ghost.

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"SCAPPA" fu l'unica cosa che il ragazzo dai capelli Afro riuscì a dire prima di essere gambizzato dalla polizia.
Frank Iero, il nostro protagonista, si sentiva stranamente e inspiegabilmente leggero mentre scappava.
Era già inciampato parecchie volte nel pietrisco, ma ogni volta si rialzava, dolorante.
Era l'ira a farlo correre, era arrabbiato perchè avevano preso Ray.
Ed aveva paura perchè era la prima volta che la presenza degli sbirri lo aveva costretto a scappare come un dannato coniglio.
Eppure il loro piano era perfetto.
Quella sera avrebbero dovuto colpire Villa Way: cioé rubare un po' di argenteria, strumenti musicali, gioielli e tutti i contanti che avrebbero trovato in giro.
Se si potesse avere una vista dall'alto, si vedrebbe una figura minuta che si muove veloce, fra vicoli e vicoletti.

"L'uovo di Quaglia", la base dove si nascondevano Iero e i suoi compari era lontano, e sarebbe stato il posto più pericoloso dove andare, se Ray avesse cantato tutto ai poliziotti, loro avrebbero preso anche Frank.
Allora egli decise che per salvarsi sarebbe dovuto andare a casa di Jamia, conosceva il proprietario dell'appartamento della ragazza ed egli l'avrebbe fatto entrare senza alcun problema.

"Quindi sei nei guai?" Chiese cauto il ragazzo calvo sedendosi sul divano, c'era un un'unica luce accesa e nella penombra il viso dolce di Frank faceva quasi paura.
"Sì, sono in grossi guai" Rispose quest'ultimo accendendo una Marlboro trovata a caso, l'ultima volta che era stato a casa di Jamia aveva lasciato un pacchetto di sigarette lì e lì l'aveva ritrovato, e questo gli tirò un po' su il morale, Jamia lo trattava come se fosse una reliquia vivente e di questo Frank ne approfittava quasi sempre.
"Adesso cosa farai senza Ray?" Domandò con calma curiosità Billy che intanto aveva scroccato una sigaretta da Frank.
"Si arrangerà, o troveremo i soldi per pagargli la cauzione tramite un prestanome, o, se saremo fortunati, gli daranno cinque anni al massimo, lo sai che qui la legge a Belleville fa acqua da tutte le parti. È per questo che non ci hanno mai preso, e di sicuro quegli sbirri stronzi avranno avuto una soffiata da qualcuno che ci odia" spiegò in breve Frank, aspirando la nicotina e il tabacco stringendosi le gambe al petto.
Billy ascoltò attentamente ciò che il ragazzo basso gli diceva e si alzò.
"Aspetta che Jamia rientri in casa e non uscire fuori, se i poliziotti vengono a prenderti sappi che io non potrò fare nulla per coprirti" lo informò Billy uscendo dalla porta.
Quando l'uscio si chiuse Frank cadde in uno stato di disperazione.
Di Ray gli importava, oltre ad essere un suo compare era anche un suo amico.
Non sapeva se il resto del gruppo fosse stato arrestato.
Chester, Mike, Billie, Bob, Tré, dove siete?
Si addormentò con la sigaretta ancora fra le dita, che fortunatamente si spense lentamente.
Cadde in un sonno profondo e senza sogni.
Fino a quando non arrivarono loro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 19, 2015 ⏰

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