Capitolo II "Giornata difficile"

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Il mattino seguente mi sveglio, metto il mio jeans e la mia felpa, esco di casa e <No questa volta non trovo Will> dico tra me e me sorridendo, proseguo sulla strada, giro l' angolo e sulla destra c' è uno Starbucks coffee, proprio quello che mi serve per una buona colazione, entro, ordino il mio caffè e vado a sedermi, sulla mia destra c' è un ragazzo intento ad ascoltare della musica con le sue cuffie, sulla mia sinistra un uomo anziano che in una mano aveva il suo caffè e nell' altra aveva il giornale, notai un piccolo particolare, il giornale era datato 1962 e l' uomo continuava a ripetere <ah..il passato è passato.> davanti a me seduta una ragazza coi capelli e gli occhi castani, <oh cazzo di nuovo lei, ora vado a parlargli però..> continuo a ripetermi. Mi alzo vado verso di lei e resto in piedi vicino al suo tavolo <Hey, c' è qualcosa che non va?> mi disse.. <No, scusa se ti ho dato questa impressione, sai ti ho vista anche ieri e ho pensato che sei molto carina e che potremmo conoscerci> <Certo mi fa piacere> risponde lei sorridendo e abbassando un po' lo sguardo. Parliamo per circa un' ora dei nostri interessi, ascoltiamo la stessa musica, amiamo gli stessi generi di film e cazzo non riesco a pensare ad altro che ai suoi occhi, allora mi avvicino un po a lei col corpo, ma improvvisamente si alza <Scusa devo andare si è fatto tardi.> Io le dico <Aspetta! Non mi hai ancora detto il tuo nome> <Alicia> lei rispose di fretta. Esco dallo Starbucks e decido di andare al molo, mi siedo e comincio a pensare, mi sembra una ragazza seria, magari stiamo bene insieme, ma no, non la conosco bene so solo che mi piace un casino e spero di rivederla presto, resto lì fermo, c' è una calma assoluta, fino a quando delle urla che provenivano dalla spiaggia non attirano la mia attenzione, un gruppo di ragazzi stavano massacrando di pugni una persona, scendo e vado a controllare di persona, <Oh! Lasciatelo stare!> urlo, <Fatti i cazzi tuoi!> mi urla un tizio, <Col cazzo così lo uccidete!> Uno di loro viene verso di me e senza che io me lo aspettassi mi tira un pugno in faccia, cado, non so cosa sia successo dopo, ma riesco a riprendere i sensi e il gruppo di ragazzi non c' era più, era rimasto solo il tipo per terra agonizzante che faceva risate ironiche, non riuscivo a vedere bene per il pugno sull' occhio, il tizio mi guarda in faccia e mi dice <Pearce! Vedi in che cazzo di situazione siamo finiti> Io incazzato risposi <Vaffanculo Will!! Che cazzo combini?> Will sorrise ironicamente e disse <Amico scusa per il cazzotto che hai rimediato per colpa mia, ma io a quella gente devo dei soldi per della roba> Io infuriato risposi <Minchia Willy se solo non fossi mio amico ti finirei di rompere la faccia> Vado via lasciandolo lì per terra mentre rideva senza motivo. Torno a casa, faccio una doccia, e uscito dalla doccia mi butto sul letto senza neanche cenare, dopotutto è stata una giornata difficile.

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