POV. TAEYEON
Ormai nera dalla rabbia mi alzai dall'asfalto con uno scatto e le parole mi uscirono da sole.
-Non ti hanno mai parlato dell'esistenza della gentilezza? Qui quello patetico sei tu! -.
Lui con un'espressione indecifrabile in viso, mi guardò per qualche instante e sbuffando rumorosamente mi sorpassò, dandomi una strattonata sulla spalla.
Non ho tempo da perdere con quelle come te.. -
Con passo svelto scomparve tra la folla di studenti che si trovava oltre il cancello nero.
Ero confusa. Come può un bel faccino come il suo aver detto quelle cose?
I miei pensieri furono interrotti dalle urla delle ragazze che mi si radunarono intorno, lasciandomi un po' disorientata.
-COME HAI POTUTO PARLARE CON IL NOSTRO OPPA!-
-SEI DAVVERO SFACCIATA!-
-LUI È NOSTRO, NON PUOI AVERGLI DETTO QUELLE COSE!-
-ORA TE LA VEDRAI CON NOI STRACCIONA!-
Stracciona...stracciona, stracciona!
Abbassai lo sguardo ormai rassegnata e abbattuta, non ne potevo più di tutte quelle offese.
L'unica cosa che riuscii a fare in quel momento fu ignorarle e aspettare che si fossero sfogate così poi da poter proseguire in pace il mio primo giorno di scuola.
Infatti così fu. Continuarono ad urlare per un po', ma vedendo la mia indifferenza si decisero a piantarla e con un -Non finisce qui! Te la faremo pagare!- da parte di una di loro, se ne andarono.
Tirai un sospiro di sollievo vedendole allontanarsi.
Finalmente un po' di pace..
La tranquillità tornò a farsi padrona del mio corpo dopo quella manciata di minuti passati a cadere, ad urlar-....
I miei pensieri furono interrotti, per l'ennesima volta, da uno strano pizzicore proveniente dal ginocchio. Chinai il capo per capire la causa di quella bizzarra sensazione e proprio in quel momento mi accorsi del sangue che colava dal mio ginocchio destro.
Accidenti! Non mi sono neanche accorta di essermi fatta male...direi che inizio migliore di questo non esiste.
Sbuffai e allungai una mano verso le tasche della giacca per cercare un fazzoletto di carta in grado di asciugarmi il sangue, che rigava ormai la mia gamba in due parti. Ma niente, di un fazzoletto nemmeno l'ombra. Maledissi me stessa per essere così sbadata e pigra da essermi dimenticata anche di un semplice pacchetto di fazzoletti.
E ora cosa faccio? Non posso di certo entrare in questo stato, mi prenderanno per una bambina che ancora si sbuccia le ginocchia mentre impara ad andare in bici... ma cos-
Mentre il mio sguardo era ancora fisso sul mio ginocchio in stato critico, nella mia visuale entrò un pacco di fazzoletti sostenuti da una mano di dimensioni enormi, il tutto accompagnato da una voce profonda e fredda, ma allo stesso tempo gentile.
-Hai bisogno di uno di questi?-
Il mio cuore perse un battito. Per lo spavento il mio capo si alzò di scatto andando a sbattere contro qualcosa/qualcuno.
Quel "qualcosa/qualcuno" era la fronte della "mano da gigante". Ancora scossa sia dalla botta che dallo spavento, l'unica cosa che uscì dalle mie labbra fu :
Oh mamma, scusami, non l'ho fatto apposta !-
Lui scoppiò in una fragrante risata e con una mano si massaggiò il punto colpito poco prima.
Non devi scusarti, è stata colpa mia, ti avrò spaventata arrivando così all'improvviso. Comunque io mi chiamo Chanyeol.-
Solo quando il ragazzo iniziò a parlare mi resi conto di quanto fosse alto.
Come diavolo fa ad essere così alto. Sarà come minimo due metri. Mi sento un nano da giardino.. oh, aspetta come ha detto di chiamarsi? Chayon? Chamol? Perché invece di pensare, una buona volta non ascolti le persone che ti stanno di fronte Taeyeon?
-eheheh..-
-E tu invece non hai un nome, biondina?-
-Eh? Mi chia-...-
Proprio nell'istante in cui le mie labbra si decisero di dargli una risposta, il suono metallico della campanella mi interruppe.
-Accidenti ! Dovremo sbrigarci, o faremo tardi! -
-Oh, sì hai ragione..-
Lui con uno splendido sorriso stampato in volto, estrasse uno dei fazzoletti dal pacchetto che aveva in mano e si chinò sulle ginocchia arrivando all'altezza della mia ferita. Con delicatezza premette il fazzoletto sul sangue, asciugandolo un po' per volta.
-A-aspetta, posso farlo anche da sola..-
Lui alzò lo sguardo alla mia affermazione, e sempre con lo stesso sorriso mi disse:
-Così faremo prima. Poi non posso lasciarti qui in queste condizioni. Non mi farebbe onore lasciare una bella fanciulla come te in difficoltà. Avvisami se ti faccio male-
Ho sentito bene? Ha usato l'aggettivo bella per descrivermi? Non posso crederci, finalmente qualcuno di gentile. E tra l'altro quel qualcuno è anche molto carino.. No Taeyeon, calmati, non puoi pensare queste cose, tu sei qui per studiare e non per altro.
-A cosa stai pensando così intensamente?-
-Ah? Niente in particolare..-
Per non far notare il mio imbarazzo cercai di sbirciare a che punto era con il mio ginocchio, e in un qualche modo di cambiare argomento.
Come per magia il mio ginocchio era di nuovo pulito anche se con una buona parte arrossata e piena di graffi, anche molto profondi.
-Davvero non so come ringraziarti! Sei stato gentilissimo.-
-Di niente. Ora dovresti disinfettarlo e mettere un bel cerotto sopra.-
-Ma ora non c'è tempo devo scappare. Magari un giorno ricambierò la tua gentilezza. Ciaoo! -
Dissi le ultime parole allontanandomi da lui per entrare nel cortile ancora strapieno di studenti.
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❀: La casa sull'albero | Baekyeon | Italian Fanfiction
Fanfiction{ STORIA IN REVISIONE }