AVVISO: LEGGETE PER FAVORE IL MIO SPAZIO CREATIVA :) E COME SEMPRE UN GRAZIE A AnaTohfa
Quando la sveglia decise di tormentarmi con il suo fastidiosissimo DRINN, io ero già in piedi da un pezzo (tutta colpa di un sogno, anzi no, di un incubo e anche uno di quelli brutti. Insomma, riguardava l'episodio accaduto con O'leary).
Erano passati ormai due mesi da quell'episodio e sembrava che lui non si ricordasse niente di quello che era successo quella sera, il che non era strano con tutto l'alcool che doveva avere avuto in corpo.
Comunque, credo che si sia accorto che ora gli stavo sempre più lontano che potevo e che ormai raramente abboccavo ai suoi insulti. Ma a lui sembrava non importare molto e continuava a tormentarmi e a prendermi per il culo, anche se mi accorsi che ultimamente preferiva gli scontri verbali e non più a corpo a corpo, quelli in cui spesso finivamo prima.
Mi stavo preparando la colazione (mia madre era molto rigida su questo. Infatti, se non finivo tutto quello che mi metteva nel piatto, non potevo uscire e neanche alzarmi dal tavolo). Stavo preparando delle uova strapazzate e del bacon. Il profumino che saliva dalla pentola era molto invitante, e mi leccai le labbra, assaporando già quel gustoso pasto; mentre rigiravo le fette di bacon, sentii dietro di me del legno scricchiolare (stile film horror) e mi girai di scatto.
Davanti a me c'era il biondino con addosso solo i pantaloni del suo pigiama (ormai mi ero "abituato" a vederlo girare la mattina sempre a torso nudo) sembrava non soffrire mai il freddo, mentre io ero sempre perennemente freddo (un altro punto a favore della teoria che io fossi un vampiro). Io invece indossavo il mio solito pigiama, ossia dei pantaloni di cotone grigio e una felpa (ho già detto che sono sempre freddo?) e, sotto, la maglietta incriminata (anche se ogni volta, sapere che ce l'avevo addosso, mi faceva ricordare quell'episodio, non riuscivo a non metterla).
- Buongiorno
Salutai io civilmente, insomma dovevamo condividere lo spazio, quindi valeva la pena essere almeno civili. Riportai lo sguardo sulla mia colazione per evitare di bruciarla, e per evitare di guardare il petto muscoloso di quell'altro (anche se era una persona orribile aveva un bell'aspetto). Sentii un grugnito di risposta mentre si sedeva, o meglio si buttava, su una sedia presa dal tavolo. Sentivo il suo sguardo su di me, ma non mi girai nemmeno una volta, lo feci solo dopo essermi messo la colazione nel piatto, ma a quel punto il biondo era scomparso.
Alzai le spalle incurante, sedendomi e mangiando. Stavo lavando il piatto quando lo vidi ricomparire dalla stanza, si era vestito e senza neanche cagarmi andò verso la porta, prese la sua felpa e uscì. Probabilmente è andato al bar dell'università con i suoi amichetti per riprendersi dalla sbronza del giorno prima...anche se non capisco perché si sia svegliato così presto.
Scossi la testa, distogliendola da quei pensieri e andai verso la camera per andare a cambiarmi.
Oggi ci sarebbe stata la cosiddetta "gita" all'ospedale psichiatrico. Lo avevo aspettato molto questo momento, era anche una delle ragioni per cui avevo voluto iscrivermi qui. Ogni anno, infatti, a partire dal secondo, c'erano queste gite in cui si visitavano dei posti inerenti al proprio percorso di studi.
Mi interessavo molto agli ospedali psichiatrici (ciò grida STRANO!).
Adoravo la psicologia ma, soprattutto, parlare con le persone cosiddette "fuori di testa". Questa gita era facoltativa, ciò voleva dire che ci sarebbero state solo le persone serie/interessate e non i soliti burloni di turno.
Ma oh...quanto mi sbagliavo.
Mi vestii velocemente mettendomi i miei pantaloni blu elettrico (anche se mi stavano un po' stretti io li adoravo e continuavo a metterli), la mia maglietta dei BAD RELIGION e sopra il mio adorato chiodo (se non sapete cos'è un chiodo, andate a cercare su internet IGNORANTI :)). Presi al volo il mio zaino malconcio (ce l'avevo dalle superiori) con dentro un astuccio e un block-notes e poi uscii da a sedere su quella che ormai era diventata la mia panchina, anche perché nessuno voleva mai sedersi qui.
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E se l'Odio fosse Amore?
RomanceAVVISO: grazie a @AnaTohfa che ha editato i vari capitoli che sto ripostando ora. Ero stufo di lui è di tutte le sue prepotenze, si credeva chissà chi e solo perché era ricco e figo; eravamo in palestra e guarda caso stavamo prorpio litigando. Non n...