Sono passati quattro giorni, Seth si è fatto sentire pochissimo e io non mi sono ancora tolta quella scena dalla testa.
Devo distrarmi.
È mercoledì pomeriggio, ho finito compiti e non ho nulla da fare.
Decido di sfogliare un po' la home di facebook, e tra le solite cazzate trovo uno stato: "Sono talmente confuso che sono confuso sui motivi per cui sono confuso, chiaro no?"
Sta frase mi rispecchia tantissimo in questo momento, e metto mi piace.
Dopo poco noto che il ragazzo che lo ha pubblicato mi scrive, e subito penso: "Fantastico, ecco qui un altro demente con cui fra qualche giorno avrò finito di parlare. Ma perchè diavolo mi ha scritto?"
Poi vado a rincontrollare quel post, e guardando bene noto che saltando un po' di righe aveva anche scritto "scrivo ai mi piace". Fantastico. Mi sono cacciata nei guai da sola.
"Ei♡" mi scrive.
"Ei" rispondo.
La conversazione va avanti.
Continuiamo a parlare per quasi due orette, ha 18 anni (è un anno più grande di me)
studia per diventare chef, e ho scoperto che abita proprio dove passo io tutte le mattine con il pullman per andare a scuola. Si chiama Deimos, e guarda caso, il suo migliore amico viene nella mia stessa scuola, proprio nella classe affianco alla mia. Fake non è. Sembra carino ma tanto sarà il solito coglione; ho smesso di fidarmi, soprattutto dei ragazzi conosciuti sui social.
Ho validi motivi per farlo.
Sono quasi le sette ormai, e mi sento un po' rincoglionita. È tutto il giorno che sono in casa. Ho bisogno di uscire; mi vesto e scendo.
In genere devo essere a casa alle sette e mezza, quindi ho una mezz'oretta. Anche stasera mio padre torna tardi, per cui anche se non arrivo puntuale non è un problema. Per di più non ho molta fame, tanto meno voglia di cucinare, quindi credo che ordinerò un piatto di patatine fritte al kebabbaro sotto casa, e con la scusa, potrò dilungarmi.
Mentre cammino, incontro Jennifer, una mia carissima amica.
《Ehi splendore!》 le dico.
《Ciao Grace》 mi risponde sorridendo.
《Oggi sei stata con Federica, no? Ho letto i messaggi sul gruppo.》
《Esattamente. Tu che stai facendo da sola?》
《Un semplice giro. Avevo bisogno di sgranchirmi le gambe.》
《Capisco》
《Ascolta, io tra poco vado a prendermi qualcosa dal kebabbaro. Vuoi venire con me?》poi, prima di lasciarla rispondere continuai: 《se non hai i soldi dietro posso prestarteli io. Me li ridarai non appena ci rivedremo》
《No Grace, non mi va. Sono stanca, oggi io e Fede abbiamo camminato tutto il tempo, sono sudatissima e ho solo bisogno di una bella doccia.》
《Vabè dai, non importa, sarà per la prossima volta.》
《Sicuro. Io vado. Ci sentiamo stasera su whatsapp bella》
《Okay, a dopo》
Con un sospiro prende e se ne va.
Mi giro sulla destra e noto che ci eravamo fermate a parlare davanti al bazar. Già che ci sono entro, magari trovo qualcosa di carino.
Faccio qualche giro tra gli scaffali, e la mia attenzione è catturata da una sottospecie di quadro. Sullo sfondo c'è una macchina senza tettuccio, e un gruppo di ragazzi e ragazze all'interno che ridono e bevono. Hanno dei vestiti estivi, e stanno percorrendo una strada deserta. L'atmosfera è quella di un tramonto, e adoro il miscuglio di colori fra il rosa e l'arancione, il giallo e il rosso che ricoprono il cielo. Sopra c'è scritto "Go away and fuck the rest."
Mi piace tantissimo, e vorrei comprarlo. Costa 7 euro, ma non mi basterebbero i soldi per mangiare. Ho otto euro con me, e il piatto di patatine che dico io costa tre.
Sarà per la prossima volta.
Esco dal negozio avvilita e mi dirigo a comprare la mia cena.
Entro dal kebabbaro che sono le sette e mezza, e mentre sono in coda mando un messaggio a mio padre per rassicurarlo.
Che palle, mi rompe stare da sola.
Potrei provare a chiamare Seth, ma solitamente lui cena alle sette. Avrà già finito dato quello che mangia a causa della sua dieta per un fisico perfetto.
Compro le patatine e mi siedo al tavolo.
Dopo poco entra una ragazza. Alta, magra, capelli ricci e mossi. Occhi verdi e fisico mozzafiato. Mentre penso "che bella" sbarro gli occhi capendo chi sia.
Oh Dio. No, ti prego, fa che non mi veda. Non ho voglia di prenderla a testate.
Compra una bottiglietta d'acqua e si dirige verso l'uscita dopo avermi lanciato un occhiataccia. Merda, mi ha vista. Faccio finta di niente, e nel frattempo arrivano le mie patatine.
Dopo averle finite, esco dal negozio e mi incammino verso casa. È nella stessa via.
Mentre faccio per tirare fuori le chiavi, noto la stessa ragazza proprio davanti al mio portone. Che fa, mi stalkera?
Faccio finta di non vederla mentre infilo la chiave nella serratura, ma una voce odiosa mi interrompe.
《Che c'è, non mi guardi? Stavo proprio pensando a quanto ti odiassi mentre sono entrata dal kebabbaro. Pensi al diavolo, spuntano le corna.》 comincia quella cretina.
《Si, le tue》
《Scusa? Puttana che non sei altro, mi hai fottuto il ragazzo e adesso hai ancora il coraggio di parlare?!》
《Senti rossa, io non ti ho fottuto nessun ragazzo. Seth ha semplicemente scelto fra me, che sono la sua migliore amica da 12 anni, e te, rompi coglioni di merda. Ha fatto due più due e ha capito che non valeva la pena perdere tempo dietro ad una gelosa del cazzo come te.
Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa mia.》
Mi giro e apro il portone, ma qualcuno da dietro mi prende per i capelli e mi fa ondeggiare all'indietro.
Dannazione, questa vuole morire.
Mi volto, e prendendola per i capelli le tiro un calcio per allontanarla.
《Dico io, ma sei fuori di testa?! Arrivare ad alzarmi le mani per qualcosa che non ho neanche fatto?! Smettila di fare la bambina e fammi andare a casa, prima che chiami qualcuno.》
《Sisi, ora ti lascio andare a casa, ma sappi che me la pagherai prima o poi, stronza》
《Si dai okay, poi mandami una cartolina dal manicomio》
Finisco la frase ed entro nel portone.
Quella è fuori di testa.
Arrivo a casa, parlo un po' al telefono con Clara, una mia cara amica, e una volta terminata la chiamata guardo un po' di tv.
Nel frattempo arriva mio padre, ci mangiamo un gelato e verso la mezza mi metto il pigiama.
Ora credo andrò a dormire, sono molto stanca, e ho solo bisogno di riposare.
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Grace's Life.
RomanceE se per una volta ci lasciassimo il passato alle spalle? Se vivessimo ogni giorno come fosse l'ultimo? Se ce ne fottessimo del giudizio degli altri? Cazzo, e se per una volta decidessimo di vivere e non solo di esistere?