Addio Napoli.

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Il cellulare continua a squillare e decido di rispondere.
"Dannazione, Tessa.. da quanto tempo!" sento la voce di mia madre, e devo dire che mi era mancata tantissimo.
"Mamma!" dico, sorridendo e poi guardo mio padre.
Il suo sguardo si abbassa sul tavolo davanti a noi, ed io mi sento morire dentro.
"Allora, presuppongo tu sappia perchè ti abbia chiamato, volevo sapere semplicemente cosa hai deciso di fare. Da parte mia ci sarà tanta comprensione tesoro, e spero anche da parte di tuo padre." dice mamma.
Quanto avrei voluto che anche per papà fosse stato cosí.
"Si, beh.. ho deciso di venire lì da te e da Andrea. Ho davvero bisogno di passare del tempo con te, mamma. Mi manchi tantissimo.. parto oggi pomeriggio stesso, se per te va bene." dico e riguardo mio padre, non ce la faccio a vederlo in quello stato a causa mia.
"Si Tessa, per me va bene, lo sai che anche tu mi manchi tantissimo! Quindi ci vediamo stasera, mandami un messaggio appena sali in aereo così mi regolo. Un bacio." dice mia madre e riattacca dall'altro lato.
Non riesco ad alzare lo sguardo verso mio padre in questo momento, ma devo.
"Tessa... quindi parti? Hai proprio deciso?" mi dice mio padre rompendo il ghiaccio trà di noi.
"Si, papà, si." dico, senza dare spiegazioni dato che già sapeva il perchè.
"Oh, va bene.. mi mancherai tantissimo, lo sai, ma comunque questo non deve influenzarti o cosa, se volete a natale venite a trovarmi tu e Andrea, quel piccoletto che mi manca tanto!" dice mio padre accenando un sorriso, io ricambio quel sorriso.
"Si, ovvio. Ora vado su e preparo i bagagli." dico, la tensione non mi piaceva affatto in quel momento.
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Una volta preparati i bagagli, mi sdraio sul letto e inizio a pensare a tutto ciò che ho vissuto quì.
Le lunghe estati, le chiacchierate, le cazzate fatte con la mia migliore amica, tutti i ricordi mi stanno attraversando la mente ed io credo di esplodere da un momento all'altro.
Non troverò mai le parole adatte da dire ad Emy, non affatto, non avrò il coraggio di dircelo a voce per questo ho deciso di scriverle una lettera, che prima di partire le metto nella buca della posta di casa sua.
Mi posiziono davanti la scrivania e inizio a scrivere, forse senza una fine; era la volta buona anche per ringraziarla di tutto.
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"Cara Emy, sai chi sono? Forse l'avrai capito dalla scrittura di merda, ahahah, sai quanto odio scrivere in se per se ma quanto amo fare poemi lunghi, anche se non sono una tipa molto dolce.
Ora veniamo al dunque però, starai pensando a perchè, vero? Al perchè di questa lettera, ovviamente.. beh, non sapevo come dirtelo e allora eccomi qua.
Inanzitutto mi devi promettere una sola cosa, UNA CHE VALE PER MILLE, non devi piangere.
Non voglio che quelle lacrime bagnino questo pezzo di carta, okay? Amore, lo so che sarà difficile, ma ti prego.
Beh, allora, ah.. io sono quì per dirti un paio di cose che sono successe nel giro di una settimana, ho dovuto decidere un qualcosa troppo ma troppo in fretta, un qualcosa che aveva bisogno di tempo e pensieri, ma ovviamente a me fanno sapere sempre tutto in ritardo. Ah, comunque era decidere se rimanere quì a Napoli o andare a Modena da mamma.
Ho deciso di andare da mamma, sai no? Sai quanto mi manca e quanto ho bisogno di lei. Lo so che ora starai piangendo, e mi faccio schifo perchè è solo colpa mia, ma per favore amore, ascoltami.
Parto proprio oggi, ed io non ho voglia di vederti in quello stato per me, per questo ti sto scrivendo.
Comunque, ho deciso di andare lì anche per cambiare un pó vita, sai quanto è difficile stare quì per me, lo sai meglio di tutti; sei l'unica che mi è sempre stata vicina anche quando facevo l'antipatica e la stronza, e di coraggio ce ne vuole credimi, perchè in quel caso sono davvero insopportabile, ma tu mi sei stata vicina anche in quei momenti, che sono anche quelli più brutti e difficili, ma si dice che da quì si vede la vera amicizia ed io in te ho visto la vera me.
Ti ringrazio, amore, veramente di tutto. Mi hai dato tanto anche se non meritavo nulla, e anche se magari non ti ho dimostrato abbastanza quanto bene ti voglia. Ma ora ne approfitto per dirti che di bene te ne voglio, e anche tanto. Ricordarti il meglio di noi, okay? Sei stato il regalo più bello che ho ricevuto quì, credimi.
Ti amo tantissimo, un ti amo dalla mia bocca l'hai mai sentito? Ora sì.
Sappi che ci saró sempre per te, e se hai bisogno puoi sempre chiamarmi, anche di notte, la regola è sempre la stessa: 'da sole non siamo niente, insieme siamo una cosa sola.'
Ci rivediamo a natale amore mio, e promettimi che non mi dimenticherai facilmente.
Dalla tua migliore amica, Tessa la rompi palle."
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I bagagli sono pronti, io sono pronta tranne che con la mente.
Riguardo fuori dalla mia finestra, i soliti bambini che giocano con le biciclette, le "vecchiette" che si mettono fuori le proprie case, la vera vita della mia stupenda Napoli.
Mi mancherà tutto questo, lo ammetto, ma ho davvero bisogno di cambiare aria.
Lì mi mancherà comunque un pezzo della mia vita, che è Napoli.

"Tessa, dai, vieni in auto." mi chiama mio padre dall'auto.
"Arrivo." dico, sospirando.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi dirigo in auto.
"Prima Emy, giusto..?" dice mio padre.
"Si." dico freddamente, quasi come se la colpa fosse sua.. ma, in realtà non lo è, in realtà è che sono io quella sbagliata in tutto. Oggi non ho nemmeno pranzato, e non credo che lo faró.
Una volta arrivati a casa della mia migliore amica, un'aria familiare attraversa i miei pensieri e i miei occhi diventano immediatamente lucidi.
"Eccoci, le parli o..?" interrompo mio padre.
"So io cosa fare, tranquillo." chiudo la portiera dall'auto dietro di me e vado davanti casa di Emy. Sospiro profondemente e posiziono la lettera nella buca della posta.
Ritorno in auto e tristemente lascio la casa.
Il tragitto in auto fino all'aereoporto è stato fin troppo silenzioso con mio padre, ma dettagli.
"Eccoci arrivati!" dice mio padre abbassando lo sguardo sui freni dell'auto, non so quante volte abbia abbassato lo sguardo nel giro di 10 ore oggi.
"Si, beh.. a presto, spero." lo abbraccio.
Lui aggrotta le sopracciglia, forse non ha capito il sarcasmo della parola "spero", ma faccio finta di niente e scendo dall'auto.
"Fammi sapere se Emy viene a casa, papà.. ti voglio bene!" sospiro e mi avvio verso l'aereo, mando un messaggio alla mamma e poi entro, mi accomodo al mio posto e risaluto mio padre, che intanto stava per andarsene. Rimango sola immersa nei miei pensieri.

Hooola, eccomi ritornata con un nuovo capitolo! Fatemi sapere sempre che ne pensate con un like o un commento e magari se avete idee per il prossimo capitolo ditelo!
-Tessa

Mi Ammazzi O Mi Baci? -Benjamin Mascolo;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora