Ci ritroviamo in un giardino, tutti e tre ancora strillando dal terrore.
" Cosa... dove siamo?" chiese Talia.
Il giardino è buio. Gli alberi si inarcano sopra di noi, i rami coperti di fiori d'arancio e frutti dall'odore dolciastro.
"Sono già stato qui" dice Percy.
Prendo una melagrana da un albero."Il giardino della mia matrigna, Persefone." Getto il frutto a terra.
" Non mangiate niente."
Un solo assaggio del cibo degli Inferi e non saremmo mai più capaci di andarcene.
" Attenti " ci avvisa Talia.
Talia punta il suo arco verso Persefone.
"Benvenuti, semidei." Schiaccio la melagrana con lo stivale."Benvenuti? Dopo l'ultima volta, hai il coraggio didarmi il benvenuto? " le dico.
" Ehm, Nico... "
" Va tutto bene" dice Persefone freddamente. "
È stata solo una piccola discussione in famiglia."
"Discussione?" Grido.
" Mi haitrasformato in un dente di leone!" mi ignora, odio questa donna.
"Come stavo dicendo, semidei, vi do il benvenuto nel mio giardino." Talia abbassa l'arco. "Sei stata tu a mandare il cervo. Perchè?" dice Percy." Ade ha un problema. E se sapete cosa è bene per voi, lo aiuterete. Ho bisogno del vostro aiuto e allasvelta. Riguarda la spada di Ade." Aggrotto la fronte " Mio padre non ha unaspada. In battaglia usa il suo bastone e il timone delterrore." " Vuoi dire che non aveva una spada. La guerra contro i Titani è alle porte, il mio Signore deve essere pronto." " Ma Zeus e Poseidone non permetteranno maiad Ade di forgiare una nuova arma!" protesta Talia." Squilibrerebbe il loro patto sulla divisionedei poteri." Persefone scuote la testa. - Intendi dire cherenderebbe Ade al loro pari? Credimi, figlia diZeus, il Signore dei Morti non ha nessun disegnocontro i suoi fratelli." Fratelli...
"Nico, svegliati ti prego." sopra di me c'è Hazel, non l'avevo mai vista piangere. "si, sono sveglio." "Perchè ci hai messo così tanto? Sei stato in coma per tre giorni, pensavo fossi morto. Da quant'è che non mangi? Tu non sei pronto per questa impresa. Come puoi salvare il mondo se non salvi nemmeno te stesso?" L'abbraccio, è l'unica cosa che possa fare, ho sbagliato. Lei continua a piangere tra le mie braccia, devo affrontare tutte le difficoltà se non per me stesso almeno per lei.