To be perfect
Capitolo sette: Korra
Ero lì in piedi, davanti all'unica cosa che sarebbe stata capace di farmi piangere in pochi secondi. O se possibile, anche in meno tempo. La piccola macchina che mi faceva correre verso il bagno, per vomitare tutta me stessa.
Abbassai lentamente lo sguardo verso il numero rosso che lampeggiava sulla bilancia.
56 kg.
Eccoli qua. Sentii gli occhi riempirsi di lacrime. Cercai di scacciarle via, non volendo piangere nuovamente. dovevo focalizzarmi sul lato bello della cosa: ero dimagrita. Prima pesavo quai 75 chili, se ricordo bene, e ora ne pesavo 56.
Ma c'era quella voce nella mia testa che continuava a ripetermi che non era abbastanza. Ero ancora troppo grossa. Avevo bisogno di perderne ancora. Avevo bisogno di essere perfetta.
Avevo detto che è passata qualche settimana dalla prima volta che ho provato la bulimia? Beh, sono quasi tre settimane.
Ogni volta che le ragazze, o i ragazzi, notavano di non avermi vista mangiare da un po', me lo facevano fare.
Stavano cominciando a notare quanto stessi dimagrendo velocemente. Stavano cominciando a notare quanto sembrassi 'malata', e quanto pallida ero. Stavano cominciando a notare che, ogni volta che avevo del cibo davanti a m, mi veniva voglia di piangere.
Loro non sanno cosa si prova a vedere il cibo davanti a te e piangere perché non puoi mangiarlo.
Qualche giorno prima, Danielle mi ha chiesto una cosa che ha fatto nascere milioni di risposte dentro la mia testa. Risposte, cose, immagini, ogni cosa che si possa immaginare.
Si è seduta accanto a me, facendomi posare il giornale pieno di bellissime modelle sulle mie ginocchia. Mi ha ha guardato sorridendo. "Come ti senti tesoro?" mi ha chiesto.
Come mi sento? Mi sento distrutta, stupida, disgustata, ferita, depressa, sola, senza valore, non amata. Mi sento come se a nessuno fregasse un cazzo di me perché non sono perfetta. Mi sento come se stessi-
"Bene."
Quel giorno non c'era nessuno in casa . I ragazzi -ovviamente- erano fuori per registrare il loro nuovo video. Mi avevano invitato ad andare con loro, cioè, Harry mi aveva invitato, ma io non volevo. Perché avrei dovuto? Per vedere tutte quelle ragazze bellissime e magre ragazze? No, grazie.
Perrie era fuori con le altre ragazze, e Danielle stava provando per un nuovo spettacolo, ed Eleanor era all'università.
Ero a casa da sola, beh non completamente sola, avevo la mi lametta nella mia mano destra. Non ero mai completamente sola con questa piccola ragazza. I miei tagli continuavano ad aumentare. Potete biasimarmi? Con tutte quelle parole che mi venivano dette continuamente, non sapevo in quale altro modo affrontare la cosa.
Tutti e due i miei polsi erano ricoperti di tagli. Su quello destro, i tagli occupavano solo metà del polso, mentre su quello sinistro arrivavano fino a metà del braccio. Nascondevo i tagli sul braccio destro con dei braccialetti, ma per il sinistro non era abbastanza, ce n'erano troppi. Quindi lo coprivo con le maniche lunghe e un sacco di trucco.
Nessuno sapeva, nessuno aveva visto. Il che era una cosa buona. Non volevo che qualcuno lo sapesse. Ma non era facile nasconderli. Nasconderli dalle fans, dalle ragazze e dai ragazzi è molto facile. Ma da Harry? Non era così facile. Non potevo continuare a dirgli "Sono troppo stanca per il sesso, possiamo solo coccolarci?"
Sono sempre stata a conoscenza di quelle persone depresse, che odiavano se stesse e non mangiavano.
Ma non avevo mai pensato che un giorno sarei stata una di loro.
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To be perfect ||traduzione italiana
Fanfiction"Contiamo le tue cicatrici" sussurrò Harry "Cosa? Perché?" ho chiesto "Così posso vedere quante volte avevi bisogno di me.....quante volte non sono stato qui" Questa è soltanto una traduzione, la storia originale è di @CynicalCaroline tutti i diritt...