3. il primo sguardo

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Il mio primo sguardo con lui fu in un semprice martedì di agosto. Quella sera ero in Villa con Emma e Lali, le mie due migliori amiche, e stavamo passeggiando. Passammo sotto la tettoia un bar e fu lì che lo vidi per la prima volta. Faceva caldissimo e c' era un' afa pazzesca.pensavamo che l' estate non dovesse finire mai. Ricordo perfettamente che indossavo una canotta morbida e corta che mi arrivava sull' ombellico lasciando scoperto un piccolo strato di pelle. Era accollata, sui temi del rosa e del viola e lo spazio per le braccia era un po' piu largo per lasciar intravedere la schiena. Poi un paio di shorts di jeans e le scarpe bianche con il logo Puma in rosa completavano il look. I miei capelli sono ricci ma quella sera ,non so perche, me li ero fatti piastrare da una parrucchiera.
Lui invece indossava la sua solita T-shirt cobalto che metteva in risalto le sue spalle larghe e il torace stretto e muscoloso. Con gli shorts di jeans che gli arrivavano appena sopra il ginocchio e le sue scarpe bianche chiuse, aveva appoggiato tutto il suo peso sostenendosi sui palmi delle mani su uno dei biliardini. I suoi muscoli guizzarono da sotto le maniche corte della T-shirt. Dopo un po' distolsi lo sguardo dai suoi bicipiti  per concentrarmi sulla mia camminata lenta e per evitare di inciampare e fare brutte figure. Guardai dritto di fronte a me, a testa alta, presumo per far credere agli altri e a me stessa di essere piu sicura di me di quanto non fossi. Io ero tra le mie due amiche anche se di qualche passo più avanti. Ma, nell' istante prima di lasciarmelo alle spalle gli gettai un ultimo sgurdo...anche lui mi guardava, con il mento all' ingiù e gli occhi scuri fissi sul mio viso. Appena si rese conto che lo avevo visto distolse subito lo sguardo e guardò un suo amico alla sua destra un po' pienotto con un cappello rosso calato sulla fronte... quello fu lo sguardo cruciale, il nostro primo sguardo, quello che avrebbe fatto scattare qualcosa dentro, quello che non avrei più dimenticato.
Distolsi lo sguardo anch' io facendo finta di niente, arrossii leggermente e mi concentrai sulle mattonelle del pavimento. Non sapevo cosa pensare e dentro di me si affollarono un turbine di emozioni contrastanti e domande ,le cui risposte mi sarebbero sembrate scostate fino ad un momento prima: com'era possibile che un coetaneo di mio fratello mi stesse guardando in quel modo?!...

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