2 capitolo

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Nel frattempo vidi dei volantini e cose del genere appesi in un tabbelone e mi avvicinai per vedere cosa fossero e se magari trovavo qualche richiesta di lavoro. Come avevo pensato vidi delle richieste di lavoro private con dei tagliandi con i numeri. C'era il primo che gli serviva un'insegnante per doposcuola di matematica 'e in quello non me la cavavo'
Poi un'altra cosa simile però di musica e infine un annuncio di una famiglia che cercava una baby sitter. Non avevo mai pensato di poter fare la baby sitter cioè amo i bambini però non mi è mai passato per la testa. Comunque senza pensarci troppo presi un tagliandino, pagai e uscì dal bar e chiamai subito
"Pronto.." disse una voce femminile "si salve mi chiamo Gaia Monet sarei interessata alla vostra richiesta da babysitter!?" Dissi timidamente " oh, si certo cara io sono Anne Styles mi farebbe piacere conoscerti e anche per fare un colloquio. Che ne dici se vieni da me verso le 3 del pomeriggio ?" Disse la signora molto cortese "si.. per me va benissimo "

Mi disse l'indirizzo dove abitava e ci salutammo, sembrava che già mi aveva dato il lavoro ma... speriamo. Dopo decido di chiamare a Ale, prendo il cellulare e digito il suo numero "Hey pronto Ale dove sei?"
"Hey ciao ho appena preso la macchina dimmi dove sei che passo a prenderti " disse lei con aria soddisfatta " si beh. . Sono.. dove mi hai lasciato questa mattina " la senti ridere " ancora?! E che ci fai li? Ti avevo detto di cercare lavoro mica di svuotarti un intero bar.. ah ah ah
Ce ora mi dici che cosa hai fatto per 3 ore? Ti ho lasciato alle 9:30 e sono già le 12:00 e sei ancora lì? !" Wow non pensavo che fosse passato tutto questo tempo, intanto Londra ti tiene occupata e come.. " non ti preoccupare il lavoro ''per me '' lo trovato e "non ho, fatto nulla" come dici tu ho fatto e come. Comunque mi vieni a prendere?!" - " si arrivo " e attaccai.

Aspettando Ale vedevo dei grandi e alti grattacieli e in alcuni di questi c'era anche 'affittasi appartamento '
Infatti non persi tempo a prendere i numeri che c'erano scritti, nel frattempo che stavo scrivendo senti un clacson alle mie spalle mi girai e trovai una Range Over nera in tutta la sua bellezza con vetri completamente scuri. Pensai che non poteva assolutamente essere Alessia cioè già una Smart veniva tanto figuriamoci un macchinone del genere, anche se non avrebbe avuto paura a farlo.

Comunque lo sportello si aprì e nel frattempo speravo di non veder uscire Alessia da quell'auto se così si poteva chiamare. Vidi uscire una chioma bionda e quindi mi rilassai al pensiero che non fosse lei. "Hey Gaia! Ti ricordi sono Niall quello dell'albergo?" Ah si quel ragazzo meraviglioso che incontrai al B&B " Hey si certo che mi ricordo che ci fai qua?!" Andai verso di lui per salutarlo e lui fece lo stesso " niente stavo camminando e ti ho visto così ho deciso di scendere. Allora hai voglia di prendere qualcosa come ti avevo promesso?" Mi chiese lui speranzoso, ma infondo che faceva. Quando Alessia sarebbe arrivata sarei andata via. " Certo" gli sorrisi e lui ricambio.

***


"Quindi andrai al colleg?" Dissi io mentre sorseggiare il mio caffè.
"Sì, è da tanto che progettavo di andarci e quindi tra 3 giorni andrò a Los Angeles" a quelle parole per poco non sputavo tutto primo perché avevo fatto amicizia con quel biondino e quindi sono sicura che mi mancherà e poi perché sono sempre voluto andare a Los Angeles, ho sempre sentito in me che io appertenevo a quella città, e quella città apparteneva a me " Stai bene? Sei sbiancata tutto in un colpo.." gli sorrisi per tranquillizarlo " Sisi tranquillo.. no e che.. Lo Angeles.. e sempre stato un mio sogno andarci.. e poi cioè sei adorabile e mi mancherai" ho fatto la faccia triste "oh, tesoro.." venne da me e mi abbraccio era così adorabile quel ragazzo.

Abbiamo continuato a parlare del più e del meno di noi..
"Quindi tu sei di Roma?! Avevo notato questo accento che non era londinese" sorrise puntandomi un dito "e non hai intuito male " risposi sorridendo. Mi squillo il cellulare. Era Alessia
"Hey ma dove sei finita?!" Dissi io un po preoccupata visto che era già passata 1 ora e mezzo " bhe.. difficile trovare le giuste strade qua.." rispose lei giustificandosi " ed è facile perdersi immagino?!" - " no, è molto facile perdersi" mi misi a ridere per la sua naturalezza nel dire quella cosa.
"Dimmi dove sei che ti passo a prendere ?!" Dissi " ah si.. tu Gaia Monet vorresti venire in un posto che non so neanche io a Londra?!?!" Senti delle risate dall'altra parte " perché che problema c'è?" Chiesi tranquillamente " ma se non hai neanche la macchina!" Replicai subito " sono con un amico dimmi dove sei che ti passiamo a prendere" e a quelle parole si zitti.

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