10 capitolo

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Sono nella mia camera che cerco qualcosa da mettere stasera visto che Alessia non ha voluto mollare la presa.
Ma io comunque non sono una che mette tacchi e abiti strimensiti o minigonne e infatti senza problemi opto per un jeans sfacciato chiaro e un top pagliettato nero e argentato, mi trucco abbastanza forte visto che non oso mai e mi faccio prestare un paio di tacchi da Ale.
"Sono pronta. Che dici?!" Dico un po incerta rivolgendomi ad Alessia che indossa un vestito fin troppo corto di pelle nero molto scollato e abbinato a dei tacchi vertiginosamente vertiginosi. Mettevano paura solo al pensiero di camminarci.
"Wow, visto che quando vuoi riesci anche tu ad essere sexy"
Dice lei squadrandomi. Rido.
Prendiamo le nostre pochette e andiamo.
Saliamo in macchina, e alessia accende il motore per partire.
" allora dove hai intensione di andare?!" Dico guardando fuori dal finestrino.
"C'e una festa a casa di quel ragazzo Luke. Il mio 'collega' " annuisco.

Dopo 5 minuti arriviamo. E una grande villa luminosissima.
Scendiamo dall'auto e ci diriggiamo verso l'entrata.
C'era un casino di gente, musica altissima, e una puzza insopportabile di alcool e fumo. C'era chi ballava, chi beveva ragazzi che si baciavano o meglio limonavano, chi sibfaceva di qualche droga..

Odiavo questi posti.
Alessia mi prende per il polso e mi porta al bancone dei drink.
"2 di vodka... ehm.. al melone!" Dice alessia pensando al gusto dell'alcolico.
Erano tipo da quando avevo 16 anni che avevo smesso di andare alle feste di questo tipo. Arrivano i nostri bicchieri. Alessia prende il bicchierino e scompare nel nulla, quella ragazza e imprevedibile.
Penso che alla fine ogni tanto un po di questa roba non fa male.
Quindi senza pensarci due volte prendo il bicchiere e bevo tutto in un sorso. Era forte e sento questo calore scendermi per la gola ed espandersi nei polmoni.
Giudizio? Era accettabile.
"Scusa?!... un'altro al melone" dico gridando facendomi sentire dal ragazzo dietro al bancone, annuisce e mi prepara un'altro bicchierino. E ribevo tutto in un sorso. Continuo a chiedere e a bere altri 1..2 ..3 ..4..5 e poi ho perso il conto dei bicchierini.

Sono stata maggior parte del tempo seduta a bere e ribere. Ero veramente ubriaca. Alessia non si e fatta vedere, per tutta la notte. Decido di alzarmi ma la testa girava tanto.. avevo senzo di vomito e mi sentivo male.. vedevo sfogato e la testa continuava a girare.
Mi alzo comunque dalla sgabello e mi diriggo verso il bagno, passo dopo passo. Le gambe mi tremano, non riesco a reggermi in piedi.
Sento una presa sui miei fianchi. Non ho la forza di girarmi o difendermi da chi mi aveva preso. Sento un sussurro di una voce roca che mi sembrava di conosce sul mio orecchio.
"Dive vai cosi?!" Sento un risolino.
Mi giro tenendomi a quelle braccia salde ai miei fianchi. Non riuscivo a vedere molto ma mi sono subito accorta che era Harry. Il mio Harry.
Mi sentivo protetta dalle sue grandi e possenti braccia. Sorrido delicatamente con glibocchi socchiusi.
Il senzo di vomito mi opprimeva. Cerco di correre verso il bagno reggendomi sempre a lui. Mi piego in due su water e vomito anche l'anima. Harry mi teneva i capelli e la fronte e con l'altra mano mi accarezzava la schiena.
Mi rialzo priva di forze, le gambe non reggevano. Riesco a fare pochi passi per diriggermi nei lavandini e sciacquarmi la bocca.
Non riesco a reggere e le gambe cedono. Ma Harry e dietro di me e riesce a prendermi. Mi prende in braccio e mi porta fuori da quella stupida villa.

Harry's pov

Era in braccio a me. Sfinita, non regge per niente l'alcool gli fa solo male. La vedo cosi fragile, esile..
La poggio sul sedile della mia auto e decido di portarla a casa mia.
Erano le 3 passate. Posteggio davanti al portone, fa freddo. Mi levo la mia giacca e la metto sopra a Gaia, visto che aveva solo un top. La prendo in braccio e apro la porta, entro e richiudo la porta, salgo le scale fino alla mia camera. Apro la porta, accendo la luce e appoggio delicatamente Gaia sul letto. Chiudo la porta e spengo la luce.
Mi leva la camicia e mi metto una semplice T-schirt e indosso i pantaloni di tuta. Metto a Gaia sotto le coperte e mi metto anche io insieme a lei. La stringo forte a me, e ancora fredda. Non faccio altro che pensare a quanto sia esile. Tra un pensiero e l'altro mi addormento..


Alessia's pov

Sono a casa di Luke. E da mezzora che cerco Gaia per tutta la casa. Sibgli avevo detto di svagarsi mica di fare chissa che cosa. Sono preoccupata non la trovo, o paura che gli sia successo qualcosa e una ragazza ingenua in certi momenti e per lei sono tutte brave persone..
"Luke!? Luke?!" Continua a chiamarlo per dirgli che se la puo chiamare al microfono.
"Hey, piccola qualcosa non va?"
Dice lui premuroso.
"Non trovo piu Gaia.. non e che la potresti chiamare al microfono?!"
Dico guardando in giro
"Certo" mi prende per il braccio e mi porta vicino al dj, poi prende il microfono e comincia a parlare.
"RAGAZZI SILENZIO UN ATTIMO!
GAIA MONET, GAIAA PER FAVORE PUO AVVICINARSI!?"
mi preoccupo. Non c'e, chissa dove se ne andata, o dove l'hanno portata.
Mi metto le mani in testa e mi seggo.
"Cazzo,cazzo,cazzo.. lei lo aveva detto che non voleva venire. "
Sento le mani di Luke avvolgermi le spalle e stringermi a se.
"Dai, tranquilla.. ora vedi che spunta."
Dice per tranquillizzarmi. Ma non e cosi.
"Senti mi riaccompagneresti a casa?!"
Dico guardandolo con gli occhi ormai lucidi. "Ovvio, mica ti facevo andare via da sola cosi." Sorride e mi porta verso la sua macchina.
Saliamo e comincia a guidare,
Prendo il telefono se c'era qualche messaggio o chiamata di Gaia.
Nessuna. La chiamo..
"Tuu..tuu...tuu...tuu...tuu... segreteria telefonica...."

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