L'ansia mi assale. Mentre cammino, leggo:
Ciao Claudia, non ho il tuo numero telefonico, perciò ho pensato di scriverti una lettera. Volevo chiederti se ti andrebbe di uscire con me questo pomeriggio.
Nessun nome e cognome. Non c'è nemmeno l'indirizzo. Non c'è nulla. Che idiota! Nonostante ciò, decido di conservarla nella mia piccola borsa fucsia. C'è abbastanza caldo e penso proprio che mi stia venendo fame, infatti sento il mio stomaco che brontola. Entro nel bar più vicino da casa: "La RosaRossaBar". Mi sono sempre chiesta perché abbiano scelto questo nome un po' banale.L'insegna è enorme ed è rossa. Apro la porta, il buon profumo di caffè e di dolci mi provocano l'appetito e l'aria condizionata mi dà molto sollievo.
<<Buongiorno!!>> Mi saluta la barista con un grande sorriso. E' una ragazza della mia stessa età, ha 18 anni. Ha lunghi capelli biondi raccolti in una treccia e un kilo di trucco nero fa risaltare i suoi occhi azzurri. La conosco di vista, ma non so come si chiami. Lavora con il suo fidanzato, è proprio gnocco. Ha i capelli castani tirati con il gel e ha gli occhi verdi. Indossano tutt'e due una polo nera.
<<Buongiorno, vorrei un caffè ristretto e questa brioche al cioccolato>>, la indico e me la porge assieme ad un tovagliolo. Mentre la divoro con un paio di morsi, la tipa bionda mi prepara il caffè e sta automaticamente dicendo qualcosa al suo boy. Lui mi sta fissando. C'è aria di imbarazzo. Sono curiosa, forse sta parlando di me? O forse no? Non riesco a sentire perché due bambini stanno gridando con la loro mamma. Una volta pronto il caffè, aggiungo due bustine di zucchero, lo giro e poi lo bevo. Lui mi sta ancora fissando, ma lo sto guardando pure io. Mi accorgo che ho le guance rosse e ho caldo nonostante ci sia l'aria condizionata quasi gelida.<<Devo pagare>>, gli dico accennando un sorriso. Mi fa lo scontrino, pago e mi sorride anche lui.
<<Arrivederci>>, lo saluto ed esco velocemente.
Che strana giornata oggi! Luca mi manca.
Non l'ho detto, vero? Ma che cazzo dico? Prendo il cellulare dalla tasca dei miei pantaloncini e chiamo mia madre.
<<Mamma, perché hai letto la lettera?>> Sono convinta al 99% che l'abbia letta, ci scommetto 10.000 euro.
<<Claudia, chiamami tra venti minuti, ora sto lavorando.>>
Mi chiude il telefono in faccia. La odio. Ripenso a tutt'e due le lettere e decido di non tornare a casa.
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L'amore è un disastro
RomanceClaudia, una ragazza di 18 anni é tormentata dal suo doloroso passato. La malinconia e la solitudine la devastano. Ma, una lettera stravolgerà la sua vita nel bene e nel male. Un tragico episodio la farà soffrire, la farà andar fuori di testa. > Bu...