Appena entro in classe mi siedo nell'ultimo banco in modo che sto solo io. Entra la professoressa di storia urlando con dietro Justin. Sicuramente avrà combinato qualcosa di stupido come lui.
P:la dovrà finire prima o poi, che si crede di essere libero di fare tutto quello che vuole in questa scuola.. se crede questo si sbaglia. -lo guarda arrabbiata nera-
J: pussurè ormai è parte di me fare questo. -la guarda sorridendo-
P: è qua che si sbaglia signorino Bieber. Quando sarai in queste mura di questo edificio è sotto il controllo dei professori e li deve rispettare, quando sarai fuori potrai fare quello che vuole. Adesso vada in classe di quel povero ragazzo e vada a chiedere scusa.. -gli indica la porta-
J: ma profess...
P: niente ma Bieber, appena ritornerai ti darò la giusta punizone.
Justin se nè andò sbattendo la porta.
Tutta la classe la guardò stranita, compresa me. Chissà cosa sarà successo.
Io: professoressa ma cosa è successo? - gli domandai-
P: il signorino Bieber ha picchiato di nuovo Giancarlo della 1H. -mi guarda sconvolta-Come al solito, picchia tutti..Pure se non gli hanno fatto nulla.
Dopo un pò rietra Justin con il suo stile da menefreghista.
P: allora.. ho deciso che la giusta punizione da darti è che per la settimana prossima dovrai studiare tutto l'ottocento per ripetizione e se non supererai il 7 verrai bocciato di nuovo...
J: cosa ma pussurè siete impazzita, per di più anche da solo. Allora potrò ripetere l'anno. - la guarda scioccato-
P: Bieber mi faccia finire..Allora siccome da solo non concluderai niente ti aiuterà la signorina Smith.'Smith,Smith,Smith...cosaaaaa, devo aiutarlo iooooo; tra tante persone prorpio iooo.'
Io: cosaaaaaaaaa... professoressa tra tante persone proprio ioooo. -mi alzo dalla sedia che quasi cadeva per terra-
P: signorina Smith siccome lei ha 9 in condotta, noi professori vorrei che questo 9 si alzasse a 10. Adesso avremo l'occasione.
'Per alzare il mio voto dovrò studiare con Bieber, oddio.. perché proprio a me'
Io: ok -mi siedo scocciata-
Dopo viene anche Justin vicino a me.
4 ore dopo
Odio la storia, non ho mai capito perché dovesse esistere una materia che ci ricorda le persone di 1000 anni fa che poi sono tutti morti e tramorti.Dopo quattro ore di storia che se la campanella non sarebbe suonata sarei finita per piangere..comunque finalmente si va a mangiare. Appena suona la campanella corro fuori dalla classe per dirigermi nella mensa.. poso prima i libri nell'armadietto poi corro in mensa.
Mi sento afferare il polso per poi girarmi.
Come al solito è Justin.
Io: che vuoi - gli dissi arrabbiata togliendo il mio polso dalla sua mano.
J: calma bambolina, volevo dirti che per le ripetizioni inizieremo da dopo.. ti aspetto fuori scuola. -mi fece l'occhiolino per poi andarsene-
Andai con calma in mensa pensando che oggi dovrò studiare con Justin.. sicuramente mi farà esaurire.
Arrivata in mensa vedo da lontano Sam, Ryan e Kevin in un tavolo in fondo. Prendo prima il pranzo (panino con prosciutto cotto, bottiglia di thè alla pesca). Poso tutto sul tavolo e inizio ad ascoltare la loro conversazione. Alla fine ci accorgono di me e mi degnano di uno sguardo.
Io: ciao -dissi con la bocca piena-
S: mangia prima e poi parli.
Finì di mangiare tutto velocemente. Presi in sorso della mia bevanda poi la diedi a Kevin.
Io: oggi non vengo a casa con voi
K: come mai?
Io: la prof di storia ha detto che da oggi devo aiutare Justin in storia perché la prossima settimana lo interroga e deve al massimo prendere 7, però così aumenterò il mio voto a 10. -dissi scocciata-
R: e non sei felice?... Mi è arrivata voce che sono tutte cotte di lui. -mi disse tranquillo-
Io: 1) io non sono tutte, sono Jessica Smith.
2) lo odio.. Mi è antipatico.
R: allora veditela tu, io torno in classe. - si alza,da un bacio sulla guancia sia a me e a Sam, per poi andarsene-
Io: raga vado anche io - mi alzo anche io-
Vado a prendere il libro di grammatica e mi dirigo in classe.
2 ore dopo
Il suono della campanella è stata la mia salvezza.. adesso mi sto dirigendo verso il cancello del cortile per aspettare Justin.
Dopo un paio di minuti,cioè quando la scuola era vuota, lo intravidi mentre si stava aggiustando la camicia e la cirniera del pantaloni era abbassata... ma fa veramente schifo.
J: ciao bambolina -mi stava per fare un bacio sulla guancia ma mi scansai subito, chissà che cosa hanno fatto quelle labbra-
Io: non mi toccare, adesso andiamo in macchina, andiamo a casa tua, studiamo, poi dopo io per la mia strada e tu per la tua. E così anche per gli altri giorni. Capito? -gli dissi guardandolo con quell'aria da capo-
J: ok, stai calma bambolina - mi disse per poi dirigersi verso la sua porsche bianca.
Mi siedo al posto del passeggiato e andiamo verso casa sua.
Dopo un pò si ferma davanti ad una villa gradissima.
Preme un bottone vicino alle chiavi e il cancello si apre.
Io: porco dio - dissi scioccata con la bocca aperta, guardando dal finestrino-
J:chiudi la bocca che entrano le mosche -ridacchia-
Io: scusa-mi riprendo dal stato-
Io: ma vivi da solo?
J: no, c'è la mia badante Charlie.. È una donna formidabile. -gli illuminano gli occhi-
Dopo aver parcheggiato la macchina entriamo in casa. C'è un salone enorme con dei mobili di legno.. tutto a stile legno.
Io: come mai ti piace lo stile a legno?
J: non sono stato io a sceglierlo, l'hanno scelto i miei genitori.
Io: adesso dove sono?
J: in Canada dai miei nonni. -posò lo zaino sul divano e andò in cucina e così feci anche io-
Prese una bottiglia di coca e la versò in due bicchieri. Uno me lo porse a me e l'altro a lui.
Io:grazie -lo bevvi-
Finimmo di bere e andammo nella sua camera. Era semplice... in mezzo c'era un letto con delle coperte rosse e nere, ai lati due comodini con sopra delle lampade bianche, c'erano due armadi grandi blu, un lampadario a cristalli. Difronte al letto c'era una finestra a porta che si apriva su una terrazza e più distante da essa c'era un scrivania con alla destra una piccola libreria con libri e CD.
Io: Wow, bella Camera -mi direggo verso la porta che dava sul terrazzo- la apro e un vento soffice mi accarezza il volto.La vista che si presenta davanti a me, è fantastica; si poteva vedere tutta la cittá, figuriamoci di notte che bellezza. Sento una presenza dietro di me e capisco subito che è Justin.
J: bello vero?
Io: è fantastico -rimango stupita-
Justin mi prende per la vita è mi stringe a se per poi appoggiare la sua testa sulla mia spalla dandomi dei leggeri baci sul collo. Mi sto eccittando.. se non la finisce lo castro.
Io: Justin ci sarebbe lo studio che ci aspetta - mi allontano da lui per poi ritornare dentro-
Iniziammo a studiare.. è ora che inizi la tortura.Spazio autrice:
Da questo capitolo in poi scriverò in prima persona.❤
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Meglio Amare invece di Piangere❤~JB~❤
RomanceJessica Smith, una semplice ragazza di 18 anni;bassina,capelli biondi,occhi come il ghiaccio, carattere dolce con le persone che vuole bene,carattere scorbutico con le persone che gli stanno antipatiche.. è una ragazza che tutti i maschi vorrebbero...