Andava tutto male.
Andava tutto bene.
Anzi, ricomincio.
Tutto andava, andava e basta. Lasciava che gli eventi gli scivolassero sulla pelle semza fermarli o combatterli. Era proprio stanco, un po'di tutto, un po' di niente.
Non si credeva forte, ma lo era eccome.
Comunque quel pomeriggio di primavera, fortunatamente, non aveva, compiti. Si annoiava a morte però. Si alzò e prese il telecomando, che come al solito suo padre aveva lasciato dall'altra parte della stanza, e accese il televisore. Accese anche la Wii, e inserì l'unico gioco che lo divertiva almeno un po' : Mario Kart.
Selezionò il percorso più difficile, e l'avatar con i mezzi più scarsi. 'Magari vinco' pensò. Poi dovette scegliere il percorso, e quale se non uno dei più difficoltosi per lui?Era ormai alla terza partita, e stava perdendo. Sempre di più. Ma non si arrendeva riprovava e riprovava. Fu allora che se ne accorse.
'Mi sta succedendo proprio questo. Sconfitte su sconfitte. Perdo perdo e perdo ancora, nonostante la vita a volte mi dia una mano-riferendosi ai cubi colorati- continuo a fallire, cadere. Perchè? Anche se ci provo cado e ricado. Dio mio. Non devo arrendermi, devo combattere di più, non devo lasciar scorrere le cose. Devo vincere anche solo una volta. De vo farlo.'
"SPEGNI LA TV! SIAMO IN RITARDO."
La voce di sua madre interruppe i suoi pensieri. Ma tanto lui ormai,
aveva capito.