Capitolo 11 - Come la luna

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Mancano sette giorni a Natale.
Non posso credere che sia già passato un mese da quando ho iniziato a lavorare alla StylesInc, mi sembra tutto così surreale.
Varco l' ingresso con il viso nel mio scaldacollo bianco e noto Stan sull' ingresso, ormai è diventata abitudine parlare con lui del più e del meno.
- May, buongiorno!
- Ciao Stan, come va stamattina?
Mi poggio al bancone in marmo con il cappuccino di Harry tra le mani gelate.
- Tutto bene, stamattina Starbucks vendeva dei cupcakes a tema natalizio che erano deliziosi!
Adoro l' entusiasmo che questo ragazzo ci mette in ogni cosa che fa, è quasi tenero.
Qualcuno mi da un pugnetto sulla nuca e poi va avanti, mi giro e gli occhi color giada di Harry mi guardano divertiti mentre mi tengo la mano tra i capelli.

- Hey!
- Qualcosa da ridire?
Harry mi guarda sorridendo, roteo gli occhi per lo sconforto mentre Stan se la sorride bevendo dalla sua tazza di tè verde.
Vedo Harry avvicinarsi e prendere il suo cappuccino dalle mie mani facendomi un occhiolino per poi andare via.
- Avete una certa confidenza, tu e il signor Styles, vero?
Stan osserva di sottecchi la mia reazione, ancora con la bocca poggiata sul bordo della tazza.
- No Stan, anzi, litighiamo sempre!
In effetti, il rapporto tra me ed Harry è alquanto bipolare, va un po' a momenti.
- Sì May, farò finta di crederci.
Gli suono un piccolo schiaffetto sulla spalla e lui inizia a ridacchiare per la mia espressione offesa.
- Dì un po' May, ma tu chi porti alla festa di Natale?

In realtà non sapevo nemmeno ci fosse una festa di Natale.
- Festa? Ma quand'è?
- Ogni anno noi dell' ufficio festeggiamo il Natale insieme, puoi portare una persona a tua scelta. Io credo porterò Chris, il mio migliore amico, di solito Harry porta la sua fidanzata.
A quella parola sento un brivido attraversarmi la schiena senza alcun motivo apparente.
- D-Dianna?
- Ah sì, esatto. La conosci?
Faccio debolmente sì con la testa guardandomi le mani intrecciate tra loro.
- È proprio una bella donna.
- Tu dici? Io non credo sia adatta ad Harry.
Alzo lo sguardo verso Stan, aspettando che finisca di parlare.
- Quell' uomo a volte è troppo tutto d' un pezzo, ha bisogno di qualcuno che lo metta nei casini!
Afferma accompagnando le sue parole muovendo le mani.

D' un tratto sento il telefono squillare.

Matt

Mi schiarisco la voce prima di rispondere al telefono. Sento la sua voce allegra salutarmi, nonostante lo avessi visto pochi minuti prima per comprare il solito cappuccino.
Ormai io e Matt ci sentivamo tutti i giorni, parlavamo molto e ci trovavamo bene insieme, era piacevole stare con lui.
"Hai scordato qui il cappello, te lo tengo e lo vieni a prendere domani?"
Mi metto una mano sulla nuca notando l' assenza del mio basco di lana bianco, sono proprio una sbadata cronica.
D' un tratto girandomi verso l' ingresso noto sulla bacheca il volantino della festa di Natale che prima mi era sfuggito.
-Sì, grazie mille! Ah Matt, avrei bisogno di chiederti una cosa...
Inizio con lo sguardo prima fisso sul volantino, poi su Stan che stava ascoltando curioso la conversazione.
-...non è che mi accompagneresti alla festa di Natale?

La decisione su cosa mettere per la festa è stata davvero ardua, penso di aver girato interi negozi.
Stan aveva insistito per accompagnarmi nella mia scelta e devo dire che sa essere davvero deciso quando vuole, soprattutto se si tratta di convincermi a comprare un paio di scarpe tacco 345.
Alla fine, sotto suo consiglio, ho optato per un lungo abito color cipria con le maniche lunghe ed aderenti, dalla vita stretta e dalla gonna morbida fino a terra; lo scollo sul davanti è a forma di cuore ma non tanto pronunciato, mentre si allunga di molto sulla schiena dov'è contornato da un merletto nero.
Volevo qualcosa di più semplice sinceramente ma Stan mi ha avvertita che è una festa importante e che tutti si vestono di gran classe. Ho raccolto i capelli in un morbido ma ordinato chignon e due ciuffetti arricciati mi ricadono ai lati del viso. Il trucco sugli occhi è semplice ma d' effetto, le labbra d' un rosato simile a quello dell' abito. Mi guardo allo specchio soddisfatta e mentre giro su me stessa sento il citofono.
-Arrivo Matt!
Rispondo al citofono per poi prendere la mia pochette, il mio giubbino e correre giù per le scale.
Noto Matt accanto al mio portone, con uno smocking color grigio scuro che lo rende ancor più bello.
Lo vedo squadrarmi dalla testa ai piedi senza emettere parola.
- Non ho mai visto nessuno di così bello, e non l'ho detto per convenienza.
- Anche tu sei molto bello, e neanche io l'ho detto per convenienza.
Arrossisco leggermente mentre lui mi sorride, aprendomi la portiera dell' auto.
- Madame.
- Grazie mille, Alfred.
- Alfred?
- I migliori maggiordomi si chiamano così.

Styles' secretary || h.s [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora