Ero agitata per la sfilata dei carri ma io preferisco definirla"sfilata dei giocattoli"dove ognuno di noi verrà giudicato solo per il proprio costume e l'aspetto fisico.Il nostro stilista continuava a ripeterci"sorridete,ignorate il pubblico e valorizzare l'abito"non potevo rimanere un secondo di più con quello specie di manichino addobbato e addestrato per renderci migliori davanti agli sponsor,così senza chiudere permesso mi ritirai dalla 'conversazione' che stava avvenendo per andare in un'angolo ad osservare i miei avversari.In mezzo a tutti quei colori si notava due chiazze di nero scuro,un maschio e una femmina,tributi del distretto dodici.Lei aveva i capelli castani raccolti in una treccia attorcigliata al capo.Si guardava in giro senza badare troppo a quello che gli dicevano una donna sulla trentina e credo quello che doveva essere il suo mentore,ci scambiammo un'occhiata direi poco amichevole,piuttosto interessata.Non dico che potremmo essere amiche ma spero in qualcosa come un'alleanza,perché in questa stanza credo sia stata l'unica a non squadrarmi da capo a piedi come se avessi appena ucciso qualcuno,anche se questo fatto non sconvolgerebbe nessuno.Il ragazzo invece dava l'impressione di essere timido nei confronti della sua alleata,che al contrario non lo degnava a malapena di uno sguardo.Era gelida con lui ma forse posso comprenderla,non siamo venuti qua per socializzare perché se dovesse succedere sarebbe più difficile di quanto non lo sia già così.Uccidere un'estraneo mi farebbe dormire lo stesso la notte,ma una persona che amo avrebbe fatto cessare di battere il mio cuore e sinceramente lo eviterei.Dopo le mie attente riflessioni mi dirigo verso il carro nel quale dovrò esibirmi tra meno di cinque minuti.Mentre gli altri si avvicinano al proprio il mio ha la strada bloccata da un ragazza bionda che ci sta palesemente provando con cato,non che la cosa mi importi ma se non si sposta noi non possiamo partire quindi gli dico in un modo poco gentile-se non ti sposti ti tiro sotto biondina-lei mi guarda e sfoggia un sorriso sforzato dicendomi-sono glimmer,scusa ma non vedi che sto parlando con...-si intromette cato-dovresti portargli rispetto perché lei è la nostra nuova alleata insieme a Marvel-lo guardo stupita,ma senza cercarlo di dare nell'occhio.-ma se non si sposta io la tiro sotto lo stesso,fammi il piacere di sparire biondina.se vuoi cato puoi andare con loro a esibirti-non mi risponde ma so soltanto che sale sul carro ed inizia la sfilata.Per tutta la durata mi lancia delle occhiate,solo alla fine quando ci dirigiamo verso i nostri alloggi,si gira verso di me,appoggiandosi al muro dicendomi-io domani mi allenerò con glimmer sei invitata ad unirti a noi-lo guardo e rido muovendo lentamente la testa.Non lo capisco,mi vuole soltanto confondere,ecco il suo scopo.Percorro i lunghi corridoi intersecati tra loro come serpenti fino a giungere davanti alla porta della mia camera,sulla quale era attaccata una targhetta Metallica con sopra una incisione,il mio nome.La chiudo lasciando dall'altra parte tutte le mie preoccupazioni e le mie insicurezze,per dirigermi verso il letto e lasciarmi cadere di peso,senza evitare la imminente chiusura dei miei occhi .
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Clato
FanfictionLa vera storia di due tributi considerati macchine da guerra create per uccidere,ma che in realtà sapevano amare