A settembre Percy se ne va dal campo mezzosangue, la mia vita non è più la stessa, sono sempre solo, non partecipo ad alcuna attività, a malapena mangio. Non voglio stare da solo, ma allo stesso tempo non c'è nessuno con cui stare, è così che mi rifugio nel cimitero di NewOrleans. I morti almeno mi ascoltano e mi possono aiutare.
Stavo facendo una delle mie classiche "chiaccherate ultraterrene" quando improvvisamente mi ritrovo a New York, davanti a me ci sono Percy, Talia e la signora O'Leary (il cane infernale di Percy), quasi più sorpresi di me.
"Ahi" borbotto. Mi spazzolo la giacca da aviatore. Per fortuna ho portato con me la spada, chissà come sono finito qui.
"Nico?" dice Percy sorpreso.
Gli occhi di Talia si spalancano. "Il fratello piccolo di Bianca?"
Perchè ha nominato Bianca, questa Talia mi sta già antipatica.
"Perché mi avete portato qui? Un momento prima ero in un cimitero di NewOrleans, e quello dopo a New York. In nome di Ade, che cosa ci faccio a New York?" gli chiedo.
"Non siamo stati noi a portarti qui, Noi siamo stati portati qui insieme. Tutti e tre." Mi dice Percy con tono preoccupato.
" Di che parli?"
" I figli dei Tre Pezzi Grossi: Zeus, Poseidone e Ade."
Talia fa un respiro secco. "La profezia. Non penserai che Crono..." Non finisce la frase. Sapevamo tutti della profezia:una guerra stava per cominciare, tra dei e Titani, e il prossimo figlio di uno fra i tre dei più importanti che avrebbe compiuto sedici anni, avrebbe dovuto anche prendere una decisione che poteva salvare o distruggere il mondo. Cioè uno di noi tre. Negli ultimi anni Crono, il signore dei Titani, aveva cercato di manipolare ciascuno di noi,separatamente. Ora... stava forse tramando qualcosa mettendoci insieme? Il terreno inizia a rimbombare. Sfodero la mia spada,una lama nera di ferro dello Stige. La signora O'Leary balza indietro e abbaia allarmata. Il terreno si spacca sotto di me, Talia e Percy, ecadiamo nelle tenebre.
