Capitolo 4 - Cappuccini e muffin

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Starbucks a quest' ora del mattino è pieno come non mai, quasi a farlo apposta la sera prima avevo dimenticato di impostare la sveglia e questa mattina si è tutto ridotto ad un immane macello. Non ho nemmeno avuto il tempo di usare l' arriccia capelli per fare i boccoli sulla mezza lunghezza, ritrovandomi così con una massa informe al posto dei capelli. Già le otto meno dieci ed io sono ancora da Starbucks. Perfetto.
- Mi dica pure signorina.
Sono così distratta dal tempo dal quasi dimenticarmi che è arrivato il mio turno di ordinare.
Il cassiere biondino mi guarda in attesa di una risposta ma c'è voluta una pacca sulla spalla da parte dell' uomo dietro di me per riuscire a svegliarmi
- Ah, mi scusi! Un cappuccino cannella e vaniglia, grazie.
Matt, o almeno così dice la sua targhetta, si gira verso le macchine per preparare ciò che ho ordinato. I suoi occhi azzurri ruotano da una parte all' altra e beh, se è così carino, l' idea di Harry Styles di diventare amica del cassiere non è poi così malvagia. Il tempo passa e così devo abbandonare i miei pensieri per poter pagare quel maledettissimo cappuccino.
- Cappuccino per il capo?
Alzo gli occhi verso il bel biondo. E' veggente o cosa?
- L' ho vista molto di fretta e con l' agenda tra le mani, perciò ho tirato ad indovinare.
Continua rispondendo alle mie domande.
- Beh sì, lavoro alla StylesInc e questo cappuccino è il mio passaporto per un buon primo giorno.
Matt mi sorride educatamente e mette inaspettatamente un piccolo muffin al cioccolato vicino al mio cappuccino.
- Oh no, non avevo ordinato un muffin.
- Lo offre la casa come portafortuna per il tuo primo giorno, non c'è bisogno di pagarlo.
Sono inizialmente riluttante ma la generosità di Matt quasi mi costringe a prendere quel dolcetto senza fare storie.
- Cazzo, sono le otto.
Impreco appena fuori la caffetteria. Sento che in quest' istante potrei vincere una gara di corsa in tacchi alti, un' abilità che solo le ritardatarie sanno affinare.
Sono le otto e sette ed ho appena varcato l' ingresso, Styles arriverà a momenti. Saluto Stan con un cenno del capo per poi correre all' ascensore. Il tempo passato in quell' arnese sembra interminabile, come se aumentasse per ogni piano che salgo. Appena le porte dell' ascensore si aprono mi catapulto all' ingresso vedendo Camille che, naturalmente, è tutta bella e preparata dietro la sua scrivania. Saluto anche lei frettolosamente per poi dirigermi di corsa nell' ufficio di Styles. Il cappuccino è quasi ustionante così lo poggio vicino ai suoi tre desktop, in modo da poterlo notare appena seduto. Respiro per la prima volta da questa mattina ma neanche un attimo di pausa che sento le porte dell' ufficio aprirsi. Styles è qui ed io non dovrei esserci.
Merda.
-Buongiorno Alexandra.
Capo o non capo, se mi chiama di nuovo in quel modo gli faccio saltare tutti i denti.
- Buongiorno Harry. Il cappuccino è sul bancone.
Faccio per andarmene ma Harry mi si piazza davanti con quel suo sorrisetto tanto odioso ed adorabile allo stesso tempo.
- Ho lasciato il mio cappotto sulla tua scrivania, potresti per favore metterlo nella cappottiera?
In qualunque altra occasione avrei detto "Dio ti ha fatto con le mani" e me ne sarei andata ma stavolta si trattava di Harry sonofantastico Styles. Stringo le nocche dal nervoso sorridendogli falsamente.
- Certo Harry, te lo metto in cappottiera.
- Ah, sono arrivati i bilanci di fine mese, controllali per me per piacere.
Detto questo si siede dietro la sua immensa scrivania come se io non fossi più in quella stanza
- Lo farò appena posso, Harry.
- Sai perchè ti ho assunto?
Mi domanda improvvisamente come risvegliatosi dal suo coma
- Perchè eri ubriaco?
- Perchè sembri interessante. Una qualunque altra ragazza si sarebbe presentata con i capelli ben raccolti, avrebbe lasciato il cappuccino qui alle otto meno dieci del mattino e sarebbe corsa in postazione. Tu invece sei corsa di fretta e furia fuori casa, hai beccato folla da Starbucks e sei entrata nel mio ufficio alle otto e dieci.
Vorrei precisare "otto e otto" ma non mi sembra il momento adeguato
- Mi stai dicendo di non tenere al mio lavoro?
- Perchè insinui sempre che voglia dirti qualcosa?
Dice lui ridendo sommessamente e mostrando le fossette.
- Intendo dire che, se magari la segretaria perfetta non funziona, allora affidarsi ad una non perfetta. Riesci a seguire il mio ragionamento?
Recupera la sua solita espressione incrociando le dita sulla scrivania
Quest' uomo mi ha forse preso per stupida?
- Comunque devo dirti che il colore questa gonna ti risalta gli occhi
Ah, e quindi è questa la sua tecnica? Offenderti in modo che tu non possa capire e poi confonderti con dei compimenti?
- E io invece devo dirti che queste tecniche non le usava nemmeno mio nonno.Buon lavoro.
Gli faccio un sorrisetto sfacciato cercando di riversarci tutto il mio nervoso fallendo però miseramente. Esco dall' ufficio avvicinandomi alla mia scrivania, quando vedo il suo cappotto che non fa altro che peggiorare il mio umore. Le iniziali H.S risaltano sulla targhetta, prend la giacca per poi metterla nella cappottiera e tornare alla mia scrivania. Mi siedo facendo un lungo sospiro che attira l' attenzione di Camille
- Mattinata pesante?
Domanda lei con estrema gentilezza. Mettere due persone come noi nella stessa stanza era davvero un paradosso; lei così perfetta e puntuale ed io così disordinata ed in ritardo.
- Uhm, abbastanza, credo.
Guardandomi di fianco noto la bustina di Starbucks con dentro il muffin che mi è stato regalato poco prima, decido così di aprirlo in quanto quella mattina per la fretta non avevo fatto colazione. Ne offro un pezzo a Camille che accetta con gusto, a quanto pare non sono l' unica ad andar di corsa al mattino.
- Non capisco se sia questo muffin ad essere delizioso o è la fame
Dico sorridendo ed addentando la mia metà di dolcetto
- Penso sia un pò per entrambe
Entrambe scoppiamo a ridere coprendoci la bocca per non sputacchiare pezzi di dolcetto qua e la, forse Camille è meglio di quanto pensassi.
Finita la pausala bionda torna immediatamente al proprio lavoro mentre io decido di godermi ancora qualche minuto prima di "divertirmi" a controllare i bilanci. Rigiro la carta del muffin per appiattirla e noto una scritta sul retro del centrino.

Matt - 3425479910

Forse questo lavoro non è male come sembra.






Styles' secretary || h.s [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora