15

153 9 0
                                    

POV'S LEXA
Siamo arrivati a casa mia e scendiamo dall'auto. Prima di suonare il campanello Fede mi lascia un bacio a stampo molto dolce e mi sussurra: "Amore sappi che non ti abbandonerò mai. Qualunque cosa succeda. Sarò sempre al tuo fianco e non ti lascerò mai. Capito?
Io annuisco e mi giro per suonare.
Mi apre la porta mia madre e mi guarda con aria quasi... triste oserei dire.
Mamma: Entra,dai. Infondo è sempre casa tua no? Ma non dirmi che tu sei Federico! Sei cresciuto così tanto!!
Fede: , salve signora.
Io tengo la mano di Fede ed entro.
Lui la stringe e mi sorride dandomi un po' più di conforto. In auto le ho pensate tutte. Ho pensato anche che mi debbano dire che ci dobbiamo trasferire. È un tormento. Non voglio nemmeno pensarci. Poi comunque, con il consenso o meno, mi stabilirò definitivamente da Sarah perché non se ne parla nemmeno di partire e di non vedere più nessuno. 
Andiamo nel salone perché, da quanto ho capito, papà si trova lì. Varcata la soglia, mi siedo nel divano e Fede fa la stessa cosa. Vedo che mio padre è seduto proprio di fronte a me e la mamma gli si mette accanto. Io continuo a stringere la mano di Fede e mio padre lo nota e mi guarda con aria interrogativa. Io mimo un "dopo" in silenzio e lui non dice altro.
Papà: Lexa... tesoro... dobbiamo dirti una cosa. Molto importante. Tu però prometti che ci sosterrai e che lo accetterai comunque.
Io: Beh... io prometto se so di cosa state parlando. Naturalmente non vi immaginate nemmeno che io parta o che io mi trasferisca in un'altra città con voi. Se queste sono le vostre intenzioni.
Papà: Cosa.. che c'entra il partire o il trasferirsi. Non entra nei nostri piani. Beh, nemmeno questo che ti sto per dire rientrava nei nostri piani ma, ora che c'è sicuramente non lo mandiamo.
Io: Oookaaay.... questa cosa mi inquieta molto. Ma dai! Ditemi cosa succede no?!
Papà: Si. Allora... beh... sai cosa faresti se una piccola peste gironzolasse per casa, urlerebbe la notte, piangesse di continuo, e altre cose da bambini?
Io: Beh, ne sarei molto contenta. Ovviamente aiuterei mamma per quanto posso dato che ho 18 anni, tanta vita e tanto divertimento davanti. Ma si, sarei contenta.
Papà: Bene... e se invece di una sola peste fossero che ne so... tre?
Io: Ho capito che sto per diventare la sorella maggiore di tre piccole pesti! Pesti che se saranno femmine mi rovineranno tutte le scarpe con il tacco, si metteranno i miei vestiti mentre io sarò fuori casa, che mi distruggeranno i trucchi più costosi perché loro si vorranno fare belle. Se invece saranno maschi vorranno sapere come si gioca al pallone e, anche se in questo caso non mi sarò io ad insegnarglielo perché non ne capisco niente, sarà Fede a farlo, il mio ragazzo. E si, non posso che essere felice di questa cosa perché non ci potrà essere gioia più bella di sentire ogni mattina il correre, o il piangere, o il gridare, o il ridere di questi esseri così piccini che ti scaldano il cuore e che ti migliorano la giornata.
Mia madre sta piangendo ed io ho le lacrime agli occhi. Mio padre mi guarda scioccato con bocca ed occhi spalancati. Fede invece sta sorridendo come un ebete, sicuramente sarà per il fatto che l'ho detto ai miei genitori, o il fatto che si sta già immaginando la scena di piccoli esserini che pretendono che lui giochi a calcio con loro, o per il semplice fatto che la notizia gli è piaciuta.
Papà: Sono felice che tu sia felice,  ma cos'è questa storia che Fede è il tuo ragazzo? E quale Fede?
Io: Papà non iniziare eh! E poi comunque lo conosci, c'è l'hai davanti ed è il fratello della tua adorata Sarah. È un bravo ragazzo, non mi sfrutta, tranquillo.
Papà: Caro Fede, non fare soffrire mia figlia perché giuro che posso far diventare quel tuo faccino bello e curato in un faccino pieno di lividi. Okay?
Fede: signore.Può stare tranquillo, a sua figlia la tratto bene. È la cosa più bella che mi sia successa in tutta la mia vita e non la farò soffrire. Può starne certo. In quel caso, però,  potete anche portarmi in qualche manicomio perché vorrà dire che avrò perso il cervello.
Sono sotto shock. Non mi immaginavo una risposta del genere. Mia mamma sta piangendo anche più di prima. A lei è sempre piaciuto Fede, d'altronde, come darle torto. È un ragazzo d'oro. Adesso però sto piangendo anche io. Sono in lacrime e Fede mi abbraccia.
Fede: Amore tranquilla non è successo niente. Perché piangi?
Io: Fé mi sono commossa. Sei fin troppo dolce con me.
Fede: Tesoro... ma no.. non devi assolutamente piangere per questo. È la verità.
Poi all'orecchio mi sussurra un ti amo dolcemente e, prima che potessi rispondere per ricambiare la parola, mio padre si schiarì la voce facendo il suo solito.
Papà: Si okay abbiamo capito. Non c'è bisogno che vi diciate certe cose. Soprattutto davanti a me.
Io alzo gli occhi al cielo.
Mamma: Ma quindi come mai non siete partiti? Anche Sarah è rimasta qui?
Io: No, Sarah è già partita con Benji. Il suo ragazzo. Noi due non siamo partiti perché non c'erano più posti liberi in nessun altro aereo che portava in Australia. Partiamo dopo Natale.
Papà: Anche Sarah?! Quella piccolina! Quanti anni ha questo tipo? È un bravo ragazzo? A quella ragazza la reputo una figlia! La conosco da quando è venuta in questa città! E tu! Tu che razza di fratello sei?! Lasciare la sorella nelle mani di un ragazzo! Che per giunta è più grande di lei! E non mi venite a dire che io non so se questo tizio è più grande o no perché conosco bene quella ragazza! Non si metterebbe mai con uno più piccolodi lei!
Fede: Oh Gesù... Non si preoccupi. Conosco mia sorella e non farebbe mai qualcosa che sa essere sbagliato per lei. Conosco anche il ragazzo, è come un fratello per me e non la farebbe mai soffrire. Ha 21 anni e si è un bravissimo ragazzo che non ha problemi economici e che però non fa un lavoro sporco.
Fa un sospiro di sollievo quando termina dato che ha detto quasi tutto alla velocità della luce. Dopo questo mini intervento di papà, mamma continua il suo discorso.
Mamma: Quindi a Natale siete da soli?
So già dove vuole arrivare.
Io: In realtà si.
Mamma: Se vi va potete venire qua. Alla fine ci sono tutti i nostri parenti.
I miei parenti non li sopporto. Vado d'accordo solo con mio cugino Lucas. Lui però ha deciso di partire per Madrid quando aveva 15 anni. È scappato di casa. I suoi non lo sopportavano e quindi, senza dire niente a nessuno tranne che a me, decise di scappare. Ai suoi genitori non è importato nemmeno un pochino, mentre, i miei appena l'hanno saputo sono corsi da lui. Naturalmente non gliel'avevo detto io, era stata un'amica di una mia cugina più piccola che, siccome era all'aeroporto per suo fratello, lo ha visto ed ha raccontato tutto a mia cugina che a sua volta lo ha raccontato a sua madre che per concludere in bellezza l'ha detto a mia madre.
Io: Beh mamma, non lo so. Magari Fede ha dei program- Fede mi interrompe.
Fede: No,non ho nessun programma dal momento che non se ne parla di scendere da mia zia che nemmeno mi sopporta.
Fede io ti uccido. Amore giuro che ti ammazzo. Do un pizzicotto con le unghie nella coscia di Fede e a lui scappa un urletto.
Mamma:Bene,allora è deciso. Venite da noi.
*Continua...*

Booooonjour!!! Ci siamo!! Manca pochissimo e potremmo vedere di nuovo i nostri idoli!!
Stavo pensando di farvi una domanda ad ogni capitolo così tanto per parlare un po'. Fatemi sapere cosa ne pensate. Come al solito lasciate uno stellina o se vi va un commento. Alla prossima ❤

●●●Nuova storia Bad Boy || Benjamin Mascolo & Indiana Evans||

My Life |Benjamin Mascolo|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora