Capitolo 7

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Le lezioni sono passate veloci e a parte qualche occhiatina fra me e Jason è stato tutto normale.

Appena suona la campanella della fine delle lezioni mi precipito fuori a braccetto con Jessie,Michael è a casa malato..povero piccolo..

Stiamo tornando a casa quando sento un clacson provenire da dietro di noi ma inizialmente non ci faccio caso..
Quando vedo una Maserati del '89 con cerchi cromati,vetri oscurati e doppia marmitta che appena è accanto a noi rallenta andando alla nostra velocità mi blocco.

Subito Jessie non capisce ma poi segue il mio sguardo e collega.
-ma è possibile che nella tua testolina ci siano più macchine che ragazzi?!-esclama.

Sbuffo per poi riportare la mia concentrazione su quella fantastica automobile.

Il vetro oscurato si abbassa lentamente per scoprire un volto familiare,fin troppo familiare..

-allora,vuoi continuare a sbavare o hai intenzione di salire?!-mi chiede Jason.

-i..io c..credo di dover and..andare-balbetta Jessie e io rido per la sua palese figura di merda.

Faccio il giro della macchina e salgo dal lato del passeggero un po'...imbarazzata?

Dopo il bacio di ieri non abbiamo più parlato e sinceramente non so cosa siamo.
Ora,non fraintendete,non sono una di quelle ragazze che baciano a stampo un ragazzo per quella puttanata del gioco della bottiglia e pensano che il giorno dopo si debbano sposare.Sto solo dicendo che sono confusa ecco tutto..

Appena mi giro verso di lui mi stampa un bacio sulla guancia e mi sorride..Dio quel sorriso.

-Allora,che facciamo?-chiedo girandomi a quadrare il cielo.
-Mare-risponde azionando il motore e iniziando a partire.
-Mare?-domando dubbiosa -almeno passiamo da casa mia che prendo il costume-
-ci stiamo andando-risponde imboccando la strada di casa mia..

Ero davvero così impegnata a guardare quel profilo a dir poco perfetto che non mi sono accorta di dove eravamo?

Ma cosa sto dicendo..

---

Quando arriviamo al mare scendo dalla macchina nello stesso momento di Jason.

Stavo prendendo la mia roba da quella fantastica Maserati quando mi copre gli occhi con una bandana che lega dietro la nuca,si avvicina al mio orecchio e sussurra-non ti preoccupare-
Sussulto a quella vicinanza e un brivido mi attraversa la colonna vertebrale.

Prende la nostra roba e posa una mano sulla curva della mia schiena e inizia a spingere delicatamente per farmi muovere.

Dopo 5 minuti buoni che camminavamo mi ferma e mi fa girare di 180 gradi posa la roba sul suono che dal rumore non sembrerebbe fatto di sabbia,si posiziona dietro di me e mi sussurra-pronta?-
Io annuisco e lui mi scosta delicatamente la bandana che mi copriva gli occhi e io rimango semplicemente incantata dalla scena che mi si presenta:il sole che sta calando è nascosto in parte dalla Statua della Libertà i quali creano una sagoma nera contornata da un bagliore tenue giallo-arancione,il mare è calmo e io sono sospesa sull'acqua da un pontile il legno,degli uccelli volano sopra le nostre teste proiettando delle fantastiche ombre sul mio corpo immobile.

Mi giro verso il ragazzo alle mie spalle che mi sorride -Cosa significa?-chiedo con una faccia confusa ma con un sorriso da ebete.

Lui non dice niente,semplicemente mi bacia ma questo bacio non ha niente a che vedere con quelli precedenti..
È pieno di sentimenti ed è molto più casto ma allo stesso tempo passionale.

È semplicemente perfetto.

Attorciglio le mie mani ai suoi capelli castani e lui poggia le mani sul mie fianchi e mi spinge delicatamente a se.

Si stacca dolcemente da me e io poggiò la testa al suo petto mentre le sue braccia muscolose mi cingono la vita.

Restiamo così per un po' fin quando lui non rompe il silenzio -andiamo sulla spiaggia?-chiede.
Il annuisco e ci incamminiamo verso la riva,ci fermiamo e stendiamo gli asciugamani per terra,mi iniziò a spogliare rimanendo in costume e mi sdraio prendendo quel poco di sole che è rimasto..
Non sentendo alcun rumore apro gli occhi e noto Jason che mi fissa.
-oh,ma andiamo.Come se non mi avessi mai vista così- dico scuotendo la testa per poi tornare a chiudere gli occhi e a bearmi del sole..
Per essere Maggio fa fin troppo caldo per essere New York,il sole e cuocente e non ci sono abituata quindi sembra che faccia tre volte più caldo dei 30 gradi che ci sono.

Sobbalzo quando mi sento sollevare da terra,apro gli occhi e incontro i suoi..
Mi sorride per poi iniziare a correre con me caricata su una spalla come un sacco di patate.

Lo minaccio,tiro pugno contro la sua schiena,scalciò ma non serve a nulla perché continua per la sua strada e,quando arriva ad un livello accettabile dell'acqua mi butta giù.

Quando riemergo lo guardò con uno sguardo assassino ma poi mi addolcisco e mi avvicino lentamente.

Quando sono a tre centimetri dal suo volto mi sporgo a baciarlo ma appena le nostre labbra si sfiorano sfodero i risultati di quello stupido corso di autodifesa a cui mi aveva iscritta mio padre solo per farmi fare qualcosa e scollarsi di dosso una ragazzina di 14 anni.
Poggio un piede sulla sua coscia e mi do lo slancio per avvolgere le sue spalle con l'altra gamba,poi con un movimento più veloce di quanto si possa immaginare lo butto in acqua scoppiando a ridere..

Mi ricompongo subito quando risale in superficie e mi guarda confuso -ma cosa? Come?- chiede.
Io faccio scrocchiare il collo con fare teatrale -autodifesa a 14 anni- rispondo..

-ah sì,ora te la faccio vedere io l'auto difesa- dice ridendo e inizia a correre verso di me ma le sue gambe sono rallentate dall'acqua e io ho il tempo di scappare ma comunque in poche falcate mi raggiunge e mi butta nuovamente in acqua..

Continuiamo così per molto a ridere e bagnarci a vicenda fin quando il sole tramonta e andiamo ad asciugarci.

Mi avvolgo nell'asciugamano e lui mi abbraccia da dietro strofinando le mani sulle mie spalle per riscaldarmi.

Con un gesto veloce mi gira verso di lui e attacca la sua fronte alla mia e per attimi che sembrano ore ci guardiamo negli occhi..

Se qualcuno non glieli cava io non ne esco viva..

Avvicinò le labbra alle sue e le faccio scontrare trasportandoci in un movimento delicato e molto passionale..

Si stacca facendo schioccare le nostre labbra e mi lascia un bacio sulla fronte prima di allontanarsi ma io lo blocco.
-Jason- lo richiamo.
-si?- risponde fissandomi.
-devo chiederti una cosa..- alle mie parole il suo volto assume un aspetto pensieroso,quasi preoccupato -ma noi cosa siamo?- gli chiedo tutto d'un fiato arrossendo immediatamente.

Io che arrossisco?! Dio solo sa cosa mi sta facendo sto ragazzo...

Si avvicina velocemente e mi stampa un bacio prepotente sulle labbra e nel frattempo mi alza dalle cosce facendomi allacciare le gambe al suo bacino. Porto le braccia attorno al suo collo e lui fa combaciare le nostre fronti come poco fa.

-Una cosa sola- risponde semplicemente e io sorrido spontanea a quelle parole..

Se avessi scommesso con Jessie avrei perso tanti soldi:Jason mi piace fin troppo per conoscerlo da un mese..

Spazio autrice:

Wowowo..
Ma sta coppia che scoppia?!

Già solo per il fatto che sono 1205 parole dovete amarmi e poi è bello sto capitolo..
Ok,non ci allarghiamo. È meglio degli altri..

E poi contate che è mezzanotte e mezza spaccata e io ho un sonno tremendo..

Spero che vi sia piaciuto.

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