Ci misero poco, con i cavalli, ad arrivare in campagna. Il sole era molto forte, ma si era levata una leggera brezzolina che rinfrescava l'ambiente. In quella giornata d'autunno, la campagna verdeggiava, gli alberi dondolavano cullati dal vento, gli uccellini cinguettavano e un rigagnolo d'acqua sgorgava dal piccolo ruscello accanto al quale si erano fermati, producendo un piacevole suono. Il cielo aveva assunto una bellissima tonalità d'azzurro e brillava sotto i raggi del sole, mentre l'erba si muoveva accompagnata dal vento leggero.
Il padre del ragazzo si era addentrato nelle stradine più interne con il fucile, alla ricerca di qualche preda, mentre lui osservava un grosso falco che si era posato sulla riva del ruscello per abbeverarsi. Non aveva mai visto un uccello tanto bello e tanto grande, dal piumaggio lucido e splendente e lo guardava rapito nascosto dietro a dei cespugli di mirto e lentischio.
Fu questione di un attimo; il ragazzo si distrasse per un secondo ed inciampò; bastò un lieve rumore per far volare via quel falco così maestoso e bello e bastò una distrazione per far partire un colpo dal fucile del ragazzo.
Il falco cadde; era stato colpito ad un'ala. Il padre del giovane, avendo sentito il rumore di uno sparo, tornò indietro per vedere cosa fosse successo e vide suo figlio che guardava quel povero animale, impotente e incapace di fare qualsiasi cosa.
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IL RAGAZZO E IL FALCO
Short StoryStoria di amicizia tra un falco e un normale ragazzo