sento ancora quando mi chiamavi da quattro stanze più in là,
E io non capivo cosa dicevi,
Quindi venivo da te e solo per la mia faccia da stupida ridevi.
Dio che risata.
La più bella che avessi mai sentito,
Sincera, bellissima.
E dopo aver riso venivi verso di me,appoggiavi le tue grandi mani sulle mie spalle e ripetevi ciò che avevi detto.
Intanto ci guardavamo negli occhi,
Uno sguardo dolce e penetrante con i tuoi occhi azzurro ghiaccio.
E quei lineamenti perfetti.
Ti amavo.
Eravamo fatti per stare insieme.
Ma lo eravamo,
Ora, non lo siamo più.
Ora ci hanno strappato il nostro per sempre con una fine brusca e dolorosa.
Spero continuamente che tu rientri da quella porta urlando "kendit camera!" Ma non lo fai mai, e io continuo ad aspettare perché quel imperfetto di essere deve tornare ad essere un presente.
Deve.
Ma non si può.
Potevo farlo restare presente,
E l'ho fatto diventare imperfetto.
Ero.
Eravamo.
Arrivo Carlo, arrivo.
STAI LEGGENDO
Lacerata.
RomanceÈ la storia di Leila, ragazza alla quale dopo aver subito un grave trauma, la vita è cambiata da un giorno all'altro in modo radicale.