Capitolo 2: Una serata Noiosa e Un tuffo nel mondo dei sogni

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Dopo l'abbraccio di Abilene , mi sento stranamente un po' amata ed allo stesso tempo felice.

Abilene:"Bene , novellina qual è il tuo nome ?". Dalla mia faccia il mio sorriso si trasformò in un espressione un po' stupida.

Courtney(Hermine):"ehm ... cosa?".

Abilene :" Beh ... visto che sarai una delle mie  compagne di stanza vorrei sapere il tuo nome tutto qui". Entrambe staremo pensando che ci troviamo in una situazione un po' di merda. Ottimo ho già dato una brutta impressione di me sin dal mio primo giorno qui alla Oxford.

Timidamente le dico il nome con la quale ho fatto l'iscrizione. Piccola premessa ; nel foglio dell'iscrizione ho messo come primo nome Hermine e come secondo Courtney anche chiamata la ragazza viziata o la traditrice. Con questo piccolo passo , sono riuscita a mettere da parte il mio passato con tutte le mie paure,vizi,qualche straccio del mio carattere con la quale verrà sostituito da altri nuovi .

Abilene:" dalla prima vista sembri abbastanza timida e paurosa a fare conoscenza con altre persone nuove non è così ?!??!".

Io le rispondo solo con il cenno della mia testa. Il mio cuore sta accelerando. Dentro di me mi sento terribilmente agitata e senza accorgermi inizio a mancarmi l' aria nei polmoni. 

Courtney:" ehm questo s-s-s-are-b-be u-u-n M-m-m-al-e ":dico io tutta balbettante.

La ragazza mi guarda con l'aria molto preoccupata.Oh come vorrei sprofondare nel pavimento della stanza per la vergogna!! Dopodiché la mia compagna si mette a ridere di sicuro starà pensando che sono una di quelle ragazze sfigate imbranate a farsi una vita normale lontano dai libri e dalla scuola.

Abilene:" Hermine  questo momento dovresti vederti . Sei un'altra di quelle persone timide e con una personalità dolcissima. Sei troppo adorabile mi viene la voglia di coccolarti tutto il tempo".

Io rimango senza parole e senza fiato. Lei si avvicina a me ,mi dà un'altro abbraccio pieno di calore e di affetto e mi dice che sarà via per qualche tempo con dei ragazzi e che le altre due mie coinquiline arriveranno fra 5 minuti esatti. Io non riesco a salutarla in tempo . Inizio a disfare i bagagli. Di lì a poco , metà dei miei vestiti è ben ripiegata in una delle piccole cassettiere e l'altra metà appesa nell'armadio.

Dopo aver sistemato le mie cose ,osservo il mio cellulare e vedo che sono solamente le 18:00. Decido di visitare tutta quanta l'università da cima fino in fondo. Non si vede anima viva e la cosa inizia a spaventare così decido di ritornarmene in camera mia .

Sono passati esattamente 5 minuti e delle altre ragazze neppure l'ombra. Che serata da schifo davvero.Inoltre non conosco neppure un locale dove i ragazzi vanno a sballarsi il venerdì sera...  Davvero una serata noiosa.

Inizio a sentirmi un po' stanca,  mi sdraio sul letto.Una strana solitudine si sta già facendo strada in me e il fatto che la mia compagna di stanza mi abbia già abbandonata. I miei occhi iniziano sempre più pesanti finché non si chiudono del tutto .

Appena apro gli occhi mi trovo catapultata in un altro mondo ovvero quello dei sogni. Beh almeno qui ci diverte molto di più che nella realtà. In un primo momento mi trovo in un prato illuminato da lucciole . E' uno dei scenari che preferisco ma è anche uno dei tanti che non si realizzerà mai . La tristezza mi avvolge in una delle tante coperte illusorie.

Mi è successo molto spesso che le sue coperte mi avevano portato in un posto ancora più bello di quello precedente; ma non questa volta . La sua coperta assomigliava ad una nuvola di aria inquinata.

Stranamente mi trovo in una metropolitana precisamente in una stazione .Era vuota come la mia nuova scuola. Scoprì solo dopo che non ero da sola . Con me c'era un ragazzo . Aveva una felpa di color azzurro come il cielo e un paio di jeans blu. Per concludere aveva un cappello di lana blu. Nello scenario del mio sogno era completamente grigio a parte i suoi vestiti  . In quel momento stava leggendo una pagina di giornale. Potei vedere quello che leggeva perché entrambi eravamo seduti sulla stessa panchina. Sulla mano sinistra aveva un orologio da polso che non indicava nessuna ora ma qualcos'altro . Sembravano piccole e strane strisce del tempo Nient'altro.

Passarono molti treni e nessuno dei due non aveva fretta di andarsene . Provai a presentarmi ma ero troppo agitata per farlo . Il ragazzo guardò verso la mia direzione. Divenni tutta rossa per emozione . Quando lo vidi in faccia ero rimasta senza una parola . Infatti le parole mi morirono in bocca quando mi fece un sorriso e prima che lui potesse presentarsi il sogno finì . Venni svegliata dalle mie tre compagne di stanza che appena avevo aperto gli occhi erano come dire preoccupate per qualcosa ma non sapevo cosa . Mi sentivo molto accaldata e non riuscivo a rimanere sveglia che dovetti ricadere nella trappola del sonno   



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