Capitolo 13

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Nono mese, ormai ci siamo, partorirò da un momento all'altro. Il mio pancione è enorme, con la scusa della gravidanza  mangio di tutto e non mi possono dire niente. Josh non ha preso impegni di lavoro per questi mesi per potermi stare accanto, ma tra qualche mese dovrà partire per la premiere del film che aveva girato. I miei genitori stanno venendo qui per starmi vicino per i primi mesi, oggi pomeriggio dovrebbero arrivare. Josh è di sopra che si sta facendo la doccia, io guardo la tv - Ehi Jen, hai bisogno di qualcosa ? - mi chiede Josh mentre scende le scale con ancora i capelli umidi - no tranquillo - dico, si siede accanto a me sul divano e mi mette il suo braccio sulle spalle io mi avvicino di più a lui e mi accoccolo al suo petto - a che ora arrivano i tuoi genitori ? - mi chiede - alle 16. Li andiamo a prendere ? - - si certo. Hanno preso una casa qui vicino vero? - - si qualche casa più avanti -.
Dopo aver pranzato vado di sopra a fare un riposino, credo di aver mangiato troppo e mi è venuto sonno, chiudo gli occhi e mi addormento. - Jen. Jen. - mi sento toccare la spalla e apro piano piano gli occhi, metto a fuoco e vedo che è Josh - sono le 15:45 dobbiamo andare a prendere i tuoi genitori - dice io annuisco e mi alzo dal letto. Saliamo in macchina e andiamo all'aeroporto, parcheggiamo e ci dirigiamo all'entrata, vedo i miei genitori lì davanti con le valige, allungo il passo per arrivare in fretta da loro - ciao mamma - dico abbracciandola - tesoro che bella che sei e che pancione - dice mettendo una mano sul mio pancione enorme - Ehi e a me non mi abbracci ? - dice scherzano mio padre - scusa papà - dico e lo abbracciò intanto mia mamma saluta Josh abbracciandolo e poi mio padre gli stringe la mano. Mettiamo le valige in macchina e li accompagniamo nella casa che hanno affittato, li lasciamo li dopo averli aiutati con le valige così si possono sistemare con calma, io e Josh torniamo a casa, scendiamo dalla macchina ma prima di entrare in casa lo fermo - Josh non ho voglia di stare in casa, andiamo a fare una passeggiata? - gli chiedo - si certo - risponde e ci avviamo verso un parco, Josh mi tiene per mano per tutto il tragitto cosa che mi piace, appena arrivati ci sediamo su una panchina, appoggio la testa sulla sua spalla e lui posa la sua guancia sulla mia testa sempre continuando a tenerci per mano, restiamo lì per un bel po' ma non parliamo è un momento nostro che non ha bisogno di parole, nella mia mente incomincio a pensare che tra un po' dovremmo occuparci di un bambino, di nostro figlio, io amo i bambini, amo i miei nipoti e stare con loro mi riempie di gioia ma essere madre è diverso, sarò una brava madre? Sono ancora giovane. Ma una cosa la so Josh sarà un padre fantastico. Scatto di colpo e mi tocco la pancia - che succede ? - mi chiede Josh - sta scalciando - dico sorridendo, prendo la mano di Josh e la poggio sopra la mia pancia - oddio Jen. È fantastico - dice con un sorriso enorme.

Questa mattina Josh è uscito ed è venuta mia madre si è messa subito a pulire, lavare, stirare è riuscita a trovare delle cose che non trovavo più e credevo di aver perso, questo è il potere di tutte le mamme trovare qualcosa che tu non riesci a trovare. - Jen, non credi di mangiare un po' troppo? - mi chiede mia mamma vedendomi con un panino in mano - che vuoi dire? - gli chiedio con il boccone in bocca - bhe stai sempre a mangiare, sei ingrassata non fa bene al bambino se mangi così tanto. Josh non ti ha detto niente? - dice - no -dico. Non appena mia madre se ne va vado al piano di sopra e mi metto davanti allo specchio incomincio a pensare perché Josh non mi ha detto niente, mia mamma ha ragione sono ingrassata tantissimo e non è colpa del pancione, passo dei minuti a guardarmi allo specchio a girarmi da un lato all'altro, a guardarmi in tutte le posizioni. La porta si apre ed entra Josh ma io non mi muovo da davanti lo specchio - Ehi perché ti guardi così tanto allo specchio? - mi chiede abbracciandomi da dietro e dandomi un bacio sul collo - perché non mi hai detto che sono ingrassata? - - Che dici Jen? - - guarda sono una mongolfiera, tu te ne eri accorto che ho preso un paio di chili ? - - si - - e non mi hai detto niente? - - Jen se te lo avessi detto avresti reagito male - sbuffo - e poi a me non mi interessa se hai preso qualche chilo per me sei sempre bellissima, e ti amo lo stesso - gli metto le braccia intorno al collo e dico - anche io ti amo - e ci baciamo, vorrei non staccarmi mai da lui.

Durante la notte ho delle contrazioni fortissime ma non voglio svegliare Josh per un falso allarme così mi alzo dal letto e vado in bagno ma non faccio in tempo ad entrare che mi si rompono le acque -Josh - grido lui si sveglia di colpo e viene da me - mi si sono rotte le acque - dico seguito da un grido di dolore, mi mette in macchina e mi porta in ospedale, arrivati mi mettono su una sedia a rotelle e mi portano in una stanza dove mi mettono un camice e mi preparano per la sala operatoria. Sono sulla barella che mi contorgo e grido dal dolore, Josh mi viene in contro e mi prende la mano - ho avvertito i tuoi genitori, stanno arrivando - dice un po' in panico -ok-.
Josh non mi  ha lasciata un'attimo, anche se credo di avergli slogato la mano per quanto gli e la tenevo stretta non appena partorisco svengo per la stanchezza ma prima che i miei occhi si chiudano vedo mio figlio anzi .... mia figlia. È una bambina.

Spazio autrice: il finale non mi convince tanto ma spero che vi piaccia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 15, 2015 ⏰

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