My mind

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"Da Midgard?! Thor, che cosa vuol dire ciò?!" Tuona il padre degli dei. Il dio del tuono risponde titubante: "Padre, è arrivata da sola. Ero accanto ad Heimdall quando il Bifrost si è attivato senza alcuna ragione apparente" spiega. Odino sembra sconvolto, una miriade di emozioni (dalla rabbia al vero e proprio disappunto) attraversano il suo viso: "C-come è possibile?" Chiede alla fine, più a se stesso che agli altri.
Sento vicino a me Loki tentare di mettersi in piedi così, con attenzione, lo aiuto: "Lei..." deve riprendere il respiro per continuare la frase (mi domando che forza abbiano queste guardie per rischiare di ucciderlo solamente con un colpo): "Lei non viene da... Midgard" riesce a completare il dio. Io lo guardo storto: certo che vengo da Midgard! Se ne starà inventando un'altra delle sue? Eppure qualcosa nei suoi movimenti, nel suo sguardo sperduto, nel modo in cui mi stringe, come a volermi aiutare a sorreggere un peso, mi fanno riflettere: "È asgardiana" continua. Mi rivolge uno sguardo che mi conferma che oggi, adesso, non mentirà. Gli altri non hanno avuto le prove che lui non stia dicendo una bugia e lo trafiggono con occhiate di delusione, rimprovero e grande, grande rabbia: "Loki, non aggravare la tua situazione!" sbotta il padre di tutti. Un soldato si avvicina con fare minaccioso. Io mi frappongo fra quell'asgardiano e il dio degli inganni: "Non azzardarti..." sussurro a denti stretti ma Loki mi scosta. Ha uno sguardo deciso che poggia su ciascuno nella sala: "Chiama madre allora, Odino: lei ti darà le prove" dice calmo Laufey. Il re incontra per un istante gli occhi del figlio adottivo, poi fa un cenno e la guardia di prima si allontana ed esce, probabilmente diretta a Frigga.
Poco dopo, infatti, entra la regina, in tutta fretta. Getta uno sguardo a Loki e subito gli va incontro alla vista del rivolo purpureo che ancora scende dalle sue labbra. Capisco benissimo che vorrebbe abbracciarlo, consolarlo, ma si trattiene: "Perchè mi hai fatto chiamare?" Chiede gelida al marito. "Tuo figlio sostiene che quella ragazza" e mi indica: "Sia asgardiana seppur Thor assicuri che sia arrivata da Midgard: dicci tu chi ha ragione" finisce. Sembra che prima Frigga non mi avesse notato: ora mi squadra per poi avvicinarsi e porre le mani sulle mie tempie. Io sono a disagio a quel contatto ma dopo pochi secondi vengo attraversata da un brivido e mi risalgono alla mente immagini di Asgard: il fatto è che io non avevo mai visto le stanze del palazzo e le vie intorno che adesso mi sembra di ricordare.
Frigga si stacca con espressione sbigottita: "Odino, questa ragazza non è una mortale: ha ricordi di Asgard sepolti nel profondo ma la sua vita sembra essere passata su Midgard" il re ha un attimo di smarrimento: "Quindi è asgardiana" dice: "È una dea" specifica Frigga. Loki lancia uno sguardo vincente.
Io rimango paralizzata: "C-cosa vuol dire?" Mormoro, sotto schock: "Vuol dire che nella tua famiglia qualcuno era un dio asgardiano" spiega gentilmente la madre di Thor. Sono sorpresa, non del tutto spaventata ma decisamente sorpresa.
"Dobbiamo scoprirne di più" sentenzia Odino: "Per ora la nostra attenzione dovrá ricadere su questo... Loki tu temporaneamente sarai rinchiuso nelle stanze degli ospiti" il dio degli inganni esibisce quel sorrisetto con cui lo rappresentano sempre.
Frigga raggiunge il re sul trono e gli sussurra qualcosa. Lui sembra contrariato ma alla fine annuisce: "Loki, visto che la regina si occuperà di cercare informazioni e io presto sarò impegnato con l'ambasciata su Vaneheimr, sarà dato a te il compito di scoprire la verità tramite la stessa... asgardiana in questione" gli occhi verdi brillano soddisfatti.
Io non so più che pensare... e non faccio neanche in tempo. Una guardia mi prende per un braccio e mi accompagna verso, presumibilmente, la stanza dove Loki sará segregato. I miei pensieri vorticano ed io non capisco più niente. Non è come scoprire che i tuoi sono morti o che altro, quello è un dolore totalmente diverso: questo mi fa aprire gli occhi, è un misto di paura ed euforia.
Vado a sbattere contro la schiena dorata di uno degli uomini che mi scortavano, quando si ferma. Lui neanche se ne accorge a differenza di Loki che sghignazza.
Come robot due soldati aprono una porta e ci fanno entrare. Immagino che un paio si siano fermate all'esterno, dopo aver chiuso la porta.
"Non perdiamo tempo!" Esclama gioiosamente il dio portando due sedie al centro della stanza, una davanti all'altra: "Perchè tanta felicità?" Domando ironicamente mentre prendo posto. "Perchè, Laura, grazie a te non sono in prigione e perchè il tuo arrivo è più che curioso e io amo le cose curiose" spiega svogliatamente. Mi appoggia le dita sulle tempie, come prima aveva fatto Frigga: "Ora darò uno sguardo nella tua testa" "E se io non volessi?" Loki non mi presta attenzione. Chiude gli occhi e io vengo attraversata da un brivido: quello tipico dell'agitazione misto ad un fiocco di neve che scivola lungo la schiena. Vedo delle scene di qualche anno fa, quando Thor era finito su Midgard. Poi riaffiorano immagini di poco prima e ritornano i pensieri che elaboravo... quelli su Loki penso indignata.
"Ehi! Cosa stai facendo?!" Esclamo, allontanandolo: "Devo conoscere la mia cavia" risponde a sua discolpa: "E... ti piacciono tanto i miei occhi?" Io sento ondate di sangue raggiungermi la faccia: "Tu dimmi solo chi è un dio nella mia famiglia!" Esclamo: "E non leggermi la mente..." "Come vuoi" dice Loki e torna ad appoggiarmi delicatamente i polpastrelli ai lati della testa. Faccio attenzione a non pensare a lui, per essere sicura che non senta i miei commenti non espressi.
Adesso vedo solo il buio pieno di macchie dai colori cupi che si forma quando le palpebre ci negano la vista del mondo esterno. Non capisco in cosa stia frugando il dio delle malefatte.
Nell'oscurità vedo accendersi colori caldi che danzano, apparendo e scomparendo, scomponendosi e ricomponendosi: sembra una magia. Il verde predomina sulle altre tonalità e le accompagna...
Mi perdo in questo gioco occulto di cui non conosco la causa.
Dopo non so quanto mi risveglio. Loki è frustrato e continua ad ansimare: "Cosa è successo?!" Chiedo, allarmata dalla stanchezza del principe: "L'uso della magia... richiede l'impiego di notevoli... energie" spiega. Io mi tranquillizzo un po': " Scoperto qulcosa?" Indago. "Niente di importante... credo che ci vorranno dei giorni a scoprire la verità". Io annuisco, quasi sorridendo: dei giorni in più alla magnifica Asgard... con il magnifico Loki.

Loki: The Dark WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora