Impulsive

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Dopo la scuola rientrai subito a casa.
Da quando mio fratello era andato a vivere oltre oceano, quel posto che dovevo chiamare casa, era diventato ancora più triste di quanto non lo fosse mai stato. Mio padre era sempre costantemente incazzato col mondo intero, con mia madre, con me. Mia madre, dal canto suo, era assente, a volte per lavoro, a volte chissà perché. Rientrai evitando la solita scena di papà in poltrona a godersi il notiziario e filai subito in camera.
Infilai la tuta e mi stesi sul letto, sorridendo ripensando ancora a Camila.
Fui distratta dal fantasticare su di lei, da una notifica del cellulare, lo presi e vidi che non era un messaggio di whatsapp ma di Facebook:
-Camila Cabello: Dicevamo?
-Camila Cabello ti ha inviato una richiesta di amicizia
Respirai faticosamente. Mi aveva cercato su Facebook solo per continuare quel maledetto discorso.
Quel gesto, quell'impulsività, mi fecero soltanto innamorare di lei ancora di più, ma ero nervosa e dovevo inventarmi qualcosa.
Alex Liberty: mi cerchi su Facebook solo per continuare il discorso? Mi offendo.
Cercai di sviare l'argomento
Camila Cabello: ovvio che si.
Mi rispose praticamente subito
Alex Liberty: vuoi sapere se il conoscere te è stato un evento eclatante da dover per forza raccontare alla mia amica?
Camila Cabello: esatto
Alex Liberty: beh mi sei sempre sembrata una ragazza simpatica e ti avevo notato
Alex Liberty: e ho anche parlate di te a lei, tutto qui
Pensai di essermela cavata, lei visualizzò all'istante ma ci mese un po' a rispondere
Camila Cabello: solo simpatica? 😒
Alex Liberty: cosa vuoi sentirti dire?
La situazione si faceva strana
Camila Cabello: è da maleducati rispondere ad una domanda, con un altra domanda.
Alex Liberty: mi scusi
Alex Liberty: si, solo simpatica, ti dispiace?
Camila Cabello: mh
Parlammo tutto il pomeriggio, ottenni il suo numero di telefono per spostare la conversazione su Whatsapp, mi parlò dei suo gusti musicali così simili ai miei, che conoscevo già grazie alle sue playlist, mi parlò del suo viaggio a Cuba, dove nacque. Mi parlò di tutto, eccetto del suo ragazzo.
Verso le 23:30 mi diede la buonanotte
C:Buonanotte Ale, dormi bene
A:Buonanotte Camila, dormi bene anche tu, mi raccomando!😊😊
Non so ma quel "dormi bene" mi rimase impresso, ogni notte, sento ancora la sua voce, nella mia testa, dirmi quella frase ed è soltanto una delle poche cose che mi sono rimaste di lei.

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