Non ho la minima idea di cosa mettermi per quest' appuntamento, il che è una cosa grave. Non so dove mi porterà esattamente Matt ma da quel "vestiti elegante" penso sia un posto molto raffinato. Quando ieri l' ho chiamato devo averlo sorpreso, dato che probabilmente non si aspettava una mia telefonata una settimana dopo, ma poi abbiamo cominciato a parlare e alla fine mi ha invitato ad uscire. È molto dolce e simpatico, in più è davvero carino, il che mi ha portato a dire sì quasi istantaneamente.
Apro l' armadio nella speranza che Coco Chanel mi mandi un' illuminazione divina ma ciò non accade. Vedo da parte un vestito blu elettrico, dev' essere quello che ho indossato il giorno della laurea di mio cugino. È un vestito a tubino blu che termina poco più sopra delle ginocchia con una scollatura a cuore , fermato in vita da un cinturone nero di pelle. In basso la scarpiera prendo i miei tronchetti di pelle neri e, col giacchetto nero, ho terminato l' abbigliamento. Mi consola il fatto di aver trovato cosa mettermi senza sclerare per casa, faccio progressi. Devo ancora farmi la ceretta e sono già le sei, credo semplicemente che ci siano persone nate per essere in ritardo. Tipo me.
Dopo aver fatto la ceretta mi butto di corsa sotto la doccia usando il docciashampoo al cocco che tanto amo. Nonostante vado di fretta, ho sempre il tempo per improvvisare un concerto di Celine Dion, anche se sono sicura che prima o poi la vicina verrà a chiedermi di zittire la sirena dell' allarme.
Dopo essermi asciugata i capelli me li boccolo leggermente sulla mezza lunghezza in modo da dare un po' di movimento e mi trucco come mio solito. Sono a lunga indecisa tra il rossetto rosso e quello rosato ma alla fine opto per il rosato per non sembrare un clown del circo.
Sento squillare il telefono; è Matt.
"Merda."
-Hey Matt!
Rispondo al telefono cercando di infilarmi le scarpe.
- Hey May, sono sotto casa tua.
Mi affretto alla finestra sbirciando da dietro la tenda. Una macchina nera sosta sotto il mio palazzo e Matt è vicino alla portiera in giacca e cravatta.
"Doppia merda."
- Sì, sto scendendo!
Mento saltellando per infilare la scarpa sinistra.
- Ci vediamo giù!
Attacco il telefono cadendo per terra, tutta colpa della scarpa.
Prendo la pochette e mi spruzzo il mio solito profumo per poi infilarmi degli orecchini blu come tocco finale. Scendo di casa di fretta ma, naturalmente, mi accorgo di aver scordato il cellulare; così risalgo le scale, prendo quel dannato smartphone e mi precipito giù. Prima di farmi vedere da Matt faccio un profondo respiro per potermi calmare.
- Hey Matt!
Mi squadra dalla testa ai piedi sorridendomi amabilmente.
- Sei stupenda...
- E tu sei esagerato!
Gli rispondo sorridendo per il complimento.
- Allora, andiamo?
Gli dico impaziente, lui annuisce aprendomi la portiera.
Lui si che è un gentiluomo, non come Harry.
Aspetta, perché ho pensato a lui? Questo lavoro mi sta dando alla testa.
Arriviamo in questo bellissimo e finissimo ristorante, rimango a bocca aperta quando il cameriere ci porta al nostro tavolo.
Prende dal secchiello una bottiglia di champagne e ce ne versa un bicchiere.
- A questa serata.
Dice Matt sorridente, porgendomi il bicchiere per fare il brindisi.
- A questa serata.
Dopo aver fatto il brindisi ci sediamo al tavolo ed entrambi apriamo il menù.
- Credo prenderò la bistecca.
Afferma Matt soddisfatto, sorseggiando il suo champagne ma mentre leggo il menù mi cade l' occhio sull' ingresso.
Non posso crederci.
Non stasera, vi prego.
- May, cosa succede?
Matt si preoccupa vedendomi sbiancare a bocca aperta.
Harry Styles varca l' ingresso insieme ad una donna, la stessa della foto, e ridono insieme così tanto che posso intravedere a kilometri le sue fossette e le sue iridi smeraldo.
D' un tratto mi è passata la fame.Lancio una scusa a Matt e corro in bagno sui tacchi, non so se Harry ha notato la mia presenza ma io di certo ho sentito la sua.
Utilizzo qualche minuto per calmarmi, dopodiché esco dal bagno di soppiatto sperando di non essere notata.
- Alexandra.
Come non detto.
Mi giro verso il mio capo facendo un' espressione di finta sorpresa.
- Harry, che coincidenza!
Lo noto sorpreso di vedermi, probabilmente perché non mi aveva mai vista così ben preparata; avrei tanta voglia di chiedergli se sono ancora 'sciatta' e se 'basta guardarmi' per dire che non ho un fidanzato ma mi trattengo davanti a quella donna. La ragazza di fronte a me porta un aderente abito rosso completo di spalline e le labbra dello stesso colore le fanno risaltare il sorriso. Porta i capelli mori in uno chignon e due piccole ciocche arricciate le ricadono ai lati del viso.
- Presumo tu sia qui con qualcuno.
- Sì, infatti.
Indico Matt soddisfatta della mia rivincita morale.
May 1 - Harry 0
- Vedo che abbiamo avuto tutti la stessa idea!
Sorrido porgendo la mano alla ragazza di fronte.
- Piacere, sono May Alcott, la segretaria di Harry.
- Oh, io sono Dianna, la sua fidanzata.
È proprio una donna graziosa ed elegante, non c'è che dire. In un certo senso mi ricorda Camille.
- May Alexandra, precisamente.
Mi corregge Harry bevendo un sorso di vino rosso.
- Sì, ma non amo il mio secondo nome. Ora torno da Matt se non vi dispiace, mi sta aspettando.
Harry mi lancia un ultima occhiata prima di distogliere lo sguardo, io torno al tavolo e trovo una bistecca nel mio piatto.
- Oh, non arrivavi ed ho ordinato io per te.
Che dolce questo ragazzo, in confronto l' uomo dietro di me è acido come un limone.
Per fortuna durante la cena riesco a scordarmi della presenza di Harry e passo una splendida serata. Mi offro di pagare il conto ma Matt dice che non se ne parla e paga prima che possa fare obiezioni.
- Ti riporto a casa?
Matt mi guarda aprendoli la portiera, una fresca brezza notturna ci accarezza il viso.
- Sì, grazie mille.
Gli sorriso gentilmente entrando in auto quando d' un tratto vedo che Matt fa fatica a far partire il motore che non fa dei bei rumori.
- Tutto okay?
Chiedo stringendomi il giubbino sulle spalle.
- Credo si sia fermata la macchina.
Mai una volta che va tutto per il verso giusto.
Dopo aver dato una controllata al motore, Matt afferma di dover chiamare il carroattezzi e al solo pensiero di dover passare qui due ore della mia serata mi cadono le braccia. Come se non bastasse, l' adorabile coppia di fidanzatini esce dal ristorante tutta sorridente.
-Serve una mano?
Chiede Harry fermandosi di fronte alla nostra auto, come se non sapessi quanto in realtà se la sta ridendo di me.
- Auto in panne. Il carroattrezzi non arriverà prima di tre ore.
- Tre ore?!
Sbuffo nervosa poggiandomi alla portiera dell' auto.
- Se vuoi posso accompagnarti io.
La voce di Harry risuona cristallina nella notte.
Non capisco se si stia prendendo gioco di me o meno, e sono assolutamente tentata di dire no ma la prospettiva di tre ore in questo posto non mi elettrizza.
- Ma chi è quest' uomo?
- Lui è Harry Styles, il mio capo. Quello del cappuccino.
Matt si fa una risata ripensando al nostro primo incontro.
- Ti aspetto in macchina, Alexandra.
Vado verso di Matt mentre Harry si sta avviando all' auto.
- Mi dispiace sia finita così.
Afferma portandosi una mano dietro la nuca.
- È stata comunque una serata stupenda.
Mi mordo leggermente il labbro scontrando gli occhi contro i suoi, lo sento così vicino da poter percepire il suo respiro.
Avvicina le labbra alle mie, chiudo gli occhi in attesa del contatto e...
*PEPEEE* un suono di clacson interrompe il nostro momento. Maledetto Harry Styles.
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Styles' secretary || h.s [SOSPESA]
Fiksi PenggemarMay Alexandra Alcott si ritrova a dover affrontare il suo primo colloquio di lavoro per la StylesInc, famosissima azienda guidata dal ben che noto Harry Styles. L'uomo però, fin da subito si dimostra bel altro che il famoso principe azzurro che tutt...