Le lacrime silenziose scorrevano sul viso di Harry. C'erano circa sedici bottiglie di alcool vuote sul pavimento. Era debole. Non poteva fare affidamento su se stesso perché si stava lasciando andare a furia di bere. Liam, nonostante avesse pianto per giorni, era il più forte del gruppo. Aveva un sorriso sul volto anche nei momenti più difficili per cercare di rafforzare i suoi amici. Non vedeva Harry da un paio di giorni, così aprì la porta della stanza ed entrò. Gli bruciarono gli occhi per la schiacciante puzza di alcool. Aggrottò le sopracciglia e guardò Harry. Il riccio era più che distrutto. I capelli contornavano il viso pallido, i suoi occhi erano rossi e inespressivi, il suo naso era gonfio e iniziava a essere terribilmente magro.
"Harry" provò a chiamarlo prima di attraversare la camera.
Harry non riusciva ad alzare la testa per guardarlo. Liam aprì le tende nere, lasciando che la luce penetrasse nella stanza e aprì la finestra per far entrare l'aria fresca. Harry sussultò per la luce.
"Andiamo, vai a farti una doccia" Liam trascinò il corpo riluttante di Harry fuori dal letto. Gli prese dei vestiti puliti e lo spinse fino al bagno, chiudendo la porta. Harry si spogliò e lanciò i vestiti nella cesta della biancheria sporca, prima di entrare nella doccia. Iniziò a lavarsi i capelli e il corpo, restando impassibile e guardandosi lo stomaco. Sentì un'ondata di delusione attraversarlo quando fissò i tagli rossi sulla sua pelle che arrivavano fino ai polsi. In tutto erano circa sedici.
Liam aspettò pazientemente nella camera di Harry con un bicchiere d'acqua e degli antidepressivi in mano. Harry si sedette sul gabinetto fissandosi i polsi. Le lacrime gli scorrevano sul viso quando prese la lametta. Chiuse gli occhi e tremò per il dolore che lo colpì. Non ci volle molto prima che vedesse la familiare linea di sangue rosso rubino apparire e scorrere sull'avambraccio. Si pulì con l'acqua fresca e coprì i segni con una benda, poi uscì dal bagno. Liam gli sorrise passandogli l'acqua e le pillole.
"Cosa sono?" Harry alzò le sopracciglia.
"Antidepressivi...aiutano molto"
Harry li ingoiò con l'acqua e s'incamminò verso la cucina.
"Hai fame?" chiese Liam.
"Neanche un po'"
"Harry, non mangi da giorni" Liam sospirò.
"E quindi? Non ho fame"
"Non m'importa. Ti preparo dei toast" Liam prese il pane. Dopo cinque minuti, Harry tirò un morso al toast davanti a lui. Lo stomaco si attorcigliò, ma continuò a mangiare. Non riuscì a muoversi per dieci minuti per il dolore che sentiva, ma finalmente si alzò, nonostante gli facesse male lo stomaco. Si sentiva pieno e il suo corpo non riusciva a sopportarlo. Improvvisamente si coprì la bocca e corse in bagno. Sentiva un sapore acido in gola e cadde in ginocchio con la testa nel water, rimettendo il toast, l'acqua, le pillole e l'alcool. Il suo gemito riecheggiò nel corridoio dove c'era Liam. Zayn e Niall lo sentirono dalle loro camere e capirono immediatamente a chi provenisse. Zayn uscì dalla sua camera e corse nel corridoio. Si strofinò gli occhi addormentati e strinse la spalla di Liam che si girò e gli sorrise. Non aveva neanche realizzato di aver iniziato a piangere finchè Zayn non gli asciugò le lacrime.
"Ci penso io a lui". Zayn sorrise prima di avviarsi verso il bagno dove Harry, aveva finito di vomitare e si era lasciato cadere sulle mattonelle. La sua guancia bollente era poggiata sulla superficie fredda dandogli una sensazione di piacere. Chiuse gli occhi, prendendo dei respiri profondi. Era così frustrato. Perché si stava facendo questo? Senti il rumore di qualcuno che arrivava. Si aspettava che fosse Liam, ma fu sorpreso nell'incontrare gli occhi castani di Zayn.
"Hai bisogno di riprenderti, amico" sussurrò Zayn. Harry mugolò girandosi dall'altra parte.
"Harry, andiamo. Alzati"
Harry strinse i denti quando sentì un dolore insopportabile al petto. Zayn sospirò e gli asciugò le lacrime. Non riusciva a vedere il suo migliore amico crollare senza fare niente. Lo strinse in un abbraccio e gli accarezzò i capelli.
"Dovremmo andare fuori, andare da qualche parte" bisbigliò improvvisamente Zayn.
"Tipo dove, Zayn? Ovunque io vada, continua a vederlo"
"A un ristorante o un parco divertimenti...o da qualche altra parte. Abbiamo bisogno di aria"
Il dolore al petto di Harry si attenuò velocemente e Zayn lo aiutò ad alzarsi. Non voleva uscire, ma l'avrebbe aiutato a stare meglio. Tutti ne avrebbero tratto vantaggio.
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199 Letters || Italian Translation
FanfictionChe cosa fareste se il vostro migliore amico si suicidasse? Che cosa fareste se non ci fosse altro modo per aiutarlo? L'unica cosa che vi ha lasciato sono 199 lettere. Questa storia è una traduzione di @fedxoxo, si trova nel mio profilo in quanto l...