Arrivo a capitol city

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Appena scesa dal treno mi scortarono agli appartamenti assegnati ai tributi.Stanca del viaggio,decisi di rinchiudermi in camera mia e di farmi una doccia calda cercando di dimenticare tutto quello appena successo;ma nemmeno adesso riuscivo a togliermi dalla mente i suoi occhi penetranti che mi osservavano,ero a disagio,a quel punto ero stanca di stare sotto quel getto d'acqua calda,decisi di indossare una maglione blu scuro e dei pantaloni neri.Presi un telecomando sottile e digitai l'unico numero presente in quell'apparecchio,chiedendo gentilmente alla persona dall'altra parte della cornetta di farmi portare la cena in camera perché non mi sentivo molto bene.Per far passare il tempo e distrarmi decisi di accendere la televisione.Non c'era niente di bello almeno che non avessi voglia di vedere le repliche degli hunger games passati,ma mi avrebbe soltanto ricordato quanto fossi intrappola in questa stanza,o meglio,in questa società .A distogliermi dai miei pensieri fu l'apertura della porta e l'ombra di un ragazzo che mi osservava divertito,purtroppo il senso che mi portava a sentirmi a disagio era il suo sguardo fisso su di me,non riuscivo a formulare una frase quindi lo lasciai parlare-bella scusa quella di non sentirti bene,per evitarmi ci vuole ben altro-disse ridendo.Lo guardai ma non risposi,rimanemmo lì,fermi a fissarci fin quando non decisi di alzarmi,chiudere la porta e salutarlo con il dito medio alzato,non mi faccio intimidire da altre persone e lui non sarà un eccezione

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