<<buon giorno signorina>>
<<buon giorno a lei>>
Sorrisi al cliente habituè e gli preparai il caffè.
Era ormai un'anno che lavoravo al bar alternando le settimane con la mia collega tra pomeriggio e mattina.
Ero diventata brava a sembrare la ragazza spenzierata e senza problemi che volevo far credere.
Per essere brava nel lavoro come barista dovevi soprattutto saper sorridere, essere sempre allegra e chiacchierare con i clienti, non bastava semplicemente fare un buon caffè o un cocktail.
E io ero diventata brava in tutto.
Almeno fino a due ore prima di staccare.
Ero fuori a fumare una sigaretta quando iniziai ad avere quella strana sensazione di essere osservata.
Mi guardai intorno non vedendo niente, apparte qualche macchina che passava di fretta non c'era nessuno.
Buttai la sigaretta ormai quasi finita e mi girai per rientrare. Fu in quel momento che cambiò tutto.
Quel momento in cui sai che non c'è speranza di salvezza, dove in un secondo il mondo già mezzo spezzato si disintegra completamente. Quel momento in cui i tuoi incubi ritornano più prepotenti di prima, in quel momento lo vidi, più vecchio, più basso e con le guance scavate dal fumo, la versione più vecchia e maschile di me. Fu in quel momento che capì che era finita, che potevo combattere quanto volevo ma non sarebbe mai passata. Fu in quel momento che caddi nel baratro del mio terrore. Fu In quel momento che morì. Perche dopo undici anni lo rividi. Perchè la speranza e il desiderio che fosse morto erano solo speranza e desiderio e non realtà. Perchè dopo undici anni me lo ritrovai a pochi metri da me che mi guardava.
Ma quello che non capì in quel momento è lo sguardo che aveva in faccia.
Un odio profondo gli deturpava il viso, come se io gli avessi distrutto tutto ciò che aveva. Conoscevo quello sguardo, lo vedevo allo specchio ogni mattina. Ma quello che non capì è perchè c'è l'aveva pure lui visto che è stato per colpa sua se non avevo più una vita.
Se ero andata via dalla mia città lasciandomi alle spalle famiglia e amici per trasferirmi in un piccolo paese lontano,per ripartire da zero. Ma la vita non va mai come vuoi tu. Succede sempre qualcosa che ti farà ricredere a quello che hai davanti. Fù in quell'istante che sentì un rumore fortissimo simile a uno scoppio.
Non capì subito cosa era stato.
Fino a quando un sapore metallico mi invase la bocca e sentì una fitta allo stomaco che mi fece mancare l'aria.
Fu lui l'ultima cosa che vidi prima che il buio mi trascinò via con sè.Grazie a chi sta leggendo e votando la storia.. per me significa tanto!
P.s. spero che gli orrori grammaticali non si notino troppo..fatemi sapere cosa vi passa per la testa mentre leggete. se la storia sia leggibile o fa schifo. Accetto tutte le critiche!!
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Come un Pitbull
RandomDa quando ne ha memoria, la vita ha sempre usato Dana come sacco da boxe. Si porta addosso cicatrici che le imprimono sofferenza ancora adesso, facendole così creare una corazza addosso di cui sarà molto difficile anche solo scalfirla. Vincent prove...