Ho sempre amato i cambiamenti e le occasioni. Probabilmente dette così potrebbero sembrare due parole dette a caso, senza nessun filo logico che le colleghi fra loro; ma mio padre mi ha sempre insegnato a cogliere gli attimi e vivere le occasioni, senza pensarci troppo su. Ci si potrebbero presentare opportunità che non si ripresenterebbero in un futuro, e che quindi bisogna prendere al volo; e spesso queste possono essere direttamente collegate ai cambiamenti.
Come è successo a me. Mi è capitata l'occasione di andare per la prima volta nel mio paese. Ho sempre detto che sarei andata in Italia, in particolare a Venezia o a Roma, e quest'anno a scuola ci hanno proposto di andare in una città a nostra scelta in Europa per circa sei o sette mesi, per imparare meglio la lingua. Quale migliore occasione?
Ho scelto di andare a Venezia, visto che la mia migliore amica, Sofie, si era trasferita lì circa cinque anni fa. Anche lei è di origini italiane, ma viveva qui a Seattle con me. Per ragioni familiari è dovuta partire, trasferendosi in Italia e a me non è mai mancata così tanto una persona in vita mia. All'inizio ci denti amo spesso, praticamente ogni giorno, però con il passare del tempo ci siamo un po allontanate, in particolare per via del fuso orario e nulla di più. Ma per fortuna quest'anno ho l'occasione di poterla rivedere, e a breve sarò da lei.
La partenza è prevista fra tre giorni, e sto già cominciando a preparare le valige e a comprare le cose che mi mancano. Il biglietto fortunatamente è già stato pagato dalla scuola, e in teoria l'unica cosa che avremmo dovuto pagare noi sarebbe stato l'albergo in cui avremmo alloggiato, ma visto che starò da Sofie, tanto meglio per me.
"Tesoro, scendi un attimo!" Mi urla mia mamma dalla cucina, interrompendomi dal mettere i vestiti nella mia adorata valigia.
Sbuffando scendo velocemente le scale, trovando mia madre e Rob seduti al tavolo, e davanti a loro Harry appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte.
Quest'ultimo si volta verso di me, alzando le spalle e scuotendo la testa.
"Io non ho fatto nulla, prenditela con loro." Afferma.
Non capisco il senso delle sue parole, ma capisco che lui già sappia ciò che mi devono dire i nostri genitori. Peccato che a quanto pare non mi piacerà più di tanto.
Mi volto verso mia madre, alzando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto, incitandola a parlare.
"Tesoro, io e Rob avevamo pensato a una cosa.." Mi sorride, ma so benissimo quanto questo sia falso e nervoso. Non è mai stata brava a farlo.
"Cioè?" Continuo spazientita.
Sospira, stringendo la mano dell'uomo accanto a lei che la tiene stretta come per darle forza.
Cosa sarà mai di così tanto grave?
"Insomma, so che non ti piacerà come idea. Però sai che tutto ciò che faccio, è soltanto per il tuo bene." Mi dice amorevolmente, con un sorriso questa volta vero.
Non capisco però perché si ostinino così tanto a non arrivare direttamente al dunque, invece che continuare a girarci intorno come se la cosa riuscisse ad addolcire la pillola.
"Mamma." La avverto con ormai la pazienza a zero, stringendo le mani a pugni.
Chiude gli occhi, unendo la sua mano, che è già in quella di Rob, all'altra sua mano e sospirando nuovamente.
"Harry verrà con te a Venezia." Dice all'improvviso velocemente, come a liberarsi di un peso sul petto.
Aspetta, cosa?
Mi sarei aspettata di tutto da lei, ma non questo. Sa benissimo quanto per me sia importante questo viaggio, e sa anche che Harry me lo rovinerà.
Ma come ho fatto a non pensarci? Era ovvio che me lo avrebbe rifilato anche in questa vacanza, come se non mi bastasse tutti i giorni in casa.
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Stepbrothers or more? ||h.s.||
Fanfiction"E probabilmente era proprio il suo modo di fare arrogante e presuntuoso nei miei confronti ad avermi fatta innamorare così follemente di lui." A Harry Styles fan fiction, 2015 Copyright all rights are reserved to me @harrehjvoice