Capitolo 1

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Caro Diario,

Sono così stressata e triste. Oggi è venuto a mancare mio papà, un infarto. Il Signore ha deciso di portarselo via. Di portarlo via da me.

Sono solo pochi giorni che se ne è andato, e già mi manca terribilmente. Mi mancano le sue carezze, la sua voce, il vederlo camminare per casa e persino le sue urla che non ho mai sopportato quando mi sgridava.

Non sai cosa darei per tornare indietro. Per passare anche solo qualche istante con lui, prima di morire.

Non se lo meritava, sai? Era una persona così buona, gentile, altruista e amorevole. Non mi ha mai fatto mancare nulla, né a me ne a mia madre, nonostante non avesse soldi che gli uscivano da tutte la parti. Si è sempre fatto il mazzo per me, per assicurarmi un futuro, e non lo ringrazierò mai abbastanza per questo.

Mi dispiace per la mamma, sta malissimo. Non mangia da quel giorno, e sinceramente la capisco, anche io non ho per niente voglia di toccar cibo in questo periodo.

Mio padre aveva ancora così tanti sogni, tante cose da realizzare. Me ne ha sempre parlato, di come sarebbe voluto diventare importante per la gente, che avrebbe voluto essere l'esempio per qualcuno.

Ma quello che non sapeva, e che non ho avuto il tempo di dirgli, è che lui era e sarà sempre il mio esempio.

Papà non preoccuparti per mamma, mi occupo io di lei. Saremo felici anche senza di te, perché so che è quello che vorresti anche tu. Vederci felici.

Ti amo tanto, papà.

Con amore,

~la tua Angie

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"Tesoro, scendi sono arrivati!" La voce stridula di mia madre mi risveglia dal mi stato di trans in cui mi fa cadere ogni volta la musica.

Semplici cuffiette, il mio iPhone e tutto è semplicemente perfetto. Ogni tanto staccare da tutto e da tutti, dal mondo intero, serve. Giusto per non impazzire e finire in uno di quelle specie di prigioni-manicomi.

"Arrivo!" Sbuffai urlando, per farmi sentire dal piano di sotto.

Mi tolsi il mio rifugio dalle orecchie, per poi appoggiarlo sul comodino e cambiarmi velocemente.

Oggi sarebbero dovuti arrivare i miei nuovi 'coinquilini'. Non so molto su di loro, so solo che mia mamma ha intenzione di risposarsi e così il suo nuovo compagno Rob si trasferisce qui.

Purtroppo le sfortune non vengono mai da sole, giusto? Beh come se non bastasse, non si trasferisce da solo. A quanto pare ha anche un figlio, o una figlia, non lo so.

Mia mamma non mi ha praticamente detto nulla di loro, anzi si è degnata di informarmi giusto il giorno prima del loro arrivo.

Sono contenta per lei, che abbia ritrovato l'amore dopo tutti questi anni. Ma avrei preferito che me lo dicesse un po prima, anche solo per prepararmi psicologicamente.

E se fossero stati scontrosi e freddi con me? Oppure gli stessi antipatica? Insomma, avere una nuova figura paterna e una nuova sorella/fratello, è una cosa importante e delicata.

Ma è inutile fasciarsi la testa ancora prima di essersela rotta. Tutto il mio futuro in questa casa dipende da questo incontro.

Prendo un bel respiro, prima di scendere velocemente le scale.

Incrociamo le dita.

"Oh eccoti qui." Sorrise mia madre, voltandosi verso di me e lasciando spazio a due figure dietro di lei.

Ah e quindi l'altra misteriosa persona che avrebbe dovuto trasferirsi qui, è un lui? Rob ha un figlio. Di bene in meglio, sul serio.

"Loro sono Rob ed Harry." Disse indicando prima il suo compagno e poi il figlio.

Il mio cuore fece una capriola alla viste del ragazzo. Capelli ricci e scuri che gli ricadevano sul volto, due occhi verde smeraldo semplicemente magnifici, per non parlare poi delle sue labbra. Labbra rosee e a forma di cuore, giurerei che siano anche morbide. Vorrei tanto provarle.

Ma che diamine?

"Angie?" La voce di mia madre mi fece riprendere, sventolandomi una mano davanti.

Vidi il riccio sghignazzare divertito dalla situazione, deve essersi accorto che lo stavo fissando.

Figura di merda numero uno? Fatta.

"Oh ehm, scusate. Piacere io sono Angelina, ma per gli amici Angie." Mi presentai, cercando di essere il più gentile possibile per rimediare alla figura appena fatta.

"Che bella figlia che hai, Julia." Disse Rob, rivolgendosi a mia madre che gli fece un sorrisone pieno di soddisfazione.

"Posso andare ora in camera mia?" Una voce roca e sexy ci fece girare.

Era la prima volta che lo sentivo parlare, non aveva spiccicato neanche una parola da quando era arrivato. Manco si era presentato.

"Harry, sii più gentile!" Lo riprese suo padre. Già mi stava più simpatico.

Il ricco sbuffo rumorosamente, alzando gli occhi al cielo.

"Rob, tranquillo. Vai pure Harry, ultima stanza infondo al corridoio. Angie verrà poi ad aiutarti con le valigie."

Non ebbi neanche il tempo di rispondere, che stava già salendo le scale con le valigie in mano diretto in quella che sarà la sua nuova stanza.

Avrei dovuto aiutarlo con le valigie? Ma che bella idea mamma, sul serio. Aiutare il mio nuovo fratellastro a cui sto effettivamente antipatica. Perfetto direi proprio.

"Ehm, allora io vado ad..aiutarlo?" Chiesi, insicura se interrompere i loro discorsi o meno.

"Oh certo tesoro, e scusami ancora per mio figlio. È fatto così." Disse tristemente il padre, rivolgendomi un piccolo sorriso.

Ricambiai il gesto, per poi voltarmi e andare velocemente verso la nuova camera di Harry.

Bussai due o tre volte, prima di ricevere un cenno da parte sue.

"Va via." Urló in risposta, dall'altra parte.

È proprio molto simpatico il mio fratellastro, tantissimo. E pensare che dovrò dividere la casa, il bagno e tutto il resto con lui.

Arriverò alla fine della giornata?

Stepbrothers or more? ||h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora