Capitolo 8

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È passato poco più di un mese da quando io e Jason ci siamo messi insieme ed è sempre andato tutto bene,facciamo passeggiate romantiche,cenette da sdolcinati e passiamo le serate al cinema come una coppietta smielata.
Ma il bello è che ridiamo di tutto questo zucchero insieme,ci prendiamo per il culo per ogni frase da "ragazzo innamorato dell'amore" e ci sta bene così..
Facciamo tante cazzate,troppe cazzate,facciamo scherzi da undicenni a gente a caso ma il punto è che lo facciamo insieme.

Ora sono in camera mia che mi vesto per l'appuntamento con Jason..Non sono mai stata una di quelle ragazze che ci impiegano ore a prepararsi per delle cazzate infatti penso di aver iniziato 20 minuti fa circa..

Sono andata in camera e ho attaccato lo stereo al telefono e Uptown Funk è partita a palla e per 2 minuti buoni sono stata lì a ballare come una pazza.

Poi mi sono ricomposta e ho iniziato a prepararmi...Ho preso i miei adorati jeans strappati dappertutto e ho messo un maglioncino color crema infilato nei pantaloni sul davanti.

Sono andata in bagno e mi sono truccata con una linea di eye-liner nero,che miracolosamente è venuta dritta,una quantità industriale di mascara e un rossetto scuro,tanto scuro,opaco..

Ho legato i capelli in una coda morbida e sono uscita dal bagno nel momento esatto in cui bussarono alla porta.

Sono andata in camera tranquillamente convinta del fatto che sarebbe andato ad aprire qualcuno ma poi realizzai che ero sola,sempre.

Corsi per tutta la casa alla ricerca delle mie Converse bianche basse e finalmente le trovai..
Dopo aver saltellato e imprecato per mezza casa per mettermi le scarpe presi la borsa nera in pelle e scesi all'ingresso...

Jason bussava sempre con più insistenza e io mi stupì di come non si fosse ancora rotto la mano.
Appena aprì vidi Jason in tutto il suo splendore.
Le gambe erano fasciate benissimo da un paio di skinny neri tagliati sul ginocchio,una camicia a quadri neri e rossi gli copriva i muscoli scolpiti,ai piedi portava delle Converse come le mie ma nere.

"Emily?" La voce del mio ragazzo, quanto mi piace dirlo,mi riporta la realtà facendomi rendere conto che sono rimasta lì a fissarlo per fin troppo tempo..

Scrollo la testa e chiudo la porta alle mie spalle e lui mi cinge la vita con un braccio muscoloso tirandomi a se e stampandomi un bacio sulla guancia.
Quel bacio era strano..aveva qualcosa di strano,mi volto verso di lui e noto un piccolo bagliore sul suo labbro inferiore...

Un piercing.
Un piccolo anellino nero gli avvolge la parte sinistra del labbro..
"Un piercing?Da quando?" Gli chiedo sorridendo come un ebete..
"Da poco..Ti piace?" Risponde grattandosi la nuca sull'ultima frase..

Per tutta risposta lo bacio,un semplice bacio casto a stampo ma il contrasto fra le sue labbra calde e il metallo freddo mi dà le vertigini..
"Lo adoro"sorrido girandomi e incamminandomi verso la macchina,quella macchina,la sua macchina..
Lo sento ridere per poi seguirmi con passo svelto.

Io mi piazzo fra lui e Kimberly (si,ha chiamato davvero la sua macchina Kimberly) rendendogli la mano con fare teatrale..
Lui capisce all'istante e inizia a scuotere la testa in segno di negazione..

"No"risponde secco."Dai...ti preeeeego"gli dico come una bambina.
"Non ci penso nemmeno"continua a dire.
"Robert non fare il difficile" rispondo,sapendo che odia il suo secondo nome,con un'espressione da vera e propria cogliona detto chiaro e tondo..
"No,non te la faccio guidare Kim..La mia bambina non si tocca"
Sbuffo rumorosamente e vado al posto del passeggero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 08, 2016 ⏰

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