Capitolo I "La Festa"

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Il mattino seguente metto il mio jeans e la mia felpa, pronto per andare a divertirmi, è da tanto che non vedo Will, ora che ci penso è da quando eravamo bambini, ricordo ancora quando ci mettevamo nei guai, una volta, andavamo sempre al molo per giocare a calcio, poco distante, dall' altra parte della strada, delle case con delle finestre molto ampie si affacciavano sul lungomare,giocando a calcio, la palla finì in una finestra, fortunatamente aperta e Will si precipitò all' interno della casa, <sbrigati che se viene il proprietario ci ammazza!> gridai io, Will non mi ascoltò entrò in casa ed uscì con la palla e due caramelle, <Tieni fifone, visto che è andato tutto liscio?> poco dopo arrivò il proprietario della casa, scese dalla macchina, ci sorrise ed entrò in casa, noi scappammo in caso si fosse accorto del furto ma alla fine andò tutto bene, eravamo come fratelli, guai a chi ci separava, poi purtroppo mi trasferii in Italia ed ora torno qui a Brighton dopo tanti anni.
Apro la porta di casa e vedo un ragazzo seduto sul muretto proprio dall' altra parte della strada, io incuriosito mi avvicino <Ciao, ho visto che sei seduto qui davanti e ho pensato ti servisse qualcosa> Il ragazzo mi risponde <No grazie sto solo aspettando un mio amico che ho saputo abita qui a Charles street.> Incuriosito gli domando <potresti dirmi il nome se non ti dispiace?> Lui risponde <Pearce, si chiama Pearce.> Io resto sbigottito e lo abbraccio <Cazzo quanto sei cambiato ricordo avevi meno peli sulla faccia, mi sei mancato Will> Entrambi scoppiamo a ridere e facciamo battute sulle nostre faccie e su come sia passato in fretta il tempo, camminando arriviamo alla festa, c' erano persone ovunque, un uomo giocava a carte e beveva vino, una donna urlava per alcune notizie che la rendevano felice, e poco più in là scorsi seduta su una panchina una ragazza, rimasi come incantato, aveva delle scarpe eleganti, una gonna nera nè troppo lunga nè troppo corta ed una camicia bianca, ma ciò che attirò la mia attenzione furono i suoi occhi, erano castani, forse a qualcuno potrà sembrare strano ed anche banale ma i suoi occhi e i suoi capelli castani a me facevano impazzire, <OH!> sentii urlare Will <Svegliati non possiamo restare qui tutto il giorno a fissare quella ragazza> <Cazzo Willy non rompere!> esclamai sorridendo. <Muoviti coglione e va a parlargli> mi disse Will, <No oggi non mi va> gli risposi. Finita la festa, ci incamminammo verso casa, giunti alla porta guardai Will e gli dissi <Ci si rivede Will, è stato un piacere rivederti dopo tanti anni!> <Certo che ci si rivede cosa pensi? Che si abbandona così un amico?> Mi rispose sorridendo. Entro in casa, mi spoglio, faccio una doccia, con acqua tiepida e con le canzoni di Gemitaiz nello stereo. Esco dalla doccia, mangio quei pochi tramezzini rimasti in frigo e dopo aver cenato vado a letto.

Dicono Che Ho Il Cuore A Metà.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora