Capitolo 2

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Mi sono svegliata presto.
Ho preso dei jeans,una maglietta bianca semplice e una felpa con la cerniera grigia e mi sono messe le converse ai piedi.
Ho pettinato i capelli biondi sciolti.Poi ho preso lo zaino e sono scesa giù.

«buongiorno Murph»mi sorrise Niall.
«buongiorno anche a te»
In cucina c'era mia nonna ai fornelli,mio nonno era lo sceriffo di questa città quindi,è già a lavoro.
Prendo una tazza di buon caffè e dei muffin,poi parto con Niall.

Siamo già a metà semestre e la cosa non mi piace.
La scuola è anche essa in mezzo alla natura,è moderna...

Purtroppo io e Niall non siamo nella stessa classe.
Sono andata dal preside,mi ha dato il foglio con tutti i miei orari.

La prima ora è di chimica.
Entro quando non c'è ancora quasi nessuno,mi metto in un banco e leggo gli orari delle altre lezioni.

Iniziano ad entrare gli altri ragazzi,vicino da me si siede un ragazzo moro,dagli occhi color miele;mi rivolge un grandissimo sorriso,io ricambio con uno un po' più spento però.

«sei Murph vero?»Come fa a sapere il mio nome.
«si...»l'avevo detto che non sono una ragazza molto socievole.
«come ti trovi qui?Sai,la grande e fredda Minnesota come ti sembra?»c'è la pioggia,è un tempaccio ma questo ragazzo parla come se non ci fosse un domani.
«a dire il vero mi piace,sto bene qui.Anche se non ho un altro posto dove stare»lui non mi rivolge più parola,forse perchè è iniziata la lezione,o forse perchè sono stata rigida.

A mensa posso stare con mio fratello...
Ci siamo solo io e lui al tavolo rotondo.
Guardo fuori,la pioggia,i pini bagnati,le gocce che cadono.
«Murph mi stai ascoltando?»mio fratello ride.
«eh?»è vero che sono sempre nel mio mondo.
«dico,c'è quel ragazzo che ti fissa...»si mette il bicchiere alle labbra.
Mi giro verso la direzione che diceva mio fratello.
«ma chi Niall?»riesco solo a vedere un ammasso di ragazzi che mangiano allo stesso tavolo.
«quello moro,alla fine del tavolo,a sinistra»
Adesso ho capito,era il mio compagno di banco a chimica.
«che fissi pure,non ho niente di interessante da mostrargli però»

Ormai mio fratello è abituato al mio carattere forte,lui sa benissimo come sono fatta,preferisco tenere tutto dentro,nonostante i miei occhi siano la falla del mio sistema:mostrano tutto quello che non voglio.

«ma avrà pure qualche motivo,non credi?»Mio fratello insiste.
«lascia stare Niall»una ragazza ci interrompe:«scusate,non c'è più nessun posto libero,posso sedermi»
Lascio rispondere a mio fratello e ritorno a guardare fuori la pioggia.
-
Nel ritorno a casa le strade bagnate mi affascinano.
La lunga strada asfaltata è bagnata e con il nostro passaggio con la macchina schizzano tante gocce.

«come è stato?»ci chiede nostra nonna una volta a casa.
«alla grande,mi piace veramente questa scuola»Niall sforna uno dei suoi impeccabili sorrisi.
Io annuisco e sorrido,non lo stesso sorriso brillante di Niall,ma un sorriso timido.

Metto i libri sulla mia scrivania in camera.
Prendo il libro di letteratura,mi siedo alla poltrona e inizio a studiare.

Dopo poco ho la memoria esausta,ho mal di testa...
Appoggio il libro per terra,all'improvviso mi sento sola.
Resto ferma,a fissare quella grande boscaglia davanti a me,non ho un punto preciso,bensì ho lo sguardo vuoto e perso.

In qualche modo,quello che c'è oltre a questa boscaglia mi incuriosisce.
Perciò decido di mettermi le scarpe e scendere.

«tesoro,vuoi mangiare qualcosa?»mi chiede mia nonna...
Appena vede che sto prendendo il capotto mi sorride.
«attenta a dove vai...»lascia in sospeso la frase,io non ci penso neanche e esco fuori.

Percorro il breve tratto di erba bassa,fino ad entrare sotto ai grandi alberi.
Ci sarà almeno un banco di nebbia...
Si respira aria fresca,non è viziata come quella di sempre...
Mentre cammino in mezzo al verde,mi ritornano in mente tanti pensieri.

Ricordo che papà mi diceva sempre di non oltrepassare l'erba,perciò questa era la mia prima volta qui dentro.
Non capisco il perchè non mi permettesse di entrarci,è qualcosa di unico qui dentro.

Dopo un lungo tratto,trovo un grosso tronco a terra,è pieno di muschio attorno,non ci faccio caso e mi siedo...
È tutto così calmo,chiudo gli occhi,riesco a sentire quasi tutto:gli uccelli,il vento fresco sulla faccia,il buon profumo del muschio...

Resto lì per qualche minuto a godermi questa meraviglia.
Se l'avessi scoperta da più piccola non mi sarei più staccata da questo piccolo pezzo di mondo...

Qualcosa disturba la mia tranquillità:passi pesanti rompono ramoscelli per terra,poi c'è silenzio...
Tutti gli uccelli nelle vicinanze volano altrove.
Che cosa sta succedendo?

Ancora silenzio,però mi sento osservata.
Decido di alzarmi,cammino a testa alta guardandomi intorno,vado dritto,non ho la minima intenzione di tornare indietro,nonostante sia sicura che ci sia qualcosa che sta osservando alla perfezione i miei passi...

I'm not afraid||Louis T.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora