Il treno

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Cato era il ragazzo più bravo della scuola,biondo castano ,occhi marroni e muscoloso;1,88m di altezza mi sento piccola piccola,ma cerco di non farlo vedere. So che è molto bravo con le spade,coltelli e la lotta corpo a corpo. Siamo sul treno,un posto a dir poco magnifico, la parte più bella? Il cibo! Pieno di cibo. La donna si presenta-sono olmora, la vostra'tutrice',accomodatevi pure io devo svolgere una faccenda-.Esce dalla stanza lasciando le sue ultime parole sospese nell'aria tra il silenzio e l'imbarazzo. Lui non parla e quindi guardo fuori dalla finestra,non mi ha mai notato a scuola,perché dovrebbe farlo ora,fra un paio di giorni entreremo nell'arena per ammazzarci o almeno non subito perché saremo alleati ma lo faremo prima o poi. -Ciao,sono cato,tu vieni a scuola con me ti ho visto in giro-mi dice,lo ignoro e continuo a guardare fuori, -senti sul palco ti ho sorriso perché non hai ricambiato?!-dice con tono arrogante. -Io non sono come le altre ragazze,Cato ti consiglio vivamente di non infastidirmi -, -capisco , sei solo gelosa,sei innamorata di me,come le altre d'altronde posso immaginare-. -Sei solo un arrogante-faccio per tirar gli uno schiaffo ma mi blocca . Rimaniamo a guardarci a meno di qualche centimetro di distanza,inizia a battermi il cuore ,ho caldo.clove svegliati ti sta ingannando,torno in me,mi alzo e me ne vado. Ho provato qualcosa di diverso e mi sento lo stomaco attorcigliato.vado a dormire devo pensare. La mattina seguente vengo svegliata perché siamo arrivati a capitol city.

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