Nel pullman fa caldo e le persone che si buttano addosso non aiutano a restare fresca. Puzza e le signore vicino a me e Daniela continuano a parlare di Gesù, la chiesa ecc ecc. Sento il peso dei suoi piccoli occhi castani addosso e quindi la guardo, non posso fare altrimenti.
Io: cosa??
Daniela: Niente.
Io: Ok!!
Continua a guardarmi. Certe volte la odio perchè lo sa che gli dirò tutto senza che lei mi chieda nulla, ma questa volta non glielo dico.
Io: Smettila di guardarmi allora.
Daniela: Ti da fastidio?
Io: Si.
Daniela: Bene.
Insiste. I suoi occhi mi fissano. Che palle.
Io: Il Professore di cucina mi ha baciata va bene??
"Sta zitta imbecille". Ho ascoltato la mia vocina interiore troppo tardi. Tutti i presenti nel pullman mi stanno fissando. Voglio sprofondare. Daniela ride. Perchè ride? Ho fatto na figura di merda per colpa sua...e lei ride. La prossima fermata è la nostra. Mi alzo con la testa bassa, voglio solo andare via tornare a casa e mettermi a letto.
Daniela: Giura???
Io: Giuro.
Daniela: E perchè? come è successo?
Io: Non lo so. è successo.
Daniela: Mado capito se lo viene a sapere la preside, o le ragazze della scuola? Diventeresti popolare e..
Io: Danie non ci provare nemmeno. Non deve saperlo nessuno chiaro?
Lo so, per andare sul sicuro non avrei dovuto dirglielo ma che ci posso fare, è mia cugina, non che migliore amica, non potevo nasconderlo, anche perchè lo avrebbe capito.
Daniela: Davvero? A nessuno?
Io: Nessuno!!
Daniela: Che palle.
Siamo quasi arrivate sotto casa e i piedi mi fanno tanto male, ho caldo e la cartella sembra molto più pesante rispetto a questa mattina. Apro il cancello di casa e salgo le scale con molta calma. Daniela dietro di me è stanca morta, e ha fame, me lo sta ripetendo da quasi un ora.
Daniela: Oh ci vediamo alle 17.30
Io: Dani non lo so se vengo.
Daniela: Ja che devi fa a casa. Ci vediamo dopo.
Entro in casa e lascio la cartella sulla tavola dell entrata. Mamma ha cucinato le pennette al pomodoro fresco, e per fortuna ha fatto tutti i servizi. Sono sola, e penso a questa mattina. Al bacio, al professore, alla mia scesata fuori scuola. Cosa mi sta succedendo? Ho sonno, sono stanca, e non fisicamente, ma mentalmente. Ho preso il computer ma non ho voglia di vedere cosa c'è scritto, non ho voglia di leggere i guai degli altri e le stronzate...e non ho voglia di sentire Gianluca. "Chiudi gli occhi." Per una volta non zittisco la mia voce interiore, la lascio parlare...la lascio viaggiare con la fantasia su un isola deserta, o una casa sul mare con attorno il nulla.
Apro gli occhi. Le 7.00 del mattino. Martedì. Ho dormito tutto il giorno? Mi vesto, mi trucco, alle 7.50 sono già pronta. Saluto Mamma, vado via, aspetto a Daniela giù al palazzo.
"Buon Giorno"
Sorrido. Dovrei rispondere? No. Va bene il sorriso.Daniela: Ciao Zio. Buon Giorno.
"Venite con me?"
Daniela: Perchè no?
STAI LEGGENDO
L amore si odia
RandomHo deciso di scrivere questa storia dopo alcune esperienze vissute sulla mia pelle. Quello che leggerete sarà, in parte, inventato, ma in parte sarà tutto vero. Ho deciso di scrivere i nomi veri dei personaggi (amici) che mi sono stati vicini, e anc...