Sull' altalena. Da solo ti spingi e sei al sicuro. Arriva qualcuno. Ti spinge più in alto. Sei più felice ma è piu rischioso. Ecco l' amore. Arriva sempre un momento in cui non c'è altro da fare che rischiare. Mi ero stancata. E avevo preso una decisione che poteva rendermi felice come poteva farmi cadere dall' altalena. Quella sera lo avrei affrontato. Qualsiasi cosa mu avesse detto io non lo avrei dimenticato, perché non si dimenticano le persone che ti hanno scosso il cuore. Poteva ridere di me o restare con me. Quella sera indossai una canotta rossa morbida accollata con un taschino sul lato sinistro infilata in un paio di shorts neri a vita leggermente alta ( appena sotto l' ombellico); misi le scarpe nere basse di tela, presi il cellulare e mi avviai verso La Villa. La tensione che avevo in corpo era percepibile anche standomi accanto. Dovevo stare calma. Non sarebbe successo niente di imbarazzante. E comunque nessuno sarebbe venuto a saperlo. Quella sera avrei fatto un passo avanti...o uno indietro. Appena arrivai in Villa avvisai Lali delle mie intenzioni informandola che ormai avevo fatto una scelta e che lei non mi mi avrebbe fatto cambiare idea. Con noi quella sera, c'era anche Giada , una nostra "amica" di un paesino vicino al nostro. Lei, al contrario di tutte le altre, era contenta che mi fossi decisa a fare la prima mossa. Quando mi sentii pronta chiamai uno dei suoi amici e gli dissi che mi piaceva Rio. Lui si mise a ridere ma dopo un po' capii che ero seria e riferii tutto a Lui, come mi aspettavo. Il piano stava funzionando. Quello che non mi aspettavo era che dopo un po' il mio "tramite" tornasse dicendomi che Rio aveva detto" so chi è. Fammela conoscere."
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