Non so che ore sono, non so se la campanella è suonata, so che ho indossato i boxer del prof perchè non trovo le mie mutande. Lui si è vestito e sta scrivendo qualche cosa, forse la lettera di licenziamento, non voglio che ne vada, ma come fa a restare dopo quello che ha fatto lo cacciano di sicuro.
Professore: Adesso noi usciremo e tu devi promettermi che continuerai i anche quando io non ci sarò.
Io: Non posso farlo?
Professore: Perché..?
Io: Perché...non ho più motivo di venire.
Sta sorridendo, ed io adoro quando sorride. Decidiamo di uscire, ed una volta fuori tutti gli alunni e tutti i professori ci fissano, chi sorride, chi si chiede cosa sia successo, ma tutti sono stupiti.
Professore: Preside, la mia lettera di dimissione.
Sta andando via. "Fa qualche cosa". Corro, lo fermo, si volta, quanto è bello.
Io: Non dimenticarmi OK?
Le sue labbra sulle mie, la sua mano mi tiene il volto, lo ha fati avanti a tutta la scuola. È andato via, adesso sono sola e cosa fa una persona quando e sola in un posto? Va via. Torno in classe, prendo la cartella e vado via. È finita, ho chiuso anche con la scuola, ho deciso di chiudere conolte cose, partendo dalla pastorale.
Daniela: Apri stronza!!!
Tra poco mi si scarica il campanella, apro la porta ed ecco Daniela con il suo solito sguardo da raccontamituttostronza. La faccio entrare e bevo un succo.
Daniela: Sen è andato?
Annuisco
Daniela: perché?
Faccio spalluccia.
Daniela: Cosa è successo?
Io: Niente
Forse si è offesa, o forse ha visto che si è fatto tardi e deve andarsi a preparare, sta di fatto che è andata via senza salutarmi. Doccia fredda, mi rilasso un po, stanno succedendo troppe cose, ed io ho solo 17 anni non posso sopportarle tutte. Infilo la maglia e il pantaloncino, scarpette e codino. Il telefono sta squillando da 20 minuti e credo di aver perso 11-12 chiamate, ma chi se ne strafotte.
Daniela: Ah finalmente, ci hai messo tre ore per scendere.
Io: Perche te ne sei andata?
Daniela: Si era fatto tardi, e sta Fabrizio fuori al bar.
Io: a ci accompagna lui?
Daniela: Si.
In macchina non dico una parola anche perche cosa dovrei dire. Daniela a Fabrizio si scambiano un bacio ogni tanto ed io ripenso sempre al prof. Ci sono meno ragazzini del solito oggi e appena giriamo l'angolo per parcheggiare i miei occhi incontrano quelli di Gianluca. Scendo dall'auto, cammino sicura, non deve vedere che ho paura di una sua qualsiasi mossa. Saluto tutti senza sorridere, Simone, Mattia, Mimmo, tutti mi guardano straniti. Ecco, devo salutare lui, mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia. Non reagisce, non mi guarda, nulla, si limita a parlare con gli amici. Non riesco a pensare a lui, non adesso. Il fumo la cosa che più mi rilassa al mondo.
Simone: HEI Anna, ho saputo che il prof di cucina è andato via.
Colpo al cuore, fumo storto, malinconia, dolore, tosse.
Simone: Oh non morire però.
Io: Si..lui...lui è andato via oggi.
Simone: Beh..ho sentito anche che sei rimasta con lui per quasi due ore.
Io: Si. Nel suo ufficio.
Mi volto, eccoli, i suoi occhi, mi ha sentita, ha sentito tutta la conversazione. Lo sapevo, mi sta tirando, no questa volta non gliela do vinta.
"Brava, cosi si fa".Io: Lasciami..
Mi sta facendo male il braccio, e non ci voleva la lacrima.
Io: HO DETTO LASCIAMI!!
Sono libera ma comunque mi sento come in una stanza piccola e buio perche lui continua a guardarmi con quegli occhi che pesano così tanto sulle mie spalle.
Io: Cosa diavolo vuoi?
Gianluca: Voglio parlare.
Io: Io no.
Gianluca: Invece si.
Io: Ho detto no stupido idiota, lasciami in pace.
Danno, pericolo, paura, sta venendo verso di me. " fa qualche cosa cazzo".
Tutti ci stanno guardando chi incredulo, chi ridacchia, chi fa domande.Gianluca: Mi hai dato uno schiaffo ?
Io: Vaffanculo! Vaffanculo tutti!
Vado via, non posso restare, porto l'azione avanti fino alla fine e vado via dopo aver mandato a fanculo tutti ed ho fatto bene. Per la prima volta nella mia vita mi sento così felice e leggera.
STAI LEGGENDO
L amore si odia
RandomHo deciso di scrivere questa storia dopo alcune esperienze vissute sulla mia pelle. Quello che leggerete sarà, in parte, inventato, ma in parte sarà tutto vero. Ho deciso di scrivere i nomi veri dei personaggi (amici) che mi sono stati vicini, e anc...