capitolo 9.

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Lucas entrò in casa.
Gli corsi dietro..
"So cosa sei Lucas!"
Mi mise addosso al muro e mi baciò.
"Zitta, per favore zitta."
Arrossì. Non mi aspettavo un bacio! Da mio cugino poi.

Si staccò da me.
"Scusa per il bacio, non significava nulla" gli diedi uno schiaffo in faccia.
"Che cosa ti salta in mente? Tu poi. Non mi toccare."
"Mia aspetta!"
Scappai in camera mia. Non volevo, figuriamoci sentirlo parlare.
Venne in camera mia diverse volte, ma non gli aprii.
Chi si credeva di essere?
"Mia, mia dai apri non volevo fare quello che ho fatto!"
"Perché dire quello che hai detto?"
"Mia dai, lo só sono un coglione ma fammi spiegare."
Aprì la porta con aria arrabbiatissima.
"Che mi devi spiegare?"
"Mia, io ti amo."
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Ricambio il bacio instintivamente. Mi ci perdo su quelle labbra, assaporo sapore di quelle labbra, ci muoio e resuscito sopra milioni di volte. Sto attenta a ogni singolo brivido che mi emana. Mi sento felice. Mi sento completa. Cerco di nuovo le sue labbra, non posso staccarmi, peggio di qualsiasi droga che abbia mai usato mi crea dipendenza, una dipendenza diversa da tutte. La miglior dipendenza perché proviene da lui e se proviene da lui, ogni cosa é perfetta anche semplicente il suo sbadiglio la mattina.

Continuiamo a baciarci per un pó.

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