Io ed Emy ci dirigemmo da mia madre per dirle della serata. Già sapevo che avrebbe avuto qualcosa da ridire, ha sempre fatto così.
"Ragazze con chi andate?" ci chiese abbastanza curiosa. Ora si capisce il detto "dimmi a chi sei figlia e ti dico a chi somigli".
Ridacchiai a quel pensiero e decisi di risponderla.
"Mamma con Benjamin, non so se hai presente. Il ragazzo che mi aiutò a trovare Emy. Tranquilla." cercai di rassicurarla anche se nemmeno io lo ero tanto.
Avevamo litigato e poi fatto pace immediatamente, non so cosa eravamo. Amici?
"Oh, vabbene.. non tornate tardi però!" ci raccomandò. Le avrei voluto dire che era una discoteca, fatta apposta per far tardi ma rifiutai e scacciai via subito quel pensiero.
"Tessa andiamo su, sto impazzendo. Non so sul serio cosa mettermi." mi disse piagnucolando Emy. Ero sicura che poi avrebbe trovato qualcosa da mettere anche prima di me, è sempre stato così con lei.
"Va bene, ma smettila di piagnucolare. Per favore." le dissi salendo velocemente le scale. Una volta su, ritrovai Emy davanti all'armadio lamentandosi.
"Questo non va bene." disse, buttando un vestito sul letto.
"Questo nemmeno, sembrerò un ebete." continuò. "Questo è indecente e questo.." stava per dire qualcosa ma la interruppi.
Ridacchiai prima di parlare.
"Che ne dici di questo?" presi un vestito a cui tenevo tanto dall'armadio. Era nero con i luccichii, abbastanza attillato. L'avevo indossato una sola volta, per i 18 di quel bastardo di Luca. Ho subito pensato che addosso a lei sarebbe stato benissimo.
"Tessa ma è stupendo!" esclamò lei, guardando il vestito con degli occhi adorabili. "Secondo te mi sta bene?" mi chiese, portandosi l'abito al corpo.
"Più che bene, fidati." le sorrisi.
"E tu cosa metterai?" si voltò per guardarmi.
Esitai prima di rispondere.
"Un vestito qualunque." feci spallucce.
Emy uscì dalla stanza per iniziare a prepararsi, quindi mi lasciò solo con la testa in confusione.
Guardai l'orario ed erano le 18:00. Il tempo passava così in fretta!
Ritornai davanti l'armadio e, prima di scegliere un vestito, sistemai il casino creato da Emy poco prima.
Quando finì, mi posizionai davanti l'armadio e focalizzai l'immagine di tutti i vestiti contenuti dentro.
Ne presi uno color blu notte. Arrivava un pò più sopra al ginocchio. Portava una fascia color argento nella vita e ripetendo ciò che fece Emy lo portai al mio corpo. Pensai che fosse bello, ma non perfetto. Decisi comunque di indossarlo.
Mi avvicinai alla scarpiera per prendere dei tacchi che tanto odiavo, ma era l'unica cosa che potevo indossare in quel caso. Ne presi un paio dello stesso colore del vestito, non troppo alti ovviamente. Emy ne aveva presi un paio neri abbastanza alti e per un momento mi chiesi come avrebbe fatto un'intera serata.
Decisi di uscire dalla stanza ed andare in bagno, per fortuna ne avevamo due.
Entrai in quello vicino alla camera di mio fratello e mi chiusi a chiave.
Mi guardai allo specchio e vidi quanto fossi brutta in quel momento. Avevo un paio di occhiaie e i capelli in un modo orribile. Passai una mano sul mio viso e pian piano mi spogliai.
Tolsi tutti i vestiti dal mio odioso corpo ed entrai in doccia. L'acqua calda toccava il mio corpo e mi venne la pelle d'oca. Era una sensazione stupenda, mi rilassava.
Ripensai solo in quel momento alla mia vita, a quante cose avevo vissuto in 20 anni di vita, o quasi. A tutte le volte che sono caduta e poi mi sono rialzata più forte, a tutto quello che ho passato con quei bastardi che mi tormentavano.
Distolgo la mia mente da quei pensieri e decido di uscire dalla doccia.
Prendo l'accappatoio e avvolgo il mio corpo in esso.
Inizio a pettinare i capelli lentamente, odiavo i nodi che si formavano. Decido di asciugarli con un pò di schiuma così da fare prima.
Butto l'accappatoio in un angolo del bagno e inizio ad indossare il vestito. Rispecchiava le mie curve, cosa che amo molto.
Esco dal bagno ancora senza trucco e senza tacchi, mi sarei sistemata meglio dopo.
Nel corridoio mi scontro con Emy e sorrido vedendola, era veramente bellissima.
"Certo che sciuperemo chissà quanti ragazzi!" disse Emy facendomi ridere.
"Ti trucco io, però." continuò facendo una smorfia di divertimento. Sbuffai pesantemente ed entrai in camera seguita da lei.
Mi accomodai sul letto ed indossai i tacchi, provai a camminarci sopra ma comunque avevo delle difficoltà; Emy ridacchiò a quella scena ma le lanciai un'occhiataccia e smise.
"Ora passiamo al trucco" dissi, sospirando.
Cacciai fuori la mia borsetta contenente tutti i trucchi, non avevo un granchè perchè non amavo truccarmi.
Emy iniziò a truccarsi ed io aspettai sul letto, girovagando su facebook ma senza niente di interessante da vedere.
"Tessa forza, tocca a te." mi disse Emy, facendomi svegliare del tutto.
Mi posizionai su una sedia e chiusi gli occhi, deglutii e lei rise di nuovo.
Quando finì, non potevo crederci. Mi aveva truccata in un modo semplice e a me piaceva tantissimo.
Controllai di nuovo l'orario ed erano le 20:00, tra mezz'ora sarebbero passati i ragazzi.
Scendemmo velocemente giù e mia mamma rimase a bocca aperta vedendoci.
Sentii il mio cellulare vibrare ripetutamente e decisi di vedere chi fosse.
Uno era da uno sconosciuto e un altro da Benjamin. Decisi di aprire prima quello dello sconosciuto, era una cosa alquanto inquietante.
Sconosciuto - Ah Tessa, chissà, forse siamo più vicini di quanto immagini! Sarai nuovamente mia, gli altri possono solo sognarti.
Spalancai gli occhi alla vista di quel messaggio e di sicuro sbiancai. Ero venuta qua per cercare di cambiare la mia vita, per cercare di dimenticare tutto il male vissuto e invece mi ritrovo nuovamente in questa situazione.
"Tessa, che succede? Stai bene?" sentì chiedermi ciò da Emy e esitai a risponderla.
"Sisi, tranquilla." le dissi, tentando di creare un sorriso sicuramente uscito male.
Lei non tutta convinta riposò il suo sguardo sul cellulare.
In quel momento le mani mi tremavano e decisi di aprire il messaggio di Benjamin.
Benjamin - passiamo prima Tessa 😘
Mi aveva scritto ciò e subito avvertii Emy.
Dopo poco sentimmo un clacson sotto casa e salutammo mia madre per poi precipitarci fuori la porta.
Tirai un sospiro gigantesco quando uscì fuori e mi diressi all'auto. Al volante alla fine c'era Fede e nel posto del passeggero Benjamin, mentre dietro Emma. Benjamin mi guardò con la bocca mezza chiusa prima di sussurrare un "Buonasera" che evidentemente avrò sentito solo io. Gli sorrisi leggermente e salì in auto seguita da Emy.
Il tragitto fu davvero breve, chiacchierammo del più e del meno con Emma. Era veramente bella, aveva il vestito simile a quello di Emy.
Quando arrivammo davanti alla discoteca, si poteva notare da fuori il frastuono della musica alta e le persone già evidentemente ubriache.
Benjamin aprì la portiera al mio lato e mi fece scendere.
"Sei bellissima comunque." sentii sussurrare da lui al mio orecchio, il che mi fece venire i brividi e sussultai un po' facendolo ridacchiare. Gli accennai nuovamente un piccolo sorriso prima di entrare dentro.
La gente era tutta appiccicata, sudati in una maniera orrenda. Odiavo questa cosa. Era la seconda volta in vita mia che ero andata in discoteca, la prossima volta avrei di sicuro evitato. La musica forte e altissima impediva ogni minima parola che qualcuno volesse proferire.
Camminammo fino ad arrivare in uno spazio un pò più "arioso".
"Yuri!" urlarono in coro sia Benjamin che Federico.
"Ragazzi! Abbiamo ospiti speciali stasera, a quanto pare." disse il ragazzo rivolgendosi sia a me che ad Emy.
"Si, ma non si toccano." disse Federico a denti stretti. Emy mi guardò con una bocca spalancata ed io le lanciai una gomitata ridendo un pò.
Lasciammo Emma con Yuri mentre noi fummo invitati da Carmen e le altre a giocare a Vodka, Obbligo o Verità; il che mi spaventava un pò ma comunque accettai. C'era una cerchia di ragazzi intorno ad un tavolo e prima di raggiungerli Carmen mi bloccò il polso.
La guardai accigliata fin quando non notai un ragazzo al suo fianco, evidentemente Dominik.
"Tessa lui è Dominik. Dominik, Tessa." ci presentò brevemente ed io sorridendo al ragazzo gli tesi la mano che lui strinse immediatamente.
Non avevo mai notato quanto fosse bella Carmen, fino a quella sera. Aveva quei capelli viola che le stavano d'incanto, un percing al naso altrettanto. A primo impatto potrebbe sembrare una di quelle scontrose e che se la credono, ma in realtà non è così. È fidanzata, ovviamente già me l'aspettavo; sta con il capitano della squadra di basket della nuova scuola ed è anche il rappresentate d'Istituto, si chiama Dominik e già mi aveva accennato qualcosa.
"Forza ragazzi, venite a giocare!" ci disse Giusy dal divano. Annuimmo tutti e li raggiungemmo immediatamente. Mi accomodai vicino a Benjamin il quale mi accennò un piccolo sorriso. Dinanzi a me c'era Mirko, appena lo notai spalancai gli occhi e poi li richiusi subito. Mi salutò con un sorriso malizioso e ricambiai, senza il sorriso malizioso ovviamente.
"Comunque, per chi non sapesse in cosa consiste il gioco ora ve lo spiego. È un semplice Obbligo o Verità, solo che, a differenza di quello tradizionale, prima di dire o fare gli obblighi e le verità che vi vengono imposti dovete bere un bicchierino di Vodka, i quali gusti sono pesca e fragola." ci disse un ragazzo che non avevo mai visto prima. Era bruno con gli occhi azzurri, sembrava simpatico a primo impatto. Portava delle piume come orecchini e la mia curiosità di sapere il perchè cresceva sempre più. Il gioco sembrava divertente, il problema era la vodka che poteva anche scomparire dalla mia vista.
"Per chi non mi conoscesse sono Irama, ma chiamatemi Ira che è meglio." ci disse, guardando particolarmente me ed Emy che evidentemente eravamo nuove a quel "gruppo" di ragazzi, gli sorrisi leggermente e notai Benjamin sbuffare ma lo ignorai.
Fummo pronti al gioco e il ragazzo, Irama, fece girare la bottiglia che puntò una ragazza e Federico. Emy avvampò in un secondo.
La ragazza si chiamava Shari e, dato che Federico aveva deciso obbligo, dopo aver bevuto un bicchierino di vodka alla pesca, la ragazza gli disse di togliersi la maglietta fino alla fine del gioco e lui lo fece senza esitare o protestare.
Il turno proseguì per altri due giri, finchè la bottiglia puntò me e Irama.
"Allora, come ti chiami?" chiese il ragazzo guardandomi.
"Teresa, meglio Tessa però." gli dissi.
"Allora Tessa, obbligo o verità?" mi chiese il ragazzo.
Tutti gli sguardi caddero su di me ed io mi sentii arrossire in un secondo.
"O-obbligo." dissi alla fine. Non sapevo perchè avessi scelto obbligo, lo dissi senza nemmeno pensarci. Sospirai prima di portarmi un bicchierino di vodka alla fragola verso la bocca. Lo bevvi in un sorso solo e la gola bruciava, ma era una cosa sopportabile.
"Ti obbligo a baciare Mirko, baciare baciare però." disse lui, con un sorrisetto sulle labbra.
Guardai sia lui che Mirko con gli occhi spalancati, non potevo, non volevo. Girai il mio sguardo verso destra per guardare Benjamin che aveva calato il suo sguardo in uno sguardo incazzato nero, cubo.
"Va bene." sentì dire da Mirko, mentre si avvicinava.
Cosa sarebbe successo da lì a poco?•spazio autrice•
Heiheiheiii, ecco un nuovo capitolo people! Che mi dite? Cosa ne pensate? Se ho tempo credo di aggiornare domanì per non farvi soffrire molto hahah! A presto💞
-Tessa
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Mi Ammazzi O Mi Baci? -Benjamin Mascolo;
Fanfiction"Se ad esempio, per puro caso, così, dal nulla, ti viene voglia di baciarmi, fallo." Storia di un amore qualsiasi, tra Benjamin e Tessa, che verrà ostacolato da vari problemi però niente e nessuno riuscirà a separarli...