mese 3 - dicembre

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Caro diario,
È Natale.
È diverso, però. Giù in salone ci sono tutte le mie zie, i miei cugini, e i miei nonni, come al solito. Ma l'aria è diversa, pesante, opaca. Sono venuta a scrivere con la scusa di dover andare in bagno.
Prima, durante il pranzo, ho chiesto a mio cugino Dave di passarmi del pollo. Lui si è alzato e me l'ha impiattato, cosa che non ha mai fatto.
Perché la gente mi tratta diversamente? Perché pensano tutti che io sia deficiente? Io ce la faccio. Sarà nel momento in cui non ce la farò, che mi dovranno aiutare. Ho diciassette anni, capisco quando una persona lo fa per pietà.
Prima di mettermi qua a scrivere, ho chiamato Niall per dargli gli auguri di Natale. Lui mi ha risposto con un "anche a te, e che possano passare cento di questi giorni", come ogni 25 dicembre. Nonostante sappia che questo è il mio ultimo Natale, lui ha fatto come se non lo sapesse, e gli sono grata.
L'ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze, lui mi ha portata alla pista di pattinaggio. Sa perfettamente quanto odi questa attività, ma prima che potessi parlare, lui mi ha anticipato dicendo una frase che mi ha lasciata a bocca aperta.
"So quanto tu possa detestare il pattinaggio, ma vorrei farti presente una cosa: questa sarà l'ultima volta che potrai farlo. Fino a quando sarai in forze, potrai fare qualunque cosa tu voglia: correre, saltare, nuotare, ballare, gridare, piangere, ridere... Ma arriverà il giorno in cui non ti potrai alzare e fare come avresti fatto il mese precedente, perché sarai troppo debole. Quindi, anche se non ti piace, fallo! Non avrai un'altra occasione."
Indovinate cosa ho fatto dopo? Proprio così, ho preso i pattini e mi sono messa a pattinare.
Quello che voglio dire è che qui, l'unico che riesce a cambiare la visione di tutto, è Niall. È persino riuscito a farmi pattinare!
Amavo tutto della mia vita. Amavo accompagnare mia madre a fare la spesa. Amavo giocare a Ping Pong con mio padre. Amavo restare seduta su una panchina nel parco, pensando a cosa avrei fatto da grande. Amavo guardare i film senza pensare a quale sarebbe stato l'ultimo che avrei guardato. Amavo ridere e mangiare a volontà con Niall, senza dover pensare se mi facesse bene alla salute.
È tutto così... così... triste. Mi strugge pensare che tutto finirà, senza preavviso.
Comunque, ora torno giù a godermi quest'ultimo Natale con la mia famiglia. Mi mancheranno tutti, nonostante queste cavolate di finto buonismo.
We wish you a merry Christmas,
We wish you a merry Christmas,
We wish you a merry Christmas,
And a happy new year.
Già...

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