Alla fine del ponte, un enorme cancello chiuso si stagliava dinnanzi a loro e gli impediva di proseguire. Era di metallo ed era alto sei metri. In alto c'era un volto mostruoso di marmo che sembrava osservarli. Non potevano scavalcarlo. "Abbiamo fatto un sacco di strada per niente!" Esclamò Fira.
"La veggente non ti ha detto nulla su questo cancello?"le chiese Brian
"No. Sul tuo libro non dice nulla su come superare il cancello?"
Brian aprì il libro. Nulla, non c'era scritto nulla su quel cancello o su come superarlo. Fece segno di no con la testa.
Fira per la frustrazione tirò un calcio a un masso. Appena questo si mosse apparvero delle scritte sul cancello "se di qua volete passare il prescelto al posto del masso si dovrà posizionare". Brian si mise al posto del masso e il cancello si aprì. "Era davvero così semplice?" chiese Gimmi stupito. E fu così che i quattro ragazzi entrarono, ma appena superarono la soglia del cancello, questo sì chiuse dietro di loro senza lasciar loro alcuna via di scampo.
Furono circondati dai draghi. Uno particolarmente grosso e di un colore rosso scarlatto si avvicinò a Brian sospettoso. Come gli altri draghi anche lui li guardava con occhi sospetti, come se li vedesse come una minaccia. "Chi siete e cosa volete?" Disse. I quattro ragazzi rimasero attoniti. Non avrebbero mai immaginato che i draghi sapessero parlare. "I-io sono Brian, il ragazzo destinato a t-trovare il modo per s-sconfiggere Fur. Lei è la m-mia guarser e loro i m-miei guardiani" rispose, indicando i suoi amici man mano che li nominava. Il drago esplose in una fragorosa risata. "Anche Fur ci aveva detto di essere buono, che era qua per motivi umanitari e poi... Si è visto cosa ha fatto: ci ha tradito!" Perché Fur era stato lì? Si chiese Brian. Decise che lo avrebbe chiesto a Fira successivamente. "Come possiamo dimostrarvi che potete fidarvi di noi?" Chiese Jack
"Per il momento verrete incarcerati. Nel frattempo il consiglio deciderà come risolvere la questione, se mettervi alla prova per dimostrare la vostra fiducia o uccidervi subito". Disse il drago rosso
Quattro draghi verdi armati di lance, più piccoli rispetto a quello rosso, li scortarono in una cella sotterranea.
"Secondo voi hanno intenzione di ucciderci?" Chiese Gimmi impaurito
"Ne dubito. Ma di sicuro la prova da fare non sarà facile. Soprattutto dopo che Fur li ha traditi. I draghi odiano i tradimenti e, ogni volta che ne subiscono uno, diventano più aggressivi." Spiegò Fira
"Adesso cosa possiamo fare?" Chiese Brian
"Adesso aspettiamo" rispose Jack.
Brian trovò un sassolino e iniziò a lanciarlo ripetutamente contro il muro della cella. Questa era abbastanza grande per quattro persone. Era prevalentemente buia poiché era illuminata solo da una piccola finestrella in alto. Le pareti su tre lati erano fatte di uno strano materiale scivoloso. Sul quarto lato si ergeva la porta per entrare e uscire dalla cella.
Dopo qualche ora, i quattro draghi verdi armati aprirono la porta, li bendarono e li scortarono in una stanza. Qui tolsero la benda ai ragazzi. La luce li accecò. Gli ci volle del tempo per abituare agli occhi alla luce del sole. Brian si guardò intorno e notò che la sala era all'aperto, ma era ancora troppo accecato dalla luce per riuscire a vedere i dettagli del luogo.
"Benvenuti! Questa è la sala del consiglio. Mi dispiace se siete arrivati qui bendati, ma non potevamo rischiare di mostrarvi la strada. In questo modo avrete più difficoltà a scappare." Stava parlando il drago rosso. Era al centro della sala. Brian osservò la stanza, ora che la vedeva bene si accorse di quanto assomigliasse a un anfiteatro. Pensò a quello che aveva studiato in storia sugli antichi romani e sugli anfiteatri. Al posto dell'imperatore c'era il drago rosso, il pubblico era costituito da draghi e i gladiatori erano loro. Spiegò il suo ragionamento a Fira e lei annuì, anche lei aveva tratto le sue stesse conclusioni.
"E ora vi spiegherò la vostra prova di fiducia: ognuno di voi, a breve, si troverà davanti un drago. Dovete cavalcarlo. Se almeno uno di voi riuscirà a rimanere in sella al drago per venti minuti allora avrete superato la prova è potremo parlare. I draghi che vi verrano dati sono i più difficili da cavalcare di tutta l'isola."
"Perché ci fa fare una prova così violenta? Qui la fiducia non conta." Bisbigliò Brian a Fira
"Non lo so" gli rispose.
Dagli spalti dell'anfiteatro, quattro draghi spiccarono il volo e si posizionarono davanti ai ragazzi. C'era un drago blu davanti a Gimmi, uno viola davanti a Fira, uno giallo davanti a Jack e uno arancione davanti a Bian. I quattro draghi si abbassarono così da poter essere cavalcati e i quattro ragazzi si posizionarono sopra di loro. Al segnale del drago rosso, i quattro draghi iniziarono a dimenarsi. Gimmi si era aggrappato alle punte che spuntavano sulla schiena del suo drago, ma, nonostante la sua presa salda, appena il drago si girò e dalla sua bocca uscì una potente fiammata che sfiorò Gimmi, egli si sbilanciò e cadde per terra.
Fira si era posizionata sul collo dell'animale e si teneva salda con le gambe. Nel frattempo teneva con le mani il muso dell'animale cercando di bloccarlo in avanti per non fare la fine di Gimmi. Il drago, però era più forte di lei. Si liberò dalla stratta della ragazza, girò la testa di scatto e le afferrò la maglietta con i denti. Poi la disarcionò lanciandola lontano. Gimmi si precipitò subito per vedere come stava e notò che la ragazza era atterrata su qualcosa di morbido che le aveva attutito la caduta. Quindi aveva solo qualche botta. E allora capì. "Loro non hanno alcuna intenzione di ucciderci giusto?" Le chiese
"I draghi non sono violenti. Questa arena serve solo per spaventarci. Se ci avessero voluto uccidere lo avrebbero già fatto e ci avrebbero lasciato fuori dal cancello. Vogliono solo vedere se meritiamo fiducia o no, ma se morissimo durante la prova qualcuno potrebbe venirci a cercare e scoprire della loro esistenza. E se non superiamo la prova, ci cancelleranno la memoria e ci lasceranno sul ponte."
Nel frattempo anche Brian era stato disarcionato. Aveva cercato in tutti i modi di rimanere in sella. Poi il suo drago aveva spiccato il volo e aveva iniziato a volare a pancia in su. Dopo un po' a Brian era sfuggita la presa ed era caduto. Il drago lo aveva afferrato all'ultimo per la maglia con le zampe posteriori e lo aveva appoggiato per terra salvandolo.
L'unico rimasto in sella era Jack e ormai mancavano solo due minuti. I tentativi di disarcionarlo da parte del drago erano falliti. Anche quando spiccò il volo e fece come il drago di Brian, lui riuscì a non perdere la presa. Il drago iniziò a fare una serie infinita di piroette, ma Jack resisteva. Finiti i venti minuti Jack era ancora in sella, fiero di sè per essersi salvato e per aver salvato i propri amici.
"Avete superato la prova. Meritate la nostra fiducia. Ora possiamo parlare" disse il drago rosso. I quattro draghi ritornarono nel pubblico, e i ragazzi vennero di nuovo bendati e condotti e in un altra sala.
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L' ISOLA DEI DRAGHI
FantasyBrian crede di essere un ragazzo come tanti, ma non sa che la sua vita sta per cambiare. Una nuova compagna di classe, la cui immagine gli è familiare, inizierà a insospettirlo e lo porterà alla scoperta di un importante compito a cui è predestinato...